Le qualificazioni si devono ancora concludere, eppure è già tempo di tabellone principale. Nel pomeriggio italiano, a partire dalle 16, in Florida si taglia il nastro inaugurale del terzo “Mille” della stagione femminile. Il piatto potrebbe sembrare povero all’osservatore meno addentro alle faccende WTA, eppure non mancano motivi di discreto interesse. Partiamo da ciò che ci riguarda più da vicino: sul campo Butch Buchholz, dopo l’incontro tra Heather Watson e Arantxa Rus, è previsto l’esordio di Jasmine Paolini. La tennista da Castelnuovo Garfagnana incrocerà Ekaterina Alexandrova, nel secondo meeting della storia tra le due. Il primo è datatissimo: anno 2016, ITF slovacco di Trnava. Vinse la russa in due facili, ma il divario tra le due nel frattempo si dovrebbe essere sensibilmente ridotto.

Le giocatrici italiane sicure di un posto nel main draw sono al momento due, insieme a Paolini essendoci Camila Giorgi, ma potrebbero diventare tre qualora Lucia Bronzetti riuscisse a saltare l’ultimo ostacolo delle qualificazioni. Un rapido sguardo al programma del tabellone cadetto in via di definizione, dunque, perché Bronzetti, quarto match sul Campo 3, cercherà un posto al sole nel decisivo duello con Qiang Wang. La cinese precede Lucia di un solo posto nella classifica WTA (101 per lei e 102 per l’italiana nel ranking stilato ieri), ma Wang è stata anche 12 al mondo nel settembre del 2019. Sfida aperta e inedita, non scorgendosi precedenti.

Sul Grandstand il programma verrà aperto dall’incerta sfida tra Caroline Garcia e Anna Bondar, cui farà seguito quella tra Greet Minnen e la wild card Daria Gavrilova, ora registrata con il cognome Saville dopo il matrimonio contratto con il marito Luke, lui pure tennista. L’incontro del giorno è però quello a seguire, l’interessantissimo derby USA tra Shelby Rogers e Amanda Anisimova. Per il resto daremmo un occhio al primo match sul Campo 1 tra Alison Van Uytvanck e Marta Kostyuk e all’ultimo sul Butch Buchholz, dove si sfideranno Yulia Putintseva e la rampante wild card tedesca Nastasja Schunk.