Vasek Pospisil batte un colpo al Challenger di Quimper dopo un lungo periodo di buio

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Vasek Pospisil batte un colpo al Challenger di Quimper dopo un lungo periodo di buio

Il canadese torna ad alzare un trofeo, interrompendo una lunga serie di risultati deludenti da quando a fine 2020 si era giocato la finale dell’ATP 250 di Sofia, persa contro Sinner.

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Vasek Pospisil al Challenger di Forlì (Foto Gentilmente Concessa dall'Ufficio Stampa del Torneo)
 

Al Challenger 80 di Quimper (Bretagna, cemento indoor) il canadese Vasek Pospisil batte in finale 6-4 3-6 6-1 il padrone di casa Gregoire Barrere (n.167 ATP), che pure era arrivato all’ultimo atto senza lasciare per strada nemmeno un set. L’incontro è stato più combattuto di quanto non dica il punteggio, come testimoniano le quasi due ore che sono servite al 31enne canadese per portare a casa il suo undicesimo titolo Challenger. Una vittoria che probabilmente non invertirà la parabola discendente di una carriera che ha visto momenti di fulgore come quando nel 2014 arrivò alla posizione n.25 della classifica ATP e l’anno successivo raggiunse i quarti di finale a Wimbledon. Ma che gli consente comunque di risalire al n.121 ATP e di fare un pensierino alle prossime qualificazioni Slam.

Al Challenger 80 di Santa Cruz (Bolivia, terra battuta) l’argentino Francisco Cerundolo (n.127 ATP) vince in finale contro il connazionale Camilo Ugo Carabelli (n.215 ATP) in maniera netta col punteggio di 6-4 6-3. Un risultato secondo pronostico a sugellare una partita di certo non entusiasmante in cui i servizi hanno sofferto molto (19 palle break di cui 6 trasformate). Comunque sia, il 23enne di Buenos Aires alza il suo quinto trofeo Challenger (Spalato, Guayaquil, Campinas e Cordenons i precedenti) e si riavvicina a quella top 100 che già aveva sfiorato nello scorso settembre. Carabelli proverà a consolarsi col nuovo best ranking alla posizione n.178, per la prima volta in top 200.

Al Challenger 80 di Columbus (Ohio, cemento indoor) il grande favorito Jenson Brooksby si è fatto sorprendere in semifinale dal giapponese Yoshihito Nishioka (n.119 ATP) che poi ha vinto il torneo impartendo una severa lezione al 19enne svizzero Dominic Stricker (n.241 ATP), fisico paffutello ma ottimo talento, come dimostra il titolo junior al Roland Garros 2020 sia in singolo che in doppio (insieme a Cobolli). Il 6-2 6-4 finale non lascia comunque spazio a recriminazioni per il teenager elvetico che ha subito tre break senza riuscire ad ottenerne alcuno. Il suo premio di consolazione è il nuovo best ranking alla posizione n.203. Per Nishioka invece è il secondo titolo Challenger, a più di sette anni di distanza dalla vittoria di Shanghai.

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