WTA Indian Wells: approdano in semifinale anche Sakkari e Badosa

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WTA Indian Wells: approdano in semifinale anche Sakkari e Badosa

La greca e la spagnola si affronteranno nel penultimo atto del torneo: sconfitte, rispettivamente, Rybakina e Kudermentova

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Maria Sakkari, Indian Wells 2022 (Foto Ubitennis)
 

Nel primo match di giornata Maria Sakkari si impone su Elena Rybakina, vincendo il suo ottavo quarto di finale consecutivo e facendolo senza mai perdere un set. La testa di serie numero 17 abbandona così un pur ottimo torneo: è diventata infatti la prima kazaka della storia ad approdare ai quarti ad Indian Wells e ha fatto registrare dati clamorosi al servizio. Escludendo il match odierno, Rybakina ha vinto 29 giochi su 30 in battuta e, estendendo il conto all’intera stagione, ne ha conquistati ben l’86,5%: meglio di lei soltanto Ashleigh Barty e Naomi Osaka. Anche da questi numeri si evince la grande prestazione della greca, il cui percorso al BNP Paribas Open 2022 procede spedito dato che non ha ancora perso un set.

A raggiungere Sakkari in semifinale ci pensa Paula Badosa, che per la prima volta in carriera dopo quattro tentativi batte Veronika Kudermetova. Supportata da un gran dritto e, soprattutto, da un servizio estremamente efficace, la campionessa in carica offre una prestazione pressoché perfetta, in cui concede (e annulla) appena una palla break. Resta apertissima la corsa al numero due del ranking: se una tra lei e Sakkari dovesse vincere il torneo si isserebbe alle spalle di Ashleigh Barty, a patto però che Iga Swiatek non trionfi contro Simona Halep, approdando in finale.

[6] M. Sakkari b. [17] E. Rybakina 7-5 6-4

Rybakina parte molto forte e centrata, spingendo bene con il dritto e approfittando di alcuni gratuiti di Sakkari. Anche il servizio, almeno in avvio, sembra essere la solita arma micidiale, ma questa rimarrà appunto solamente un’impressione. Detto ciò, la numero 20 WTA si porta immediatamente prima sul 3-0, poi sul 4-1. La partita sembra avere un’unica padrona, con la greca che a fatica riesce a difendere il suo terzo game al servizio. Pian piano, però, l’inerzia cambia: nel settimo gioco un doppio fallo della kazaka, sulla seconda palla break offerta, permette a Sakkari di accorciare sul 3-4. Da questo momento la testa di serie numero sei si scuote, sia a livello mentale che tennistico, sbagliando sempre meno e comandando di più gli scambi. La profondità dei colpi di Sakkari è la chiave principale per far girare il set in suo favore. Operato l’aggancio, prima mette in difficoltà Rybakina nel nono gioco, quindi nell’undicesimo le strappa per la battuta per la seconda volta, chiudendo poi 7-5 il primo parziale. La reazione dell’ateniese, che conquista sei degli ultimi sette game, è certamente veemente, ma anche aiutata dai diversi e progressivi errori della kazaka, specialmente dalla parte di quel dritto che in avvio di match le aveva regalato diversi punti. Anche il servizio non funziona a dovere: solo nel primo set, infatti, la numero 20 del mondo perde la battuta più volte di quanto non le sia capitato nel corso dell’intero torneo.

Rybakina vince a quindici il primo game del secondo set e, un po’ casualmente, si trova ad avere subito tre palle break consecutive che Sakkari, tuttavia, è brava a cancellare una dopo l’altra con l’aiuto del servizio. La testa di serie numero 17 ha una quarta chance, ma sbaglia un passante di rovescio tutt’altro che impossibile, permettendo poi alla sua rivale di agganciarla. È il punto di non ritorno definitivo e la differenza tra le due tenniste risiede proprio in questo e nel successivo game: la kazaka non sfrutta quattro palle break, la greca riesce invece a convertire l’unica a sua disposizione, portandosi rapidamente sul 3-1. Rybakina spegne la luce, non riuscendo a trovare contromisure alla solidità della sesta testa di serie, che vince la maggior parte degli scambi prolungati. Nonostante non sembri credere molto in una possibile rimonta, la ventiduenne nativa di Mosca riesce a rimanere in scia della sua avversaria, pur non riuscendo mai ad essere realmente minacciosa in risposta. L’unico (piccolo) spiraglio per lei compare quando, sul 4-3 e servizio Sakkari, riesce a portarsi sul 15-30. Qui, però, Rybakina viene spazzata via da un gran dritto della greca e, soprattutto, da due ace consecutivi. Dopo qualche tentennamento, al terzo match point la numero 6 del ranking chiude 7-5 6-4, lasciandosi andare in un urlo liberatorio e centrando la sua prima semifinale in carriera al BNP Paribas Open.

Decisamente soddisfatta la greca a fine partita, ben consapevole delle insidie che questo match nascondeva: “Ci tengo davvero a ringraziare tutti. È stato il mio primo match sul campo uno, sono molto contenta di come ho giocato, sono felice di aver recuperato da 4-1 nel primo set e di aver gestito bene il secondo. Mi piace molto vincere in rimonta e, più in generale, un tennis più fisico e muscolare. Sono estremamente felice di essere riuscita a vincere oggi”

Paula Badosa – Indian Wells 2022 (foto Ubitennis)

[5] P. Badosa b. [21] V. Kudermentova 6-3 6-2

L’inizio del match è tutto sommato equilibrato, con alcuni apprezzabili vincenti da ambo le parti. I primi tre game dell’incontro vengono tutti tenuti a 15 ma, nel terzo, Kudermentova sbaglia un clamoroso smash a rimbalzo e, anche grazie a questo errore, Badosa tiene il servizio e sale 2-1. L’equilibrio, tuttavia, dura meno di un quarto d’ora e, con il supporto di un gran dritto, la spagnola sale rapidamente 4-1, concedendo appena due punti nei suoi primi tre turni di battuta. Nel sesto game, l’iberica ha una possibilità per portarsi avanti di due break, ma Kudermentova si aggrappa al servizio e accorcia sul 2-4. Badosa continua ad amministrare senza particolari problemi fino al 5-3 e servizio, ma avanti 40-0 e con tre set point consecutivi si fa rimontare fino ad essere trascinata ai vantaggi. Qui la russa si conquista la prima palla break del match, rispondendo molto bene ma sbagliando poi tre dritti consecutivi e regalando a Badosa il 6-3 di un primo parziale di grande sostanza, in cui spicca la differenza tra i punti vinti che la spagnola ha vinto la prima (80%) e quelli che la russa ha ottenuto con la seconda (22%).

Nella pausa tra i due set Kudermentova riceve un medical time out negli spogliatoi per un problema alla fascia lombare, accusando forse qualche scoria dal match-maratona vinto in volata agli ottavi contro Marketa Vondrousova (7-6 6-7 7-5). Le due ore e 52 minuti che hanno consentito alla russa di approdare ai quarti iniziano a farsi sentire e, alla terza opportunità, Badosa strappa subito il servizio alla sua avversaria, salendo a fatica 2-0. Lo spartito della partita cambia leggermente, con la testa di serie numero 21 che cerca di abbreviare gli scambi scendendo più spesso a rete. Ottenere punti sui turni di servizio dell’iberica è però davvero complicato, considerando che il suo servizio è davvero performante: non a caso, il 3-1 in suo favore arriva con tre ace messi in un game. Il quinto gioco fa, di fatto, calare il sipario sulla partita: alla terza opportunità – e con un dritto straripante – Badosa si porta avanti di due break, volando rapidamente sul 5-1. Dopo un’ora e ventitré minuti di dominio, la testa di serie numero 5 chiude 6-3 6-2, diventando la seconda giocatrice nella storia del torneo a rimanere imbattuta per i primi dieci o più match (solo Martina Navratilova c’era riuscita, fermandosi proprio a 10).

A fine partita, Badosa si è dimostrata ovviamente molto soddisfatta: “Sono molto contenta di aver vinto oggi, non ci ero mai riuscita contro di lei. Credo ci sia qualcosa di magico tra me e questi campi. Ho servito molto bene e commesso pochi errori”.

Chiusura, poi, sulla sua prossima avversaria: “Sakkari? Lei è una bravissima persona e una grande giocatrice, c’è profondo rispetto tra di noi e mi aspetto senz’altro una grande partita”.

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