Il campione di tennis e paralimpico Dylan Alcott è nominato “Australiano dell'anno” per il 2022

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Il campione di tennis e paralimpico Dylan Alcott è nominato “Australiano dell’anno” per il 2022

È la prima volta in 62 anni di storia del premio che una persona con disabilità si aggiudica il prestigioso riconoscimento

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Dylan Alcott all'Australian Open 2022 (Credit: @DylanAlcott on Twitter)
 

Sconfitto in finale agli Australian Open nel suo ultimo match della carriera, il tennista in carrozzina Dylan Alcott ha lasciato una profonda eredità nel mondo paralimpico e nello sport in generale. La testata The Guardian ha approfondito la sua storia con un articolo che vi proponiamo con la traduzione di Alice Nagni

Dylan Alcott – il campione di tennis, paralimpico e paladino dei diritti delle persone con disabilità – è stato nominato “Australiano dell’anno 2022”. Il primo ministro, Scott Morrison, lo ha annunciato in un evento che si è svolto a Canberra martedì sera, dopo che Alcott si è qualificato per la finale degli Australian Open, dove cercherà di vincere il suo ottavo titolo [sconfitto da Sam Schröder 7-5 6-0]. È la prima volta nei 62 anni di storia del premio che una persona con disabilità viene nominata “australiano dell’anno”.

Il trentunenne dello stato del Victoria ha vinto 15 titoli del Grande Slam in singolare e altri otto nel doppio. Nel 2021 è diventato il primo uomo nella storia a raggiungere un Golden Slam vincendo i titoli in singolare nei quattro slam e l’oro alle Paralimpiadi. Da sempre su una sedia a rotelle, Alcott non si è mai tirato indietro dal raccontare le esperienze di bullismo e discriminazione vissute a causa della sua disabilità, in particolare in gioventù. È nato con un tumore al midollo spinale, che è stato rimosso con successo quando aveva solo tre settimane, ma che lo ha lasciato paraplegico. Nel 2017, ha fondato la start-up “Get Skilled Access”, che si occupa di formazione sulla disabilità e sull’accessibilità. Inoltre è il fondatore della “Dylan Alcott Foundation”, che fornisce borse di studio e finanziamenti agli australiani con disabilità.

Oltre ai suoi successi sportivi, Alcott ha una straordinaria carriera mediatica: ha scritto un’autobiografia intitolata “Able”, ha condotto uno show sull’emittente radiofonica giovanile Triple J ed è apparso in numerosi ruoli di commentatore e conduttore in televisione, in radio e in vari podcast. Nel 2009, all’età di 18 anni, Alcott ha ricevuto la medaglia dell’Ordine dell’Australia. “Le standing ovation sono una delle cose più ironiche al mondo, ma le prendo, senza neppure pensarci su”, ha detto Alcott durante la premiazione.
In un discorso commovente, Alcott ha raccontato di come non abbia conosciuto altro che la vita con una disabilità, che lo ha tormentato a tal punto da portarlo all’autodisprezzo, fino a quando non ha iniziato a vedere persone come lui nella comunità e ha imparato da tutti coloro che gli erano più vicini “che ero una persona di valore e che mi era permesso di essere amato”. Ha esortato le persone senza disabilità a sfidare i pregiudizi inconsci, le percezioni negative e alzare le aspettative riguardo a ciò che pensate possano fare le persone con disabilità”.

Scherzando ha aggiunto: “Anch’io sto sulle spalle dei giganti, anche se non letteralmente, ancora non riesco a stare in piedi” – rendendo così omaggio a tutti gli attivisti che, prima di lui, si sono battuti per la disabilità, tra cui Kurt Fearnley e Stella Young. “È grazie a loro e a tutti quelli che hanno fatto parte della mia vita che stasera siedo qui da uomo orgoglioso. Amo la mia disabilità. È la cosa migliore che mi sia mai capitata”. Nei prossimi 12 mesi, Alcott ha detto che si concentrerà sul finanziamento completo del NDIS (National Disability Insurance Scheme) e sul dare priorità alle persone con disabilità per i test antigenici rapidi, per la vaccinazione e per le opportunità di lavoro.

“Proprio mentre cominciamo a vedere la fine di questa pandemia, che è senza dubbio grandioso, dobbiamo fermarci a riflettere e dare la priorità alle persone con disabilità”, ha affermato. “Dobbiamo dare loro i vaccini, i tamponi e qualsiasi cosa di cui abbiano bisogno, in modo che possano uscire e iniziare a vivere la loro vita”.
La presidente del National Australia Day Council, Danielle Roche, ha detto che Alcott è una “fonte di ispirazione sia dentro che fuori dal campo da tennis” e che la sua fondazione offre ai giovani australiani svantaggiati “la promessa di un futuro migliore”. “Dylan Alcott è un campione che è salito in cima alle classifiche mondiali con la pura grinta e determinazione. Il suo Golden Slam è un’impresa incredibile, la prima nel tennis maschile”, ha affermato Roche.

Alcott raccoglie il testimone di “Australiano dell’anno” da Grace Tame, una sopravvissuta alla violenza sessuale, attivista e critica nei confronti del governo australiano, in particolare in merito alla gestione dell’accusa di stupro fatta dall’ex membro dello staff del partito liberale Brittany Higgins, ora oggetto di un procedimento penale. Alcott ha anche reso omaggio a Grace Tame martedì sera, dicendo che aveva vissuto “un anno assolutamente incredibile”. “Tame, tu sei forte e questo è qualcosa che adoro”, ha detto Alcott. “Hai fatto così tanto per la tua causa e se sarò anche solo un ottavo dell’australiano dell’anno che sei stata tu, allora avrò fatto il mio dovere”.

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