Al Challenger di Zara gli italiani fanno all-in

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Al Challenger di Zara gli italiani fanno all-in

Cobolli vince il suo primo trofeo in singolare mentre Vavassori arriva in doppia cifra vincendo il doppio in coppia con Kolar

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Flavio Cobolli – ATP Challenger Zara 2022 (foto: Frane Hrabrov, via Twitter @hts_sluzbeni)
 

Flavio Cobolli conquista il suo primo trofeo in carriera al Challenger 80 di Zara (terra battuta outdoor), battendo in maniera nettissima (6-4 6-2) il polacco Daniel Michalski (n.337 ATP) che, proveniente dalle qualificazioni, aveva approfittato della débacle dei favoriti nella parte alta del tabellone, a cominciare dai nostri Mager e Agamenone.

Il romano si augurava che il risultato finale fosse diverso dai due precedenti (Roma e Barletta 2021) dove era stato sconfitto nell’incontro decisivo rispettivamente da Juan Manuel Cerundolo e Giulio Zeppieri. E così è stato perché il 20enne azzurro, al netto di qualche piccola difficoltà iniziale (si è trovato sotto 4-1 nel primo set), ha mantenuto alta la concentrazione per tutto l’incontro, lasciando che l’evidente divario tecnico facesse il resto. “Ho iniziato un po’ teso, dato che affrontavo la finale da favorito. Ma dopo aver ridotto le distanze sul 4-2 è cambiato tutto” ha commentato Flavio a fine match. Decisiva è stata la raffica di sei giochi consecutivi che gli ha permesso di recuperare lo svantaggio, di portare a casa il primo parziale e di lanciare la fuga nel secondo. Fuga apparentemente annullata, ma sul 2-2 è arrivata un’altra serie di quattro game consecutivi che ha posto fine alla contesa in meno di un’ora e mezzo. Per l’azzurro, come si diceva, primo titolo Challenger in carriera e nuovo best ranking al n.145 ATP. Pensiamo che non sia azzardato dire che la top 100 è ormai a portata di racchetta.

A Zara ha alzato un trofeo anche Andrea Vavassori che vince il doppio, in coppia con il ceco Zdenek Kolar, battendo in rimonta Agamenone/Guinard col punteggio di 3-6 7-6(7) 10-6. Partita palpitante perché nel tie-break del secondo set Vavassori e Kolar hanno dovuto fronteggiare ben quattro match point, di cui tre sul servizio degli avversari. Salvatisi con bravura e con un pizzico di fortuna, hanno vinto il set alla prima occasione utile, con il più classico dei contropiedi. Il match tie-break è stato inizialmente senza storia perché Agamenone/Guinard, in preda a un comprensibile sconforto, andavano sotto 6-1 e sembravano aver abbandonato la partita. Niente di più sbagliato perché riuscivano a rientrare sul 6-7, costringendo Vavassori/Kolar all’ultima e decisiva accelerazione. Per l’azzurro è la decima vittoria Challenger in carriera in doppio, che però non gli basta per fare grandi progressi nel ranking dove dovrebbe rimanere attorno alla posizione n.72. Al riguardo Andrea ci ha detto: ”Ormai quando sei in top 100 i Challenger ti aiutano a mantenere il ranking ma difficilmente ti fanno progredire. Però è importante vincere match di questo tipo per prendere fiducia. E ad aprile dovrei tornare a fare coppia con Dustin Brown [con cui nel finale della scorsa stagione vinse due tornei, ndr]”.

Al Challenger 90 di Lille (cemento indoor) la finale tra Ricardas Berankis (n.87 ATP) e Quentin Halys (n.115 ATP), cioè le prime due teste di serie, è stata lunga ed emozionante. Alla fine ha prevalso in rimonta il padrone di casa Halys col punteggio di 4-6 7-6(4) 6-4. Il 31enne lituano parte bene e strappa subito il servizio, guadagnando un vantaggio decisivo perché in seguito sarà bravo a rintuzzare le sei palle break avute da Halys. Ma il francese è troppo in forma per farsi intimorire da una falsa partenza e riesce a portare il secondo parziale al tie-break che vince abbastanza agevolmente. Nel terzo set, break immediato per Halys che va in fuga e da quel momento in poi gli basta difendere il vantaggio (con i suoi 20 aces non è nemmeno troppo difficile) per portare a casa la partita. Per il 25enne nativo di Bondy (Dipartimento della Senna, Ile de France) è la quinta vittoria Challenger in carriera che lo riporta a ridosso della top 100, precisamente al n.105 a tre sole posizioni dal suo best.

Al Challenger 80 di Biel (Svizzera, cemento indoor) vince il mancino austriaco Jurij Rodionov (n.201 ATP) che batte 7-6(3) 6-4 il polacco Kapcer Zuk (n.212 ATP) al termine di un match molto combattuto in cui però, Zuk, a dispetto del punteggio molto equilibrato, non ha mai avuto una vera chance di portare a casa la partita. Non ha infatti avuto nemmeno una palla break, mentre Rodionov ha sfruttato al meglio quelle avute nel decimo gioco del secondo parziale. Per il 22enne austriaco è il quarto successo Challenger in carriera (Almaty 2018, Dallas e Cuernavaca 2020 i precedenti) che gli permette di risalire al n.162 ATP, a sole trenta posizioni dal suo best.

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