Finalista un po’ a sorpresa in Australia, Danielle Collins ha espresso a Melbourne il suo miglior tennis finora in carriera e, da lunedì, entrerà per la prima volta nella Top 10. Due settimane perfette per lei che ci ha creduto fino all’ultimo, protagonista di una bellissima reazione nel secondo set, portandosi sul 5-1 dopo aver perso il primo set 6-3. Ma Ashleigh Barty oggi è stata la più forte, ha recuperato lo svantaggio e ha trionfato nel suo giardino con lo score di 6-3 7-6(2). Grande delusione per l’americana che, tuttavia, ha dimostrato grande fair play nel discorso di premiazione, rendendo grande merito e omaggio alla campionessa australiana.
“Sì, ora credo di essere molto delusa“, ammette Danielle nella conferenza post-partita, “ma, insieme alle persone che mi hanno supportato qui, festeggeremo comunque ciò che ho intrapreso questa settimana. Questo è un grande momento, al di là di come sia andata oggi. Quindi festeggerò e mi godrò un po’ la città di Melbourne per dedicarmi a quelle cose che non ho avuto il tempo di fare perché troppo occupata con il torneo. Certo, non è facile affrontare un’avversaria che gioca in casa in una finale Slam ma in fondo nello sport viviamo per questo, giusto? Sono momenti incredibili che non affronti molto spesso. È stato un vero onore esserci. Ho tentato di godermi ogni momento, ho tentato di entusiasmare il pubblico, di fare tutto ciò che potevo. E, anche se il pubblico era ovviamente tutto per Ash, ho sentito davvero un grande supporto, è stato straordinario per me trovarmi in questa situazione. Sì, è stata una battaglia divertente“.
Di seguito le altre domande salienti.
Cosa ha fatto di diverso Ashleigh per rimontare dall’1-5?
Collins: “Ha iniziato a spingermi di più verso il fondocampo. Ho tentato di fare del mio meglio ma lei ha messo a segno alcuni punti fantastici nei momenti chiave, specialmente nel suo turno di battuta, in modo tale da rispingermi indietro“.
Quanto si sente orgogliosa per essere arrivata in finale senza allenatore ed essere diventata il suo proprio coach di?
Collins: “Sì in effetti mi sto allenando da sola. Penso di essere andata nella giusta direzione con il mio gioco e, come detto, ho tentato di fare il possibile oggi, ma alcune cose non hanno funzionato. È difficile tecnicamente se non si è in una buona condizione fisica. Oggi il mio corpo non ha risposto molto bene e ne sono sorpresa dopo essere arrivata fino alla finale. Comunque è vero, molti top player hanno un entourage e un team che si occupa di loro. Ma per me non è stato sempre così. In passato non ho lavorato molto a lungo con un allenatore, e quindi ho dovuto occuparmi di tanti aspetti da sola. Non è stato facile. Ma sto imparando tanto lungo il percorso e Ash oggi mi ha insegnato certamente molte cose“.
Da lunedì sarà per la prima volta una top player. Maggiore popolarità, dunque, che la catapulterà sotto i riflettori, con molte più interviste e dichiarazioni ai microfoni. Come intende utilizzare questa nuova visibilità?
Collins: “Penso che una delle cose più significative per me sia la salute delle donne e quindi parlerò della mia esperienza con l’endometriosi e l’artrite reumatoide; e continuerò a condividere la mia storia per poter essere un’amica per le persone che stanno soffrendo. Vorrei aiutare le più giovani e i bambini, credo che questa sarà la cosa più importante per me. Lo faccio già quando sono a casa, è una cosa importante per me, così come lo è il rapporto instaurato con alcune ragazze e l’impatto che loro hanno avuto sulla mia vita. Ciò mi ha aiutato molto nelle grandi tappe del mio percorso, l’amicizia è importante per me. Ma, per quanto riguarda questa nuova visibilità, ci sono molti aspetti e molte cose da fare. Sono una persona dinamica. Molte persone mi conosceranno meglio e spero che ci divertiremo“.
