da Torino il nostro inviato
N. Metkic/M. Pavic (CRO) – J. Sinner/F. Fognini (ITA) 6-3 6-4
Lâorchestra croata suona allâimpazzata e i sostenitori biancorossi esultano. Ne hanno ben dâonde perchĂŠ i campioni del 2018 hanno espugnato il Pala-Alpitour staccando il biglietto per Madrid e per la semifinale contro la vincente di Serbia-Kazakistan.
Per lâItalia è una cocente delusione, ma dopo il clamoroso ko di Sonego contro il numero 276 del mondo Borna Gojo e la grande rimonta di Jannik Sinner contro Marin Cilic, battere il doppio croato Mektic-Pavic, coppia piĂš forte al mondo, era unâimpresa ai limiti dellâimpossibile per Fognini e Jannik, preferito a Bolelli.
La squadra di capitan Volandri, non dimentichiamolo, orfana del suo numero uno Matteo Berrettini infortunatosi durante le Atp Finals (ma anche i croati hanno dovuto rinunciare al lungodegente Borna Coric), ha pagato forse lo scotto dellâinesperienza di Lorenzo Sonego, esordiente in Davis e la necessitĂ di improvvisare la composizione del doppio. E cosĂŹ il sogno di eguagliare la mitica formazione del 1976 si è infranto sullo scoglio croato. Ma è una squadra giovane e sicuramente nei prossimi anni avrĂ la chance di arrivare fino in fondo a questa manifestazione.
La partita
Loro sono il numero 1 e il numero 2 del mondo nelle classifiche di doppio e questâanno hanno vinto nove tornei tra cui Wimbledon, le Olimpiadi di Tokyo, Roma, Montecarlo e Miami.
Per trovare Fabio Fognini e Jannik Sinner in classifica dobbiamo andare oltre la pagina dei primi 100 e inoltre i due hanno giocato insieme per la prima volta lâaltra notte (hanno finito alle 02.30) contro i colombiani, perdendo di misura.
Ma quanto contano le classifiche in un doppio decisivo in Coppa Davis?
In ogni caso Fabio uno slam in doppio lo ha vinto con Bolelli qualche anno fa e JannikâŚbeh è Jannik! Come ha detto Capitan Volandri, può giocare singolo, doppio e triplo.
Alla prova del campo però la coppia croata si dimostra subito di livello superiore alla nostra, purtroppo improvvisata. I game con Fognini al servizio sono quelli critici per i nostri, non solo perchÊ Fabio è poco incisivo con quel colpo ma anche perchÊ Jannik a rete ha ancora difficoltà nella scelta della posizione e del tempo di inserimento. Il break infatti arriva con Fabio in battuta (3-1) e sul 5-2 gli azzurri sono bravi ad annullare con coraggio e qualche numero ben 5 set point. Pavic con il suo servizio mancino è però implacabile e in 37 minuti la Croazia si aggiudica il primo set.
Fabio e Jannik parlano molto, cercando unâintesa che per i nostri avversari ha vecchia data. Fognini appare un poâ spento emotivamente, difatti è sempre e solo Sinner ad invocare lâaiuto del pubblico con ampi gesti.
I nostri si salvano dal break nel terzo gioco del secondo parziale, sempre sul sevizio Fogna, grazie ad una prodezza con il rovescio del ligure ma non hanno chance nei turni di battuta croati.
Pavic per fortuna concede qualcosina a rete ma è ancora e sempre nel turno di battuta di Fognini che andiamo in difficoltĂ e finiamo per concedere nuovamente il vantaggio ai croati (4-3) con un doppio fallo dellâex numero 1 azzurro che si trattiene a stento fallo svegliare la racchetta al suolo.
Il pubblico prova a scaldare gli azzurri con un mogio popopopopo ma Pavic è inscalfibile e chiude i giochi con un ace dopo un âora e diciannove minuti di dominio croato.
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