Jiri Lehecka e Lorenzo Musetti incantano a Rotterdam e scalano le classifiche

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Jiri Lehecka e Lorenzo Musetti incantano a Rotterdam e scalano le classifiche

Inauguriamo la rubrica “Best Ranking”, un approfondimento dedicato ai tennisti che ogni lunedì possono vantare un inedito passo in direzione della vetta della classifica mondiale

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Jiri Lehecka – ATP Rotterdam (foto via Twitter @abnamrowtt)
 

Francamente ci sarebbe piaciuto inaugurare questa rubrica ‘Best Ranking’ parlando del nuovo record di Lorenzo Musetti che alla Ahoy Rotterdam Arena ha dato spettacolo, raggiunto i quarti e infine perso da Jiri Lehecka in un match che a un certo punto sembrava avere in pugno. Così il carrarino eguaglia ma non migliora la propria classifica al n.57 ATP. È inevitabilmente solo una questione di tempo (presumibilmente poco) perché l’asticella venga nuovamente superata, consapevoli comunque che più ci si avvicina alla vetta più l’aria si fa rarefatta. Siamo comunque convinti che la carriera di Musetti non andrà misurata solo dai numeri e dalle statistiche ma soprattutto dalle emozioni e dall’empatia che il ragazzo riesce a trasmetterti nelle giornate di luna buona. Sarà poi compito di coach Tartarini cercare di incanalare il talento di Lorenzo e di dare continuità e struttura alle sue giocate geniali.

Inevitabile a questo punto parlare di chi ha fermato la corsa dell’azzurro, quel Jiri Lehecka che fa un balzo dalla posizione n.137 alla 89, entrando a vele spiegate in top 100. Lui di anni ne ha 20 e già si era fatto notare a livello Challenger con le due vittorie di Tampere e Bucarest la scorsa estate. Del resto era impossibile non accorgersi di questo ragazzo dal talento cristallino, completo in tutti i colpi e capace di asfissiarti col suo gioco di pressione da fondo campo, non disgiunto da una certa sensibilità di tocco. Ne risentiremo sicuramente parlare e può essere che la sfida Musetti-Lehecka diventi un classico del tennis che verrà.

Abbiamo poi Jenson Broosky che stabilisce il suo nuovo best ranking passando dal 54 al 47, grazie alla finale dell’ATP di Dallas, poi persa con un doppio tie-break contro Reilly Opelka. Anche il 21enne californiano nella scorsa stagione si era fatto prepotentemente strada nel circuito Challenger con le vittorie di Potchefstroom, Orlando e Tallahassee.

Francisco Cerundolo riesce finalmente ad entrare in top 100, per la precisione al n.99, grazie ai quarti di finale all’ATP di Buenos Aires. Buon per lui che forse stava cominciando a maturare qualche complesso nei confronti di Juan Manuel, il fratellino più giovane (attualmente 76 ATP) che, affacciatosi più tardi alla ribalta, aveva messo la freccia superandolo a gran velocità.

Il cinese di Taipei Chun-hsin Tsen con la vittoria al Challenger di Bangalore sale di una trentina di posizioni dal 187 al 162. Sicuramente sentiremo ancora parlare di questo ventenne che sta crescendo con passo sicuro, lontano dai riflettori, per confermare ciò che la sua strabiliante stagione 2018 a livello junior aveva lasciato intravvedere.

Luca Van Assche, francese con mamma italiana, guadagna una manciata di posizioni salendo alla numero 400 grazie ai quarti di finale del Challenger di Cherbourg. Ragazzo predestinato, balzato agli onori delle cronache con la vittoria al Roland Garros junior del 2021.

Grande balzo del brasiliano Gabriel Decamps che dal nulla raggiunge i quarti al Challenger di Bangalore (tra l’altro battendo i nostri Gaio e Moroni) e frantuma il proprio best ranking attestandosi alla posizione n.403.

Scalando la classifica riscontriamo, nelle posizioni di rincalzo, qualche piccolo progresso dei nostri tennisti. A cominciare da Mattia Bellucci che, con i quarti al Future di Monastir, guadagna cinque posizioni e al n.567 migliora il proprio best.

Marco Brugnerotto migliora dal 689 al 674 ATP, pur reduce da due tornei non brillantissimi a Campos do Jordao e Punta Cana.

Il pisano Francesco Maestrelli, superando il primo turno delle qualificazioni al Challenger di Forlì 4, si migliora alla posizione n. 737 ATP.

Infine Marcello Serafini che sale dal 871 al 852 pur sconfitto al terzo turno delle qualificazioni ad Antalya.

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