Paula Badosa si racconta: "Quando arrivi in ​​cima è molto facile perdersi"

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Paula Badosa si racconta: “Quando arrivi in ​​cima è molto facile perdersi”

Intervistata da Puntodebreak, la tennista spagnola campionessa di Indian Wells ha parlato della stagione appena conclusa e delle aspirazioni per il 2022

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Paula Badosa - Indian Wells 2021 (foto Twitter @BNPPARIBASOPEN)
 

Paula Badosa è stata una delle rivelazioni della stagione 2021. Partita come numero 70 del mondo, si è arrampicata fino alla top 10, chiudendo l’anno addirittura al numero 8. Un exploit figlio di grandi prestazioni e ottimi risultati, a partire dalla tournée sulla terra battuta fino alla prestigiosa vittoria nel WTA 1000 di Indian Wells in finale contro Vika Azarenka. La tennista spagnola è stata recentemente intervistata da Fernando Murciego sul canale YouTube di Puntodebreak, raccontando luci e ombre della stagione appena conclusa.

Paula è ormai un punto di riferimento in Spagna e la cosa non può non riempirla di soddisfazione. “È un orgoglio che le persone mi seguano, relativamente poco tempo fa ero io quello dall’altra parte. Avevo dei punti di riferimento e volevo raggiungerli. Adesso vedere che ci sono persone che mi guardano o vogliono essere come me è una cosa che mi emoziona moltissimo. Non ho mai voluto essere solo una persona che colpisce molto bene il diritto o il rovescio, vorrei essere qualcosa di più, lasciare un segno nel tennis per cose diverse. Penso che spiegando quello che sento o che ho vissuto in certi momenti posso aiutare molto i giovani che stanno iniziando”.

Anche la quotidianità di Badosa è stata stravolta, sia in positivo che in negativo. Ci vuole un attimo a montarsi la testa e la spagnola conosce bene i rischi dell’adagiarsi sugli allori. “La vita è cambiata radicalmente, l’ambiente che ti circonda è diventata un’altra cosa da un giorno all’altro: tutto è più intenso, hai più impegni e le persone ti conoscono meglio. Anche il trattamento è diverso. Quando arrivi in ​​cima è molto facile perdersi se non ti è chiaro cosa vuoi e non hai un buon ambiente che ti indirizzi. Adesso ci sono tante caramelle, è molto facile perdersi, l’ho già vissuta da giovane e mi sono persa. Oggi ho tutto più chiaro, ma è difficile gestirlo“.

Difficile scegliere un solo ricordo all’interno di un 2021 così memorabile, ma Badosa sembra avere le idee chiare, senza perdere mai di vista anche i momenti più difficili. “E’ stato un anno molto intenso, al primo posto c’è la stagione sulla terra battuta, dove sono iniziati i buoni risultati. Anche Indian Wells, ovviamente, lo ricorderò per tutta la vita. Ho sempre sognato di vincere grandi tornei e questo è uno di quelli. Ci sono state anche cose negative, come iniziare l’anno con il COVID e un confinamento di ventuno giorni, che è stato molto duro. La sconfitta al Roland Garros mi ha fatto molto male, ma si impara da tutto. Rimanere senza allenatore a metà stagione lo stesso. È stato l’anno migliore della mia carriera, ma ho attraversato anche momenti molto difficili“.

Questo cambio repentino di “status” potrà certamente pesare nell’anno che verrà, ma Badosa sembra ben preparata psicologicamente per reggere la pressione. “C’è sempre tempo per prepararsi a cose nuove, ma ci sono certe esperienze che vanno vissute. Quest’anno, per esempio, ho vissuto per la prima volta molti episodi, avevo bisogno di viverli e avevo bisogno di sopportarli per poi migliorare. L’anno prossimo sarà simile, perderò partite con giocatrici dalla classifica più bassa della mia, ne vincerò altre contro giocatrici meglio piazzate: tutto questo fa parte della carriera di una tennista. Devo abituarmi al fatto che ora sarò spesso la favorita e che le altre giocheranno con meno pressione. Ben vengano questi problemi, vuol dire che sono dove voglio essere“.

Chiamata a “dare i voti” al proprio gioco, Badosa è giustamente molto generosa, ma anche pignola e pronta a migliorarsi ancora nel corso della prossima stagione. “Ho alzato il livello di tennis, ovviamente metterei due punti in più rispetto a tre anni fa, un 8. Fisicamente sono cresciuta molto, c’era molto margine di miglioramento, quindi metterei anche un 7,5 o un 8. Dove sono migliorata di più però è l’aspetto mentale, quest’anno penso di aver vinto partite molto difficili, sono uscita da situazioni molto complicate, il che certifica che ho fatto un passo avanti quanto a fiducia in me stessa. Mi darei un pochino di più, un 8,5, ma non ho ancora raggiunto l’eccellenza. Il mio obiettivo per la prossima stagione è migliorare questi voti, poi la classifica sarà una conseguenza”.

Contro chi vorrebbe giocare nel 2022? “Mi piacerebbe giocare contro Halep, la ammiro molto, mi piace il suo stile di gioco così completo. Non credo che siamo molto simili a giocare ma sono molto attratta dal suo stile: va ben oltre l’essere difensiva o aggressiva. Può fare bene entrambe le cose, quindi mi piacerebbe trovarmi contro di lei per vedere come lo fa“.

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