WTA Indian Wells: Jasmine Paolini da favola, battuta in rimonta Aryna Sabalenka

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WTA Indian Wells: Jasmine Paolini da favola, battuta in rimonta Aryna Sabalenka

A 26 anni la nostra giocatrice ottiene la vittoria più prestigiosa della carriera in California: eliminata la seconda testa di serie del torneo e N. 3 del mondo

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Dal nostro inviato a Indian Wells,

J. Paolini b. [2] A. Sabalenka 2-6 6-3 6-3

Spero soprattutto di divertirmi” aveva detto Jasmine Paolini alla vigilia del suo match di secondo turno contro la n. 3 Aryna Sabalenka. E c’è da scommettere che la toscana si è divertita sullo Stadium 2 in questo sabato mattina sotto il sole della California. Una partita splendida, giocata di testa dall’inizio alla fine per gestire le sfuriate di un’avversaria molto più potente di lei, ma che man mano che i game passavano diminuiva sempre più in precisione e i suoi colpi mancavano sempre di più il campo.

 

Naturalmente Paolini ha avuto bisogno della collaborazione della sua avversaria per portare a casa la partita: i 63 errori gratuiti di Sabalenka hanno aiutato molto la “causa italiana”, ma Jasmine è stata abilissima di testa ad approfittare delle incertezze al servizio della bielorussa (solo 11 punti su 35 quando ha dovuto servire la seconda palla), prendendo la rete quando necessario e inchiodando l’avversaria con dei rovesci incrociati molto pungenti che più di una volta le hanno dato il punto.

IL MATCH – Il game d’apertura da ben 14 punti, con anche due palle break a favore di Paolini, aveva fatto sperare in un match equilibrato, ma quando sul 3-2 Sabalenka un paio di doppi falli della tennista azzurra avevano dato alla bielorussa (qui in campo senza bandiera a causa delle sanzioni ONU legate alla guerra in Ucraina) il vantaggio che poteva essere il prologo di una cavalcata vincente.

In effetti da quel momento in poi il primo set non ha avuto molto altro da dire: le due giocatrici sono di due cilindrate diverse, e il gioco inevitabilmente dipendeva molto di più da Sabalenka che da Paolini, ma Jasmine ha avuto la solidità mentale di rimanere sempre attaccata alla partita e di prendere le occasioni che le si presentavano. Con un parziale di 11 punti a 3 Paolini si è portata in vantaggio 4-1 30-0 nel secondo set, prima di subire il parziale ritorno dell’avversaria. Sul 5-3 Jasmine è stata molto brava a rimontare dal 40-0 su servizio Sabalenka, approfittando di almeno quattro dei 24 errori gratuiti commessi dalla n. 3 del mondo nel parziale.

Dopo una pausa fisiologica le due sono ritornate in campo per dar vita ad un set sorprendentemente legato ai servizi: otto punti vinti dalla giocatrice alla risposta nei primi sei giochi del parziale. Sul 3-3 Paolini ha rimontato da 15-40 per tenere la battuta del 4-3, e nel gioco seguente ha dato il meglio di sé stessa tenendo alcuni scambi ad alta velocità per poi ottenere il break decisivo e concludere il match il game successivo per la più importante vittoria della sua carriera.

TERZO TURNO – Per Paolini questa vittoria è la prima contro una Top 10, e solo la seconda su una Top 20 dopo quella ottenuta proprio qui a Indian Wells lo scorso ottobre contro Elise Mertens. Jasmine conferma quindi il terzo turno conquistato nella scorsa edizione del BNP Paribas Open e compie un altro passo verso la Top 40 che potrebbe diventare molto più vicina se dovesse vincere la prossima partita contro Golubic o Putintseva.

Contro Golubic Paolini ha perso entrambi i due precedenti confronti diretti, tutti piuttosto nettamente, l’ultimo dei quali lo scorso anno nella finale del WTA 125 di Saint Melo sulla terra battuta; contro Putintseva, invece, Jasmine ha vinto in tre set tirati l’unico confronto diretto nella semifinale di Portoroz 2021, sempre sulla terra battuta.

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ATP Miami, Sinner batte Alcaraz: “Ti diverti a giocare così. Ci vogliono due tennisti per fare questi punti”

“Dopo la sconfitta di Indian Wells ho cambiato qualcosa, ma non dico cosa” così Jannik Sinner dopo la vittoria sul n.1 del mondo Carlos Alcaraz. “Anche contro Medvedev dovrò mischiare le carte”

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Jannik Sinner - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Tre ore e un minuto ha impegato Jannik Sinner per battere Carlos Alcaraz in rimonta, nella semifinale del Masters 1000 di Miami, con una prestazione spettacolare che abbinata al grande tennis dello spagnolo ha dato vita ad un match memorabile. Di seguito la conferenza stampa dell’altoatesino.

D: Jannik, ben fatto. Come classifichi questa vittoria tra le migliori della tua carriera?
JANNIK SINNER: Oh, di sicuro è una delle migliori vittorie. Ovviamente è stata una partita molto dura contro Alcaraz. Penso che entrambi abbiamo giocato una partita di altissimo livello. Da parte mia, penso di aver cambiato un paio di cose da Indian Wells a qui, cosa che ero obbligato a fare, e sono andate per il verso giusto. Non dirò esattamente cos’ho cambiato (sorride) ma penso che anche lui se ne sia accorto e la prossima volta cambierà qualcosa, quindi dovrò essdere pronto. Sono felice della prestazione. Ovviamente domenica sarà un’altra partita (con Medvedev). Partita molto, molto diversa. Non ho mai vinto contro Daniil, quindi vediamo come va. Anche in quel caso dovrò cambiare qualcosa nel mio gioco, mischiare le carte.

D: Si è visto un tennis straordinario giocato da entrambi. Riesci a divertirti giocando una partita del genere quando sei nel bel mezzo della battaglia, o è solo dopo che riesci ad apprezzare davvero il tipo di tennis che è stato giocato?
JANNIK SINNER: No, penso che quando entrambi i giocatori giocano a tennis in questo modo, è anche molto bello giocare. Lo senti, no? Anche con la folla. Penso ci sia stata una grande energia con tutto. È semplicemente bello far parte di questo tipo di partite, in primo luogo, e in secondo luogo, ti senti come se dovessi cambiare sempre qualcosa durante la partita. Penso che sia stato così oggi. Sì, di sicuro ti diverti, perché è meglio avere una partita come questa piuttosto che pochi scambi e penso che qui puoi vedere del buon tennis.

 

D: Tornando alla partita di oggi, puoi dire qualche parola sul punto, il secondo punto sul 4-2 nel terzo set che è stato fantastico, incredibile?
JANNIK SINNER: Sì, è stato anche un punto lungo. Era un punto fisico, di sicuro. È iniziato con il dropshot, e poi dopo io sono andato incrociato penso. Poi sono tornato con il diritto. In alcuni punti sono andato di rovescio lungo linea e lui era praticamente sdraiato, ma è risalito così velocemente. Volevo andargli dietro, no, ma lui era lì. E poi, dopo, ho provato questo tiro, perché prima volevo fargli un pallonetto ma la palla era troppo bassa. Quindi sono andato incrociato, che è stata la scelta giusta. Tuttavia, è stato un punto molto fisico. Ho perso in game dopo quello. Ma sì, come ho detto, hai sempre bisogno di due giocatori per fare questo tipo di punti.

D. Quando hai perso a Indian Wells, quella sconfitta è rimasta con te per molto tempo o ti sei ripreso — parlo mentalmente — ti sei ripreso abbastanza velocemente e hai iniziato a pensare a questo torneo e ad apportare modifiche, come hai detto, e stai pensando alla prossima volta che lo affronterai?
JANNIK SINNER: No, quando abbiamo perso a Indian Wells, il giorno dopo siamo partiti per venire qui. Ho avuto un giorno libero e poi ho iniziato ad allenarmi. Fin dalla prima sessione di allenamento, abbiamo cercato di migliorare alcune cose, di mescolare un po’ meglio il gioco, per prepararci alla prossima possibile sfida contro Carlos. Ma anche per usarlo contro gli altri giocatori. Penso di aver iniziato a fare un po’ di più contro Grigor Dimitrov nel match del secondo turno. Poi anche dopo contro Andrey Rublev è stata una bella partita. Sai, penso che l’intero torneo che ho giocato fino ad ora sia stato qualcosa di buono per me, perché ho cercato di inserire alcune cose nuove, e questo è tutto al momento e ne sono felice, ma ovviamente ci sono cose anche dalla partita di oggi che posso prendere per migliorare.

D: All’inizio del terzo ha faticato un po’ fisicamente. Sembrava avessi i crampi. Prima di tutto, hai avuto problemi fisici del genere? Inoltre, come hai affrontato questo per non distrarti?
JANNIK SINNER: Sì, ne ho avuti un po’. Quando ero sopra di un break nel secondo, ho avuto anche un po’ di crampi ma non così tanto. Sapevo che dovevo andare avanti, aspettando il momento giusto. Sul 4-3 quando stavo servendo nel secondo set, ero in difficoltà, perché lui aveva un paio di palle break. Se mi avesse preso il servizio lì, sarebbe stato difficile tornare. Ma quel game mi ha dato molta fiducia, no? Poi dopo sono rientrato molto bene. Nel terzo set l’ho visto faticare. Ho cercato di spingere lì, specialmente nel primo gioco, perché sapevo che era l’ultimo turno in cui stava servendo con le palline usate, quindi è un po’ più facile rispondere e cercare di rimanere concentrato su me stesso, cosa che penso di aver fatto molto bene, soprattutto nel terzo set.

Terminate le domande in inglese, Sinner ha parlato in esclusica col nostro inviato Vanni Gibertini, e queste sono le sue risposte in italiano:

D: Mentalmente la parte più difficile qual è stata?
SINNER: Sapevo di avere le mie chance soprattutto nel primo set che poi non sono riuscito a sfruttare, sul 4-1 ad esempio potevo andare 15-40 e poi ho sbagliato qualche palla facile. Però comunque ti danno un po’ di fiducia perché sei lì nel punteggio e provi a dare il massimo. Nel secondo set sono partito bene brekkandolo subito ed era di nuovo una partita 50 e 50. Nel terzo ho provato a restare lì nel presente e sono contento di come ce l’ho fatta.

D: Quando lui dava segni di fatica che aggiustamenti hai fatto?
SINNER: Sempre continuare a spingere perché con lui anche se metti la palla in campo tira molto molto forte e veloce, e imprevedibile. Io sono rimasto sul mio gioco e sul presente e sono contento di quella parte lì.

D: In finale trovi Daniil Medvedev, l’ultima partita in finale a Rotterdam hai giocato un ottimo primo set.
SINNER: Da Rotterdam prendo tanti insegnamenti e anche lì dovrò fare del mio meglio e apportare qualche modifica al mio gioco. Sono pronto, sono di nuovo in finale. Il torneo non è finito, sono qua per provare a fare del mio meglio poi vedremo

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Scanagatta: “Non ricordavo quanti italiani hanno battuto il n1 del mondo. Sinner ha battuto Alcaraz sulla terra di Umago, sull’erba di wimbledon, sul cemento di Miami” [VIDEO]

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Il commento del Direttore di Ubitennis, Ubaldo Scanagatta, dopo la vittoria di Jannik Sinner su Carlos Alcaraz in semifinale al Masters 1000 di Miami. Qui la cronaca del match

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Pietrangeli svela la sua preferenza per Sinner: “Lui è come la Meloni: ha le palle quadrate. Vincerà uno slam”

Nicola Pietrangeli fa il tifo per Sinner: “Jannik è un fuori classe. Tedesco nell’animo e nella testa. Musetti ha il gioco più bello”.

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In un’intervista rilasciata a “Libero”, il capitano della squadra italiani che trionfò in Coppa Davis nel ’76, Nicola Pietrangeli, ha svelato che Jannik Sinner, tra gli italiani della squadra di oggi, è il suo preferito: “Mi piace da morire, è miglioratissimo. Il rumore della pallina quando incoccia la sua racchetta ti fa capire che è un fuoriclasse”. In seguito, è arrivato un paragone un po’ inaspettato, che ha senz’altro chiarito il suo punto di vista politico: “Lui è come la Meloni, ha le palle quadrate e presto, vincerà uno slam. Ne sono certo”.

Quando gli è stato chiesto se paragonare il Sinner di oggi, al Djokovic che cercò di farsi spazio nel duello Federer-Nadal ormai tanti anni fa, fosse una bestemmia, Pietrangeli ha risposto: “Niente affatto. Anzi credo proprio che sia così. Questo ragazzo è tedesco nell’animo e nella testa. Vincerà uno slam, Non ho dubbi”. Il primo slam dell’altoatesino, Pietrangeli non lo immagina a Wimbledon, ma a Parigi, sulla terra battuta.

A proposito di Wimbledon, invece, Pietrangeli ha espresso qualche parola sull’ex finalista 2021, Matteo Berrettini: “Ho molto rispetto per lui perché a Wimbledon è riuscito a battere un record del sottoscritto che risaliva al 1960, quando sul Centre Court di Londra venni sconfitto in semifinale Rod Laver Berrettini mi ha superato, ha fatto di meglio ed è arrivato in finale. Un traguardo unico per un italiano”. Le colpe di questo momento negativo per il romano, Pietrangeli non le ha date a Melissa Satta come hanno fatto in molti (invidiosi), ma bensì alla troppa pubblicità: “Matteo gira troppi spot, tutta questa pubblicità gli fa perdere tempo e lo distrae dal tennis”.  

 

Non sono mancati complimenti anche per Lorenzo Musetti:Lui è quello che gioca meglio, pur non essendo il più forte”.

Nicola Pietrangeli prima di scegliere il tennis era stato un calciatore nella Lazio Primavera, come centrocampista. Nel 2011 venne istituito il Premio Barzot, un riconoscimento dedicato agli allenatori di calcio italiani. Ed il destino ha voluto che più di 60 anni dopo quella scelta, ricevesse il premio Bearzot come primo non calciatore: “Ne sono molto orgoglioso. Sono stato il primo non calciatore a ricevere questo premio, non male no?”.

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