ATP Miami, Medvedev: "Sono motivato a riprendermi il primo posto"

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ATP Miami, Medvedev: “Sono motivato a riprendermi il primo posto”

Dopo un match sofferto a metà contro la sorpresa Brooksby, si avvicina per Medvedev il suo obbiettivo primario, riprendersi il n.1

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Daniil Medvedev - Miami 2022 (foto Twitter @miamiopen)
 

Conferenza stampa del n. 2 del mondo Daniil Medvedev dopo la vittoria su Jenson Brooksby per 7-5 6-1.

Daniil cosa ti ha impressionato di più del gioco di Brooksby?
In realtà nulla che non sapessi già. È un ottimo giocatore con potenzialità per essere un top player. Sì non è facile, hai bisogno di vincere match, grandi tornei, guadagnare esperienza. La sua forza è sorprendente, ed è ciò che ha fatto bene all’inizio: mettere la palla nel posto giusto, essere aggressivo, non c’era molto che potessi fare per contrastarlo. Sapevo che dovevo continuare così, che non avrebbe mantenuto quell’intensità per tutta la partita, ed è quello che è successo“.

Jenson è un giocatore inusuale, ho visto gente paragonarlo a te, tu vedi similarità nel vostro gioco?Cosa rende il suo tennis così atipico?
Penso ci siano similarità nel modo in cui colpisce la palla, piuttosto piatto. Lui ha questa forza, è un grande corridore, sa metterti in difficoltà da ogni zona del campo giocandoti palle difficili da colpire. Gioca un tennis di alto livello e spesso ti mette in seria difficoltà. Penso che il nostro gioco sia però piuttosto diverso, specialmente nel rovescio slice a due mani: oggi non ha giocato dropshot a due mani, mi ha sorpreso, in allenamento li gioca spesso (ride). Se dovessi paragonarlo a qualcuno direi Florian Mayer che mi ha distrutto nella prima finale challenger della mia carriera.

Nel prossimo match giochi per il n.1. Come approccerai l’incontro, avrai più pressione, una motivazione extra? Cosa avrai in mente?
In questo momento non sento nessuna pressione. Molta motivazione in più per farcela. Sapevo che per tornare n.1 dovevo arrivare in semifinale. È fantastico che io abbia questa possibilità. Manca solo una partita. La pressione può crescere a seconda dell’andamento del match: se sei 5-0 40-0 forse ne hai di meno. Se sei 6-5 nel tiebreak del terzo set un po’ di più. In questo momento ho solo un sacco di motivazione in più per fare questo ultimo passo“. Riguardo all’opinione sui tennisti americani molto simili tra loro, tutto servizio e dritto ha da dire la sua. “Dipende dai giocatori che guardi. Ad esempio Safin aveva un grande rovescio, soprattutto in salto. In molti l’abbiamo copiato, io, Andrey, Alan e Karen, amiamo farlo. Con Roddick molti ragazzi hanno pensato che per vincere bastasse servire bene e colpire forte di dritto in ogni occasione buona. Io non penso di essere un tipico giocatore russo. Quando penso a Frances, forse Tommy Paul, anche Taylor, hanno un buon rovescio ma la loro forza sta nel servizio e nel dritto. Ci sono delle similitudini tra loro“.

Una volta Naomi Osaka ha detto che sembri piuttosto unico, trovandoti interessante. Cosa pensi di lei?
Non la conosco personalmente, quindi è difficile parlarne. Quello che so lo leggo tramite articoli o sui media. Posso parlare della sua carriera incredibile. Ha vinto molti Slam, è una delle migliori in assoluto. Ogni volta che gioca gli stadi sono pieni. Lei è una superstar, ha molta attenzione e a volte per lei è dura gestire tutto questo. Penso sia una persona molto forte, ho molto rispetto per quello che sta facendo

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