ATP Indian Wells: il regno di Medvedev è già finito, Monfils lo rimonta e gli toglie il N.1. Nadal fa 400 nei Masters 1000

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ATP Indian Wells: il regno di Medvedev è già finito, Monfils lo rimonta e gli toglie il N.1. Nadal fa 400 nei Masters 1000

Inspiegabile blackout del russo che sparisce dal campo nel terzo set contro il veterano francese: Djokovic ringrazia. Il N.4 del mondo parte male, poi alza i giri del motore e di forza si prende gli ottavi

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[26] G. Monfils b. [1] D. Medvedev 4-6 6-3 6-1

Gael Monfils “vola come una farfalla e punge come un ape”. Il N.1 del mondo, (che da lunedì perderà il trono del tennis mondiale) Daniil Medvedv è costretto alla resa con lo score di 4-6 6-3 6-1 in 2ore e 7minuti di gioco. Dopo aver vinto comodamente il primo set, il russo ha iniziato a soffrire perennemente le accelerazioni di dritto del francese, che una volta entrato in stato di esaltazione più totale ha dominato il match; mentre contestualmente il moscovita ha cominciato ad avere poca pazienza, finendo così nella trappola del parigino, e producendo un’enorme quantità di non forzati (specialmente il rovescio oggi era in giornata no). Cruciale il parziale da 7 giochi dell’ex N.6 ATP dal 4-3 del secondo set sino al 4-0 della frazione decisiva. Ma a conti fatti sono stati più i meriti di Gael, che i demeriti di Daniil; Monfils ha infatti fornito una prestazione brillantissima con un dritto devastante coadiuvato anche da un gioco a rete di grande livello e tocchi da pittino in cui è decisamente superiore al russo. Bene anche la risposta del parigino, che soprattutto sulla seconda del vincitore dello Us Open 2021 ha inciso parecchio; impatto in anticipo sulla palla in fase ascendente e apertura molto breve. Straordinaria anche la solita mobilità ed elasticità del N.28 del ranking, che oggi ha personificato alla perfezione la celebre frase del grande Muhammad Ali. Con questo successo, il francese continuerà la sua corsa per cercare quantomeno di eguagliare i suoi migliori risultati in terra californiana (due quarti di finale). Da così seguito ad un ottimo avvio di stagione; con il trionfo ad Adelaide 1 e la sconfitta solo al quinto set contro il nostro Matteo Berrettini ai quarti dell’Open d’Australia. Infine ricordiamo, che prima di questa sfida, si erano avuti altri due scontri tra questi due giocatori: Semifinale dell’ATP 250 di Sofia 2019 (6-2 6-4 Medvedev); altro penultimo atto nell’ATP 500 di Rotterdam (4-6 6-3 6-4 Monfils)

IL MATCH- Il piano tattico del francese è molto chiaro fin dall’inizio, cercare di rallentare il ritmo da fondo a campo per poi sorprendere il N.1 del mondo con accelerazioni improvvise. Ovviamente attuarlo è molto più difficile, il rischio di rimanere incastrati nello scambio prolungato, in cui a dettare il ritmo è il russo che prendendo l’iniziativa fin dalla risposta –quasi sempre molto profonda – è poi in grado di eseguire le sue proverbiali botte piatte . Si parte con Gael che tiene a 30 e Daniil a 15 i loro primi due turni di servizio, con il terzo gioco in cui Monfils è costretto al 30-30 da una stecca di dritto; poi però un kickone micidiale risolve tutti i problemi. Entrambi dotati di un grande servizio, ma soprattutto di una grande risposta; queste qualità vengono subito fuori. Nel quarto game, con il vincitore dello Us Open 2021 al servizio, il primo 15 è a marca transalpina con una meravigliosa risposta vincente di dritto, ma poi l’orso non concede più nulla e siamo 2-2. Monfils ora inizia a sciorinare violente accelerazioni, ogni tanto però incappa in qualche errore di troppo perché è costretto a giocarle da molto lontano non riuscendo ad arrivare in tutte le occasioni con il giusto anticipo all’impatto. Dall’altra parte è sempre intrigante ammirare la ribattuta del due volte finalista dell’Australian Open che nonostante rispondi da una posizione che non viene neanche inquadrata dalla telecamera; fa atterrare sempre la palla negli ultimi centimetri di campo. Il N. 28 s’inerpica 3-2, dopo aver rimesso in sesto un game dallo 0-30, con servizio e dritto in versione supersonica facendo fare il pendolino all’allievo di Gilles Cervara. Il 35enne parigino continua ad essere abbonato ai game al servizio vinti a 30, portati a casa sempre con molto pathos, ma comunque finora è stato in grado di non concedere mai palla break. Il moscovita, sul 4-3 per l’avversario, per la prima volta concede più di un 15 in battuta, mentre il n.1 di Francia continua imperterrito nel suo tennis brillante e costantemente sul filo del rasoio che prevede traccianti impressionanti che quando trovano il campo lasciano di stucco anche un super difensore come il russo. Da sottolineare la prima risposta di questo game: apertura molto breve dal lato destro e boom, missile sui piedi della tds.n.1 del torneo. Purtroppo per l’ex N.6 del mondo, dall’altra parte ha un avversario che lo costringe a dover giocare sempre un colpo in più, e molte volte l’attacco a chiudere il punto gli scappa via. Questo lo porta inevitabilmente a rischiare maggiormente ed ecco che quindi si materializza il primo strappo del match, in modo ampio e netto, nel nono game. Il N.28 ATP commette il secondo e il terzo doppio fallo del match e poi con il dritto va totalmente fuori giri. Break a 0 e con solidità mortifera Medvedev chiude a 0 (grazie anche al secondo e terzo ace della sua partita), mettendosi in tasca il primo parziale con 10 punti vinti consecutivamente e concedendo solo 4 punti al servizio, dopo 36 minuti.

La tds.n.26 continua a ricercare soluzioni per mettere in difficoltà il classe 1996, slice e palle corte che tra l’altro avevamo già visto nel primo set, vengono riproposte con molta più frequenza. Il problema per il francese, è che avrebbe bisogno anche di qualche discesa a rete con il proprio avversario ben oltre la scritta Indian Wells, perché è molto complicato dover ogni volta ricorrere a mattonate da fondo con un margine veramente risicato; ma Gael per ora non ne vuole sapere di attuare questa tattica con frequenza. Ed è quindi subito in difficoltà nel suo primo game al servizio, un allungo del russo ora darebbe il colpo di grazia all’incontro. Allora Gael va all-in, ai vantaggi servizio da sotto degno del miglior Kyrgios che sorprende Medvedev e anche la telecamera che infatti non inquadra l’esecuzione del francese. L’ex N.6 del ranking si aggrappa alla battuta e si salva. Nel game successivo avrebbe la chance di arrivare al primo break point, sul 30-30 sciagurata palla corta del russo che rimane decisamente alta, il parigino devo solo spingerla sul lungolinea completamente sguarnito e invece si fa ipnotizzare attaccando incrociato e Medvedev passa.  Si va avanti con il semifinalista del Roland Garros 2008, che sul 1-1 torna a far rullare il dritto danzando con piedi sul centrale dell’Indian Wells Tennis Garden. Accelerazioni da video game, e c’è spazio anche per lo spettacolo a beneficio degli spalti. Chiude il game fintando un dritto in avanzamento in salto e invece poi accarezza morbidamente la palla nell’altra metà campo. Il francese è in assoluto stato di esaltazione. Back di approccio alla rete e sontuosa volée di rovescio in contropiede che si prende anche gli applausi del N.1 ATP. Il game si dispiega su scontri a pittino, dove il parigino è decisamente superiore al russo, e una super risposta in salto dal lato sinistro del francese sulla seconda dell’avversario certifica il primo allungo bleu alla prima occasione. La Monf, rischia di vanificare tutto, andando sotto 0-40 (a causa anche di un doppio fallo) nel successivo in cui seve per confermare il break, ma Daniil non sfrutta il momento; non concretizza la prima chance preferendo la potenza alla precisone e poi innervosito da quel errore permette a Gael di risollevarsi con l’ausilio di alcuni serve&volley con cui mette ulteriore pressione all’avversario. Il N.28 del ranking alterna ace a doppi falli e dritti vincenti a errori abbastanza gravi. Questo porta al contro-break russo alla quinta possibilità del game. Il semifinalista di Flushing Meadows 2016, non ne ha più ed esce dallo scambio con un drop shot sconsiderato e così Medvedev arriva e concretizza il 2-3. Il russo aggancia velocemente sul 3-3, a seguire altro game interlocutorio con Monfils che sfrutta alla perfezione le palle nuove e sale 4-3. Nonostante il tre volte finalista nei 1000, nei giochi precedenti apparisse molto affaticato e sulle ginocchia, riesce comunque a breakkare per la seconda volta nel set il russo. Il vincitore di quattro Masters 1000 è troppo frettoloso in uscita dal servizio, con il rovescio che oggi sta concedendo tanto, ed un fulmineo vincente di dritto lungolinea permette al transalpino d’issarsi sul 5-3. La Monf, si prende anche l’ovazione del pubblico, chiude la frazione con il secondo servizio eseguito da sotto nell’incontro, Medvedev ci arriva in ritardo, la palla scende troppo e la risposta è lunga. Gael apre le braccia e accoglie gli applausi del pubblico, mentre il moscovita visibilmente corrucciato in viso- non ha apprezzato minimamente il gesto dell’avversario- è costretto a rifare tutto. Si va alla frazione decisiva.

Dopo una pausa da più di 8 minuti e 40 secondi si ricomincia con il russo al servizio ed è subito palla break Francia. Sul 30-15 bolide in ribattuta con il dritto a sventaglio e poi il N.1 del ranking si consegna completamente con una discesa a rete in controtempo e una volée di rovescio a dir poco rivedibile. Il russo si salva inizialmente con la prima, ma poi con il 14esimo e il 15esimo unforced (prima di rovescio e poi di dritto) regala il break in apertura al francese. Medvedev a questo punto sbotta e spacca violentemente la racchetta, nel game successivo l’istrione Gael si fa ancora più amico il pubblico e chiede un asciugamano per togliere dal rettangolo di gioco i residui della racchetta distrutta dal finalista delle ultime Finals. La Monf è adesso una goduria tennistica allo stato puro, il dritto viaggia che è un piacere, e poi mobilità straordinaria piegando le ginocchia come un giungo. Ma il russo non vuole staccarsi nel punteggio e costringe il francese ai vantaggi. Il transalpino però dal secondo set sta esprimendo un tennis stellare: smorzate, attacchi in lungolinea con il back, discese a rete in controtempo e copertura al volo fantasmagorica. Il russo contro un avversario così, è totalmente in confusione e cerca spiegazioni dal suo angolo. Emblematico il punto che garantisce il 2-0 Monfils: scambio prolungato, difesa impressionante dell’avversario ed ennesimo errore di rovescio. Ma non è finita qui, il N.1 delle classifiche è in rottura incessante, continua a forzare eccessivamente i tempi, in qualche modo annulla le prime due possibilità di doppio break; ma poi doppio fallo e non forzato affossato in rete garantiscono il 3-0 pesante per Gael. Nonostante la fatica inizi a venire con ancora più veemenza a galla, il francese va 4-0, continuando a mantenere gli scambi molto corti e ad implementare in modo deleterio per l’avversario devastanti esecuzioni di dritto. L’orso russo riesce almeno ad interrompere un parziale da 7 giochi consecutivi, ma oramai il match è bello che andato. Monfils sale 5-1, regalandoci anche un punto da rivedere e rivedere; passantone di rovescio lungolinea in open stance dimostrando degli ammortizzatori eccezionali. In particolar modo in questo game, sapiente utilizzo della prima a tre quarti di velocità. Medvedev ha mollato, è già negli spogliatoi. Manda lungo un comodo smash, ciò significa tre match point per Monfils. Sfumano tutti e tre (due errori di dritto del francese con in mezzo una prima vincente del N.1). Daniil, però è a briglie sciolte e concede anche un quarto e ed un quinto match ball: doppi falli e punti diretti al servizio che si alternano con molta naturalezza in qualche modo lo salvano ancora. Ma ce ne anche un sesto, il N.28 vince il braccio di ferro da fondo in slice e poi chiude nel migliore dei modi una prova fantastica con un rovescio incrociato vincente da manuale.

[4] R. Nadal b. [27] D. Evans 7-5 6-3

Con la vittoria numero 400 nei Masters 1000, Rafa Nadal si qualifica per gli ottavi di finale del BNP Paribas Open 2022. Continua la striscia impressionante di vittorie in questa nuova stagione, ben 17; non vinceva 17 o più partite sul cemento outdoor dal 2019, anno in cui nel deserto della California raggiunse le semifinali. Riesce a superare un combattivo Daniel Evans 7-5 6-3, nonostante una partenza falsa. Ad inizio match, infatti il il 35enne delle furie rosse è incappato in diversi non forzati (27 in totale, di cui 15 di dritto per il maiorchino) permettendo al britannico; con le sue variazioni e i suoi tagli d’issarsi 4-2. Poi, da quel momento ha aumentato i giri del motore e di forza si è andato a prendere la sfida, difronte alla tds.n27 impotente nel poter controbattere i ganci maniacali e letali dell’iberico; con il parziale decisivo maturato dal 6-5 del primo set fino al 4-1 nel secondo. Chirurgico al servizio Rafa nei momenti più scottanti: (come per esempio l’unica palla break concessa e annullata nel quinto game della seconda frazione) 75% di punti vinti con il primo servizio. Questa affermazione conferma in modo schiacciante gli unici due precedenti, tutti in favore di Nadal: Montreal 2017, 7-6 6-4 nei sedicesimi; Coppa Davis 2019 6-4 6-0 in semifinale nell’incontro tra i numeri 1 delle compagini di Spagna e Gran Bretagna.

IL MATCH- Dopo un paio di game di approccio al match in cui i servizi concedono un solo 15 a testa, nel terzo gioco c’è il primo strappo con il break a sorpresa di Evans, che alla seconda chance (del gioco) ai vantaggi si porta 2-1. Conferma in scioltezza a 15. L’inizio dell’incontro vede un Nadal partire a marcie ridotte, che nella prima metà del set commette diversi gratuiti. Ma poi man mano alza il livello e dopo altri tre game interlocutori, piazza il contro-break alla prima occasione utile. Tutto da rifare per il britannico, siamo 4-4. Le variazioni del N.29 del mondo, che nelle prime fasi di gioco avevano creato qualche grattacapo al campione maiorchino, in special modo il back corto – rasoiata quasi unica nel circuito quella di Dan – adesso hanno perso un po la loro efficacia e così di forza il 21 volte campione Slam breakka ancora nel dodicesimo game; con il punto dello 0-30 di una meraviglia immane; drittone in corsa praticamente senza apertura che buca inopinatamente la guardia a rete di Daniel. Il secondo set ball è quello buono, è 7-5 Rafa dopo 57 minuti. Amaro in bocca per il nativo di Birmingham che pur giocando un’ottima frazione (avrebbe sicuramente meritato di giocarsi almeno il tie-break), si è trovato sotto 0-40 e ha dovuto mollare la presa.

Inevitabile frustrazione per il classe 1990, alla ripresa delle ostilità. Poi se ci mettiamo che il 13 volte campione a Parigi, in carriera vanta il record del 92% di match vinti nei Masters 1000 (178 vittorie e solo 7 sconfitte), si capisce bene come forse per il povero Evans si stia parlando di una scalata anche più ripida dell’Everest. Ma è meglio non tartassare la mente del 31enne talentuoso ex N.22 anche con questo ulteriore tarlo. Purtroppo per lui, Nadal non frena e va di corsa con la cattiva sorte che continua a perseguitare il tennista di sua maestà. Break immediato in apertura di secondo set, materializzatosi a causa di uno smash a rimbalzo colpito male dalla tds.n.27 del torneo in seguito ad una risposta di dritto di Rafael steccata e alzatasi a candelotto. Il 35enne di Manacor conferma l’allungo e si porta velocemente 3-0. Con orgoglio il vincitore dell’ATP 250 di Melbourne 2021, pone fine ad un filotto di 5 game consecutivi del suo avversario e poi dimostra di credere ancora fortemente nella possibilità di ribaltare la sfida andando a procurarsi il suo terzo break point. Il detentore di 36 titoli 1000, però grazie alla sua perenne lucidità mentale, si proietta in avanti dopo il servizio e con un guizzo da doppista di quelli “seri” va 4-1. Si prosegue senza ulteriori scossoni fino al momento clou; 5-3, (con i due giochi precedenti vinti a 0 da chi batteva) serve l’ex N.1 del mondo per scrivere la parola The End alla partita. A suon di uncinate di dritto e prelibatezze a rete il mancino spagnolo chiude 7-5 6-3 dopo più di un’ora e quaranta di gioco, vola agli ottavi di finale dove se la vedrà con il vincente tra il big server Reilly Opelka e il canadese Denis Shapovalov (già affrontato ai quarti dell’Happy Slam 2022)

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