Gli outfit dell'Australian Open 2022

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Gli outfit dell’Australian Open 2022

Promossi e bocciati del primo Slam della stagione. Tanti colori e nuovi brand

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È stato l’Australian Open del 21esimo Slam di Rafa Nadal, conquistato al termine di una epica finale di cinque set contro Daniil Medvedev, in cui la leggenda spagnola era sotto di due set a zero. È stato l’Australian Open di Ashleigh Barty, prima aussie a conquistare il Major di casa dopo 44 anni. È stato un Australian Open molto italiano, con due azzurri, Matteo Berrettini e Jannik Sinner, ai quarti di finale di uno Slam, e non accadeva da più di cinquant’anni. Ma è stato anche, e non va dimenticato, l’Australian Open dell’esclusione del n.1 al mondo Novak Djokovic, dalla quale lo stesso campione serbo così come gli organizzatori del torneo e le autorità australiane non sono usciti affatto bene.

Insomma è stato un Australian Open scoppiettante in tutti i sensi. Compreso per quanto riguarda gli outfit presentati dai tennisti e tenniste. Tanto colore come al solito a Melbourne e la presenza di nuovi brand che si affacciano al mondo del tennis, incrementando la varietà di completi per questa nuova stagione. Andiamo a commentare come si sono vestiti i protagonisti di questo Happy Slam edizione 2022.

Rafa Nadal (Nike)

Rafael Nadal – Australian Open 2022 (Twitter – @AustralianOpen)

Rafael Nadal scegli il viola per scrivere la storia del tennis. La maglietta, di un colore che a teatro nessuno avrebbe mai il coraggio di indossare, porta invece fortuna sul cemento di Melbourne ed entra di diritto nella leggenda poiché Rafa conquista il suo 21mo slam, dopo essere stato a un passo dal ritiro, come ha voluto sottolineare lui stesso commosso a fine torneo. Il pantaloncino è il classico bianco che su Nadal sta sempre benissimo. Si sa che l’Open d’Australia è il torneo dei colori e così Nike abbina polsini e fascia color Tiffany, non proprio in armonia con il viola. Sulla scarpa ormai è d’abitudine per Rafa ricordare con un cartiglio gli anni di vincita dello Slam che sta disputando. Le scarpe in questo caso riportavano solamente il 2009, quindi resteranno un modello da collezione, dal prossimo anno Nike dovrà aggiungere un nuovo cartiglio, quello del 2021. (Chiara Gheza)

Ashleigh Barty (Fila)

Ashleigh Barty all’Australian Open 2022 (Credit: @AustralianOpen on Twitter)

Personalità fantastica, Ashleigh Barty, dentro e fuori dal campo. E, proprio per questo, gli outfit dovrebbero rendere più giustizia al suo carisma, a maggior ragione quello indossato nell’edizione che l’ha vista consacrarsi campionessa nel proprio giardino. Intendiamoci, il completo Fila è molto delicato e “ordinato” nelle linee; un modello molto classico e senza tempo – una normale canotta abbinata al consueto gonnellino leggermente svasato – che garantisce sobrietà ed eleganza al tempo stesso. Ciò che lascia un po’ perplessi, però, è il tema del modello. Da lontano, ricorda d’emblée un patchwork di pagine di giornali, con quell’ammasso di linee nere e puntinate, oblique e orizzontali, su sfondo bianco. È originale, certo, ma esteticamente un po’ così. Ash meritava di meglio. Bella invece la trovata delle scarpe total red, che accendono un vestitino alquanto spento, e simboleggiano la spinta esplositiva del tennis della campionessa australiana. (Laura Guidobaldi)

Daniil Medvedev (Lacoste)

Daniil Medvedev – Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)

Federer ci aveva già presentato una polo in questa tonalità menta molto tenue nel 2019, poco dopo il suo passaggio ad Uniqlo. E non ci aveva convinto. Ci convince ancora quella messa addosso da Lacoste a Medvedev per la sua campagna australiana. Perché oltre al menta ci sono delle righe tono su tono e un colletto senza bottoni e zip che la fanno somigliare ad maglia di una squadra di calcio. Non a caso nel catalogo questa polo si chiama “team leader” e forse l’intenzione del brand del coccodrillo era proprio quella di ispirarsi al mondo del pallone. Un’idea poco azzeccata in un paese in cui l’unico football che conoscono si gioca con una palla ovale. Magari se la potevano tenere per Wimbledon dover per lo meno c’è di mezzo l’erba. Il completo si sarebbe salvato con dei pantaloncini scuri, a richiamare le scarpe e il bordo del colletto. Ma con gli short bianchi viene a mancare anche l’effetto spezzato. Ad essersi invece spezzato per davvero è stato il morale del moscovita dopo essersi fatto rimontare due set da Nadal in finale. (Valerio Vignoli)

Collezione Nike

Jannik Sinner – Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)

La collezione di Nike per questo Australian Open, intitolata “Windrunner, vuole essere invece un richiamo al mondo della corsa e agli anni Ottanta. Questo riferimento vintage non si coglie proprio immediatamente. Quello che emerge dagli outfit è tuttavia una certa dinamicità grazie ai giochi di linee e all’utilizzo di colori che contrastano fortemente tra di loro. A farsi notare sono anche i particolari: la coreana con zip anni Novanta per i maschietti (già vista in realtà l’anno scorso sempre a Melbourne e poi anche a New York) e le gonne asimmetriche per le ragazze. Azzeccata la scelta cromatica del rosso tonalità “Ferrari” per staccare con il fondo blu del campo. Insomma nel complesso una collezione non trascendentale ma efficace. All’interno del nutrito drappello di atleti Nike c’è chi è stato più bravo a scegliere gli abbinamenti giusti e chi meno. Mentre Sabalenka sfrutta appieno il potenziale visivo della collezione, Sinner va con un all white un pò anonimo al quale abbina un calzino color rosa salmone totalmente non-sense. Sul rovescio Jannik andiamo già alla grande ma sul senso estetico ci si può lavorare ancora. (Valerio Vignoli)

Aryna Sabalenka – Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)

Collezione Adidas

Stefanos Tsitsipas - Australian Open 2022 (Instagram - @australianopen)
Stefanos Tsitsipas – Australian Open 2022 (Instagram – @australianopen)

Innanzitutto, come premessa, bisogna sottolineare che anche quest’anno Adidas punta tanto sulla sostenibilità in Australia, la nazione della barriera corallina. Tutto l’abbigliamento è infatti prodotto con plastica riciclata e la collezione è stata presentata con uno spettacolare evento in cui quattro noti atleti aussie di altre discipline hanno giocato a tennis su un campo galleggiante sopra l’oceano. I completi maschili e femminili richiamano le bellezze naturali della terra dei canguri con colori molto sgargianti e vivaci: verde smeraldo e arancione, come nel caso di Tsitsipas e Muguruza, ma anche azzurro e rosso come per Aliassime e Zverev. L’effetto vagamente tie-dye dà quel tocco anni Novanta che sembra indispensabile nel vestiario del tennis in questo ultimo paio di stagioni. In fin dei conti una collezione coerente e appropriata per l’happy slam. Facevamo solo a meno dei pantaloncini con fantasia che ha indossato Zverev, che già l’anno scorso in Australia ci aveva “deliziato” con lo smanicato largo effetto spaventapasseri. Uno Slam poco fortunato quello australiano per la medaglia d’oro olimpica di Tokyo, sia dal punto di vista della moda che dei risultati. (Valerio Vignoli)

Garbine Muguruza all’Australian Open (Credit: ausopen.com)

Matteo Berrettini (Boss)

2022 AUSTRALIAN OPEN, Matteo Berrettini (ITA), Photo © Ray Giubilo

L’esordio in uno Slam del binomio Matteo Berrettini e Hugo Boss è vincente. Il marchio di moda sa di avere per le mani un modello perfetto e decide di andare controcorrente abbandonando i colori e scegliendo il più elegante degli abbinamenti: bianco e nero. Il collo della maglia alla coreana dona un’ulteriore colpo di classe a un look che dire azzeccato è poco. Matteo alterna un outfit in total black con solamente la scritta Boss in bianco, davvero perfetto, a uno più leggero con la maglia bianca e il pantaloncino nero. Noi votiamo il total black che su Berrettini concorre a pieno titolo al miglior completo di questi Australian Open. Belli i colori, favolosi i fluo sotto il sole di Melbourne ma l’eleganza della scelta fatta da Hugo Boss è davvero di un altro pianeta. (Chiara Gheza)

Lorenzo Sonego (Mizuno)

Lorenzo Sonego all’Australian Open 2022 (Credit: @atptour on Twitter)I

I completi Mizuno per il nostro Sonego si assomigliano tutti, sempre all’insegna di colori sgargianti e disegni geometrici. Molto nipponici. Fin troppo a volte, tanto da cascare nell’effetto cartone animato e da far sembrare il piemontese una versione tennistica di Holly e Benji. Questa volta però funziona tutto. La scelta dei colori è più Happy Slam che non si può: turchese, navy e giallo canarino. La divisione in due della maglietta con una parte in tinta unita e l’altra con i motivi è originale. Il pantaloncino blu contrasta bene. Soprassediamo sul calzino turchese ma ormai questa cosa dei calzini colorati è sfuggita di mano e bisogna farsene una ragione, almeno quando sono in tinta con un qualche altro item del completo. Promosso. (Valerio Vignoli)

Camila Giorgi (Giomila)

Camila Giorgi – Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)

Camila Giorgi in fatto di outfit in campo non sbaglia mai. Che dire di questo completo acceso e delicato al tempo stesso? Semplicemente azzeccato per rappresentare la delicatezza dei lineamenti di Camila e, al tempo stesso, il suo tennis “vulcanico”. Ritroviamo i temi ricorrenti delle collezioni Giomila con i bordi un po’ più chiari e a fantasia che spiccano sulla canotta a tinta unita color lavanda, semplice e piùttosto accollata. Di grande effetto il gonnellino fucsia, come sempre non troppo lungo, che si allarga nella parte inferiore. Energia e dolcezza. (Laura Guidobaldi)

Naomi Osaka (Nike)

Naomi Osaka all’Australian Open 2022 (Credit: @AustralianOpen on Twitter)

Naomi Osaka non riesce a difendere il titolo conquistato lo scorso anno a Melbourne, uscendo al terzo turno per mano di Anisimova. Peccato per la campionessa uscente e peccato per Nike, che come spesso è accaduto in passato, aveva disegnato un outfit originale per Naomi. I colori scelti sono le tonalità del rosa e del viola, alternate in forme geometriche su una tutina con gonnellino asimmetrico che Osaka sfoggia alla perfezione. Naomi sappiamo essere una vera appassionata di moda e, seppur in questo inizio anno sul campo non sia riuscita a dare il meglio di sé, in tema di completi non sbaglia mai un colpo. (Chiara Gheza)

Andy Murray (Castore)

Andy Murray – Australian Open 2022 (foto Facebook Australian Open)

Un bel celeste per la t-shirt di Andy Murray. La tinta è perfetta per giocare a Melbourne, tinta che, tra l’altro, rappresenta al meglio lo slam down under. Decisamente un colore fresco e vivace al tempo stesso, leggermente “mosso” da alcune strisce oblique e sottili, certe più chiare, altre bianche e nere. Il blu è dominante, certo, ma grazie a queste “pennellate” alternative, c’è l’idea del movimento e della fantasia. Ottima la scelta del logo bianco – ben visibile sulla maglietta celeste – e del cappellino blu notte, che conferiscono un tocco di eleganza alla grinta ruggente di Sir Andy. (Laura Guidobaldi)

Coco Gauff e Sorana Cirstea (New Balance)

Coco Gauff all’Australian Open 2022 (Credit: ausopen.com)
Sorana Cirstea – Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)

New Balance esprime sempre al meglio la grande energia delle atlete. Lo fa anche stavolta con gli outfit di Coco Gauff e Sorana Cirstea. L’americana indossa un completo brillante, esplosivo, che sprigiona forte energia con il gonnellino arancione e il blu elettrico con tanto di sfumature violacee della canotta, che richiama il colore simbolo dell’Happy Slam. Per aggiungere ancora più colore e vivacità, ci pensano fascetta e polsini, color viola ciclamino. Sorana Cirstea ha scelto invece la versione che unisce energia psichedelica al bianco più vintage, con questo semplice ma bellissimo gonnellino tutto bianco, separato dal top multicolore da una vistosa fascia nera, una soluzione che conferisce ulteriore grinta e un pizzico d’eleganza al modello. La sottile striscia nera, a destra, nella parte bassa, accanto al logo del brand anch’esso nero, richiama con successo la fascia nera in vita. Promossi entrambi i modelli. (Laura Guidobaldi)

Nick Kyrgios e Thanasi Kokkinakis (Nike e senza sponsor)

Nick Kyrgios e Thanasi Kokkinakis all’Australian Open 2022 (Credit: @TKokkinakis on Twitter)

Le special K’s sono tornate. Purtroppo, verrebbe da dire ai tradizionalisti dei completi da tennis. La combinazione canotta-maglietta aderentissima di Kyrgios, di ispirazione NBA (a sdoganarla è stata l’ala dei Lakers Anthony Davis), è una chiara violazione del dress-code tennistico. Meno male che non c’ha aggiunto anche qualche manicotto. D’altronde però i tatuaggi si devono poter vedere. Altrimenti a cosa servono? Non essendo Kokkinakis più sponsorizzato da Nike, ci siamo evitati la doppia canotta (ma non il doppio orecchino e il doppio taglio di capelli “tamarro”). In realtà Kokkinakis non ha proprio più uno sponsor. Ma la voglia di stupire con i propri outfit rimane sempre e comunque tanta. E così ad una maglietta completamente nera, Thanasi ha abbinato degli short tremendamente short con un motivo che fanno tanto costume da spiaggia. Ma d’altronde con le special K’s in questo Australian Open l’atmosfera era quella: colpi spettacolari, scherzi e tanta birra. Una festa nella quale chi non dice di non essersi divertito sta probabilmente mentendo. A prendere il tennis seriamente ci hanno pensato Nadal e Medvedev d’altronde. (Valerio Vignoli)

Bonus Off-court: La polo che non si è mai vista

La scelta del bonus off-court 2022 non poteva che ricadere su quella che entrerà nella storia come “la polo mai indossata”. Lacoste, infatti, aveva fatto un ottimo lavoro per la sua punta di diamante Nole Djokovic. La polo sarebbe dovuta essere quella nella foto sovrastante, ma probabilmente declinata nella colorazione verde smeraldo utilizzata da Djokovic in Australia da alcuni anni. Le sfumature al centro disegnano una palla da tennis in movimento: un motivo già visto su vecchio outfit Sergio Tacchini del primo Djokovic, anche se in quel caso la palla, più definita, lasciava dietro di sé una appariscente fiamma. Sarebbe stato dunque l’ennesimo colpo a segno per il marchio del coccodrillo con il campione serbo. Peccato che le cose siano andate come tutti sappiamo e Nole non abbia giocato nemmeno un 15 in questo Slam. Dovremmo riuscire ad ammirare questa polo presto in altri tornei ma quasi certamente non nella colorazione verde prevista per Melbourne. Sempre che Djokovic si decida a vaccinarsi (Chiara Gheza).

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