ATP Challenger: Nardi, Giannessi e Zeppieri ai quarti

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ATP Challenger: Nardi, Giannessi e Zeppieri ai quarti

Luca Nardi a Lugano cercherà le semifinali giocando da favorito, mentre Giannessi e Zeppieri si incroceranno a Oeiras

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Buone notizie in giro per l’Europa per la pattuglia azzurra. A cominciare dal Challenger 80 di Lugano (cemento indoor) dove Luca Nardi ha raggiunto brillantemente i quarti, battendo prima il francese Hugo Grenier (n.154 ATP) col punteggio di 6-3 6-4, poi il bosniaco Aldin Sektic (6-4 6-4). Due vittorie consistenti per guardare con fiducia ad una possibile semifinale. Proverà a sbarrargli la strada il padrone di casa Jerome Kym (n.1025 ATP, anche lui classe 2003), proveniente dalle qualificazioni, in una sfida che l’azzurro affronta ovviamente da favorito. Fuori all’esordio Andrea Arnaboldi che perde 6-4 6-2 da Marc-Andrea Huesler, Thomas Fabbiano (6-3 6-2 da Damir Dzumhur) e Stefano Napolitano che non supera le qualificazioni perdendo 7-6(5) 6-2 da Michael Geerts. Qualificazioni fatali anche per Giovanni Fonio che si difende bene ma alla fine deve cedere al forte, anche se non più giovanissimo, belga Ruben Bemelmans (7-5 6-4).

Al Challenger 80 di Oeiras (Portogallo, terra battuta outdoor) sono due gli azzurri che raggiungono i quarti di finale. Il primo è Alessandro Giannessi che, dopo aver battuto il tedesco Nicola Kuhn (n.246 ATP), ha avuto la meglio su Riccardo Bonadio in un derby molto sbilanciato che si risolve a favore dello spezzino 6-2 6-1 in poco più di un’ora. Adesso per Giannessi altro derby contro il secondo qualificato italiano ai quarti, cioè Giulio Zeppieri che contro Stefano Travaglia ha recuperato una partita in cui si era ritrovato pesantemente sotto.

Travaglia infatti nel primo set era andato a servire sul 5-2 e poi di nuovo sul 5-4, facendosi sempre brekkare. Nel tie-break l’ascolano ha sprecato anche due set point, il primo col servizio a favore, e Zeppo, alle sue prime partite dopo il lungo infortunio, ha approfittato del regalo. Regalo doppio perché non solo passa il turno ma mette nel motore ore di gioco, cosa per lui fondamentale in questo momento un po’ tribolato della sua carriera (ricordiamo che ha appena lasciato il suo storico coach Piero Melaranci che lo seguiva fin da quando era bambino). Fuori al secondo turno Andrea Vavassori che nel primo turno aveva eliminato Gianluca Mager in rimonta (4-6 6-4 4-0 rit.) e ha poi trovato disco rosso contro il padrone di casa Gastao Elias (n.198 ATP) che lo ha fermato 6-4 4-6 7-6(6). Partita combattuta che il torinese è riuscito a tenere sul filo della parità fino agli ultimi scambi, pagando forse nel finale la scarsa abitudine alle partite di singolare. Ma grazie a questo risultato dovrebbe comunque aver migliorato il proprio best ranking salendo al n.241 ATP. Posizione interessante da cui Andrea può guardare con ottimismo alle prossime qualificazioni Slam.

Esce al secondo turno anche Luciano Darderi che, dopo aver battuto l’insidioso kazako Dmitry Popko, ha perso col ceco Vit Kopriva (n.164 ATP) che ha avuto la meglio 6-3 6-2 in poco più di un’ora.

Non superano il primo turno Jimbo Moroni che cede con un doppio tie-break al forte brasiliano Thiago Monteiro (n.116 ATP), Lorenzo Giustino che cede ad un motivatissimo Riccardo Bonadio e Francesco Forti, anche lui al rientro dopo un infortunio, che perde netto (6-2 6-1) da Dimitar Kuzmanov.

Al Challenger 125 di Marbella (terra battuta outdoor) gli italiani hanno recitato da comprimari, mentre tutti i riflettori erano ovviamente per Dominic Thiem e Stan Wawrinka. L’unico a passare un turno è stato Federico Gaio che, dopo il successo su Martin Tiffon, deve arrendersi 6-4 7-6(4) al forte Roberto Carballes Baena (n.79 ATP e quinta testa di serie). Eliminati all’esordio Andrea Pellegrino, Marco Cecchinato, Franco Agamenone e Raul Brancaccio che veniva dalle qualificazioni.

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