Preview finale ATP Miami: Alcaraz per i record di precocità, Ruud per inserire la Norvegia nella mappa del grande tennis

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Preview finale ATP Miami: Alcaraz per i record di precocità, Ruud per inserire la Norvegia nella mappa del grande tennis

Carlos Alcaraz con l’obbiettivo di sottrarre a Djokovic la corona di più giovane vincitore in Florida, Casper Ruud per rinsaldare la tradizione dei top 10

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Carlos Alcaraz - Miami 2022 (foto Twitter @atptour_ES)
 

Ormai ci siamo, è tutto pronto, dall’Hard Rock Stadium di Miami Gardens per il gran finale del Miami Open presented by Itaù. Alle ore 13.00 locali, le 19.00 in Italia scatterà il via della finale maschile in quella che è la 37esima edizione del Masters 1000 della Florida. Uno di fronte all’altro, due debuttanti nell’ultimo atto di un torneo di tale portata, la tds n. 14 Carlos Alcaraz e la n. 6 Casper Ruud.

IL FENOMENO IBERICO A CACCIA DI RECORD– Da un lato il diciottenne spagnolo, con il mirino puntato sull’obbiettivo di spodestare dal trono di campione più precoce di Miami il n. 1 del mondo Novak Djokovic. Il serbo, infatti, trionfò per la prima volta tra gli alligatori della Florida all’età di 19 anni nel 2007, vincendo quello che fu il primo dei suoi 37 titoli a livello 1000, quando Carlitos aveva soltanto 3 anni. In quell’edizione il torneo, al tempo ufficialmente denominato Sony Ericsson Open, si disputava ancora nella sua sede storica di Key Biscayne – che è stato teatro dell’evento dal 1984 al 2019 – prima appunto del suo trasferimento nell’impianto che normalmente ospita le partite casalinghe della squadra di Football Americano dei Miami Dolphins.

Inoltre, il nativo di Murcia tenterà anche di diventare il terzo più giovane vincitore di un Masters 1000, in ben 283 eventi di questa categoria, la quale fu istituita nel 1990. Solo lo statunitense Michael Chang e il recordman di titoli Major Rafa Nadal hanno trionfato nel loro primo torneo 1000 ad un’età ancora più precoce di quella con cui il giovane iberico trionferebbe al Miami Open. Sulle spalle dell’allievo di Juan Carlos Ferrero, graverà anche il peso della maledizione che ha sempre colpito i suoi connazionali nell’ultimo atto di questo torneo; ovvero il bilancio di 8 sconfitte in 8 finali disputate da tennisti delle furie rosse.

 

LE PRIME VOLTE DEL NATIVO DI OSLO E GLI OBBIETTIVI A CONFRONTO – Dall’altro il 23enne di Oslo, numero 8 delle classifiche, che invece punta a raggiungere il traguardo più importante della carriera, che gli permetterebbe di diventare il 33esimo top ten campione nel singolare maschile di Miami. Infatti qualora dovesse alla fine spuntarla il più giovane dei due contendenti, sarebbe soltanto il quinto vincitore della storia del torneo classificato al di fuori dei primi 10 giocatori del mondo. Il norvegese, inoltre con il successo finale, migliorerebbe il suo best ranking scalando la classifica di una posizione e issandosi al n. 7 ATP. Mentre il ragazzo di El Palmar, indipendentemente dal risultato di stasera, da domani otterrà il proprio career high, che sarà di n. 12 qualora uscisse sconfitto e di n. 11 se invece dovesse trionfare (in questo caso supererebbe anche Sinner).

Il soldatino Casper, però, non scenderà in campo solo per sé stesso ma anche per il suo Paese. Infatti, non era mai accaduto che un tennista norvegese raggiungesse una finale Masters 1000 dal 1990, anno di fondazione di questa categoria di tornei, ad oggi. Per Ruud sarà la decima finale nel circuito maggiore, con un resoconto che recita 7 affermazioni e due sole battute d’arresto; la seconda sul veloce dopo quella vinta nettamente nel 2021, sempre negli Stati Uniti, sul duro di San Diego 6-0 6-2 contro Norrie. Mentre per Alcaraz, numero 16 ATP, questa sarà la quarta finale della carriera. Nelle precedenti ha sempre trionfato e di conseguenza è imbattuto negli atti conclusivi dei tornei senor. Inoltre con il titolo in quel di Miami, ad Alcaraz mancherebbe solamente uno Slam ed un titolo alle Finals per poter già vantare a 18 anni nel proprio palmares un torneo di ogni categoria; dopo l’ATP 250 di Umago (con questo successo è diventato il più giovane vincitore di un titolo ATP da Nishikori a Delray Beach 2008) e le Next Gen ATP Finals di Milano lo scorso anno; impreziositi dal successo di qualche settimana fa nel 500 di Rio de Janeiro (grazie al quale è diventato il più giovane vincitore di un 500 in 151 eventi dalla loro istituzione nel 2009 ed il più precoce a frantumare il muro della top 20 da Andrei Medvedev nel 1993).

L’impresa per Carlos sarà comunque ardua, visto i numerosi progressi compiuti negli ultimi mesi dal norvegese sulle superfici rapide; il quale aveva approcciato alla stagione 2021 con un record di 16-27 in carriera sul cemento. Da allora però il trend ha nettamente cambiato rotta, con un plus straordinario di +23, frutto di 36 vittorie e 13 sconfitte, con l’aggiunta della ciliegina sulla torta rappresentata dall’eccezionale semifinale alle Finals di Torino. Ovviamente i suoi record di precocità non sono minimamente paragonabili a quelli del baby fenomeno spagnolo, però anche lui potrebbe da questo punto di vista scrivere una piccola pagina di storia; poiché centrando il successo diventerebbe il più giovane vincitore del torneo di Miami da Sir Andy Murray, che vinse nel 2009 all’età di 21 anni.

GLI UNICUM DELLE LORO CARRIERE – A chiosa di queste curiosità statistiche, si può notare come la finale a cui ci apprestiamo ad assistere tra esordienti a livello 1000, non è un unicum, anzi era accaduto proprio nella passata edizione del 2021; quando si affrontarono Hubert Hurkacz – sconfitto da Alcaraz nella semifinale di venerdì – e il nostro Jannik Sinner. Vedremo se Alcaraz completerà nel migliore dei modi questa sua incredibile corsa partita con l’exploit dei quarti raggiunti all’ultimo US Open, quando eliminò l’allora n. 3 del mondo Tsitsipas in ottavi al tie-break del quinto set diventando il più giovane tennista ad arrivare a quel punto in un torneo del Grande Slam da Michael Chang al Roland Garros del 1989. Con i top 10, il diciottenne iberico vanta un bilancio in pareggio co 6 successi, comprese le affermazioni in questa settimana con Tsitsipas e Hurkacz, – con l’affermazione contro il polacco è giunto a 17 vittorie stagionali a fronte di 2 sole sconfitte in questo 2022, tra l’altro arrivate contro Berrettini al quinto in Australia e con Nadal in tre set nella semifinale d’Indian Wells – e 6 sconfitte. Inoltre è diventato il più precoce di altri quattro teenager ad aver raggiunto le semifinali in entrambi gli appuntamenti del Sunshine Double. Gli altri quattro ad aver ottenuto questo risultato in tenera età sono: Nadal, Djokovic, Murray e Agassi; questi giocatori hanno un comun denominatore che fa ben sperare Carlos per il prosieguo della sua carriera. Sono diventati tutti numeri 1 della classifica mondiale.

Anche Ruud non scherza quest’anno, visto che ha ottenuto pure lui un titolo sulla terra battuta di Buenos Aires e in questa stagione ha fatto registrare fino ad ora 13 vittorie e soli 3 ko. L’ex n. 1 junior dopo aver vinto ben 57 partite, condite da 5 titoli, (tra cui i tre trionfi consecutivi in luglio a Bastad, Gstaad e Kitzbuhel, il primo a riuscirci da Murray nel 2011) è riuscito a stabilire innumerevoli primati in relazione alla sua nazionalità. Lo stacanovista di Oslo è difatti divenuto il primo tennista norvegese ad entrare nei primi 10, a vincere un titolo ATP e a qualificarsi per il Master fra i migliori 8 maestri del circuito. Il figlio d’arte scandinavo arriverà dunque molto carico a questo appuntamento, dopo aver centrato la vittoria più prestigiosa in carriera nei quarti di finale contro Zverev (n. 4) e dopo aver finalmente superato l’ostacolo delle semifinali 1000, nelle cui precedenti tre sul rosso (Roma 2020, Montecarlo e Madrid 2021) era sempre uscito sconfitto. Invece ha finalmente interrotto questo andamento negativo alla prima sul duro. Un solo confronto diretto, consumatosi la stagione scorsa nei quarti di finale dell’ATP 250 di Marbella, quando Alcaraz in casa davanti al proprio pubblico ebbe la meglio per 6-2 6-4.

LE QUOTE PRE-MATCH – Ovviamente il favorito dell’incontro, visto lo stato di forma incandescente, è di gran lunga Alcaraz. Anche le quote dei bookmakers lo confermano. Lo spagnolo oscilla tra l’1.31 di Eurobet e l’1.33 Bet 365. Mentre per quanto riguarda il norvegese la quota più benevola è quella di Sisal (3.20), invece la più schiacciante negativamente per il buon Casper è il 3.55 di Unibet.

Il tabellone maschile completo di Miami

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Il tabellone maschile di Miami 2023: possibile un’altra semifinale Sinner-Alcaraz

Berrettini e Musetti hanno un bye: possibili secondi turni contro McDonald e Lehecka. Ci sono Fognini-Lestienne e Sonego-Thiem

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Carlos Alcaraz - Miami Open 2022 (foto Twitter @MiamiOpen)
Carlos Alcaraz - Miami Open 2022 (foto Twitter @MiamiOpen)

Neanche il tempo di tirare le somme del primo Master 1000 della stagione, Indian Wells, che il circuito e il Sunshine Double si spostano in Florida, nella relativamente nuova location dell’Hard Rock Stadium, casa, nel resto dell’anno, della squadra locale di football americano, i Miami Dolphins. Quello che andrà in scena a Miami sarà un master 1000 sulla falsariga di quello che abbiamo visto in California: due settimane di gara, novantasei giocatori di altissimo livello coinvolti. Come ad Indian Wells, tuttavia, le assenze si faranno sentire: non saranno al via né Rafa Nadal (out per infortunio, tornerà a Montecarlo), né Novak Djokovic, il cui forfait è stato ufficializzato qualche giorno fa per la ricorrente problematica della mancata vaccinazione del numero uno serbo. 

Presenti in ogni caso tutti gli altri top ten: a guidare il tabellone sarà Carlos Alcaraz, detentore del titolo, seguito da Stefanos Tsitsipas e Casper Ruud, finalista uscente. Poco più in basso ecco comparire Daniil Medvdedev, finalista come Alcaraz del BNP Paribas Open, indubbiamente il giocatore del momento. 

Cinque, poi, gli italiani al via: guida la pattuglia azzurra Jannik Sinner, reduce dalla grande settimana californiana. Oltre a lui presenti Matteo Berrettini (eliminato ai quarti del challenger di Phoenix), ancora alla ricerca di una degna condizione, e poi Lorenzo Musetti (anche lui in un momento di crisi), Lorenzo Sonego ed infine, come ultimo ammesso al tabellone principale, Fabio Fognini. 

 

Il tabellone – Parte Alta

Il tabellone – Parte Bassa

Ottavi teorici

(1) Alcaraz vs Paul (16)
(9) Fritz vs Rune (7)
(3) Ruud vs Zverev (13)
(10) Sinner vs Rublev (6)

(8) Hurkacz vs Norrie (11)
(15) De Minaur vs Medvedev (4)
(5) Auger-Aliassime vs Tiafoe (12)
(14) Khachanov vs Tsitsipas (2)

Primi turni degli italiani

[10] J. Sinner vs bye / 2T vs Qualificato / Djere
[19] M. Berrettini vs bye / 2T vs Galan / McDonald
[18] L. Musetti vs bye / 2T vs Coria / Lehecka
F. Fognini vs Lestienne
L. Sonego vs Thiem

Informazioni sul torneo 

Tabellone a 96 giocatori (32 teste di serie con un bye al primo turno) 

4 wild card 

Copertura televisiva 

Come per Indian Wells, Sky dedicherà due canali anche all’ATP di Miami: Sky Sport Uno e Sky Sport tennis. 

Calendario di gioco 

Mercoledì 22: primo turno 

Giovedi 23: primo turno 

Venerdì 24: secondo turno 

Sabato 25: secondo turno 

Domenica 26: terzo turno 

Lunedì 27: terzo turno 

Martedì 28: quarto turno 

Mercoledì 29: quarti di finale 

Giovedì 30: quarti di finale 

Venerdì 31: semifinali 

Sabato 1: finale di doppio 

Domenica 2: finale di singolo 

Punti/montepremi 

Vincitore: 1000 punti/ $ 1,262,220 

Finalista: 600 punti/ $662, 360 

Semifinalista: 360 punti/ $ 352, 635 

Quarti di finale: 180 punti/ $ 184, 465 

Ottavi di finale: 90 punti/ $ 96, 955 

Terzo turno: 45 punti/ $ 55, 770 

Secondo turno: 25 punti/ $ 30, 885 

Primo turno: 10 punti/ $ 18, 660 

Record del torneo 

Maggior numero di titoli in singolare: Andre Agassi, Novak Djokovic (6) 

Maggior numero di titoli in doppio: Bob/Mike Bryan (6) 

Campione più anziano: Roger Federer, 2019 (37 anni) 

Campione più giovane: Alcaraz, 2022 (18 anni) 

Ultimo campione casalingo: John Isner, 2018 

QUI IL LINK AL TABELLONE DEL MASTERS 1000 MIAMI

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Presentato a Torino il Piemonte Open Intesa Sanpaolo: “Un bel regalo per appassionati italiani”

Il torneo si disputerà nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma. Previsto un importante parco giocatori

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Paschina (Intesa Sanpaolo) e Di Palermo (direttore del torneo) - foto Andrea Pellegrini / FITP
Paschina (Intesa Sanpaolo) e Di Palermo (direttore del torneo) - foto Andrea Pellegrini / FITP

Torino val bene un Super Challenger. Nella mattinata di oggi, lunedì 20 marzo, è stato presentato il nuovo “Piemonte Open Intesa Sanpaolo”, torneo in programma dal 14 al 20 maggio 2023 appartenente alla neonata categoria ATP Challenger 175, quella che comprende anche gli eventi di Phoenix (andato in scena nella settimana appena conclusa, con la vittoria di Nuno Borges) e Cagliari (si gioca dall’1 al 7 maggio). Si tratta di un ristrettissimo elenco di eventi “Premium” che si collocano di fatto a metà tra il circuito Challenger e quello ATP per punti, montepremi e parco partecipanti. L’idea, come noto, è stata quella di collocare questi tornei durante la seconda settimana dei Masters 1000 con tabelloni a 96 giocatori, in modo da consentire ai tennisti eliminati nei primi turni di avere una possibilità per rifarsi in tornei logisticamente collegabili. A Torino si giocherà dunque nella seconda settimana degli Internazionali d’Italia a Roma.

Il Challenger 175 della capitale piemontese non è certo paragonabile alle ATP Finals, ma ne è in qualche modo parente, non foss’altro perché si gioca nella struttura che a novembre funge da Training Center per il torneo dei maestri. Ovviamente, cambia la stagione e la collocazione nel calendario, dunque la superficie sarà la terra rossa. “La prima edizione del Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ è una grande notizia per il Circolo della Stampa Sporting e per il movimento tennistico piemontese, per almeno tre motivi – dice Pietro Garibaldi, presidente del Circolo -. Innanzitutto il torneo segna il ritorno del grande tennis nel restaurato Campo Stadio del Circolo della Stampa Sporting che ospitò gli Internazionali del 1961 e degli incontri di Coppa Davis degli anni ‘70. Il secondo motivo riguarda il movimento tennistico piemontese; con il torneo di prequalificazione che si svolgerà presso il Circolo della Stampa Sporting a partire dal 23 aprile 2022, daremo a tutte le giovani leve tennistiche piemontesi e del resto d’Italia la possibilità di qualificarsi per un torneo internazionale di primo livello. Infine, il Challenger ATP ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ conferma il ruolo del Circolo della Stampa Sporting come casa del tennis piemontese in stretto legame con tutte le istituzioni che ci hanno sostenuto in questi anni: il Comune di Torino, la Regione Piemonte, la Camera di commercio di Torino, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici, le Fondazioni ex bancarie e lo sponsor Intesa Sanpaolo”.

Proprio nella forte presenza di Intesa Sanpaolo, title sponsor dell’evento, si ravvisa un altro elemento di contatto con le ATP Finals. Così Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo: “Nel percorso di sostegno al tennis intrapreso da Intesa Sanpaolo con le Nitto ATP Finals e le Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals si apre oggi il nuovo capitolo del torneo Challenger 175. Gli atleti che si sfideranno al Circolo della Stampa Sporting, del quale sosteniamo il rilancio, esprimono capacità, energia, passione – le stesse della Banca nell’accompagnare ogni giorno lo sviluppo del Paese. Grazie a questo nuovo evento Torino si consolida come sede ideale per i grandi eventi sportivi e culturali”.

 

Direttore del torneo sarà Giorgio Di Palermo. “Il Challenger 175 ‘Piemonte Open Intesa Sanpaolo’ rappresenta un bel regalo per gli appassionati italiani e una nuova grande occasione per tutti i tennisti impegnati in quei giorni sulla terra rossa europea. I campioni usciti di scena nei primi giorni del Foro Italico avranno, infatti, l’opportunità di confrontarsi da domenica 14 a sabato 20 maggio al Circolo della Stampa Sporting; sugli storici campi torinesi troveranno le condizioni ideali per acquisire punti importanti per la classifica mondiale ATP. Questa nuova categoria premier garantisce, infatti, un alto tasso di qualità di tutti i partecipanti e rappresenta un’ottima opportunità per i giovani azzurri in rampa di lancio sul tour”, ha detto.

Le partite del torneo di Torino saranno trasmesse live sulla tv della Federazione Italiana Tennis e Padel SuperTennis Tv e sulla piattaforma digitale SuperTenniX. I biglietti per il torneo sono acquistabili a questo link: https://www.ticketone.it/artist/piemonte-open-intesa-sanpaolo/

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ATP Indian Wells, Medvedev: “Vorrei affrontare Alcaraz su superfici più veloci”

“Sono campi in terra rossa mascherati da hardcourt” spiega Daniil Medvedev. “Non ho giocato al meglio”

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Daniil Medvedev – ATP Dubai 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)

Si ferma ad Indian Wells la striscia di successi di Daniil Medvedev. Dopo tre trofei sollevati tra Rotterdam, Doha e Dubai, è il nuovo numero 1 al mondo Carlos Alcaraz a spezzare i sogni di un incredibile poker di titoli. Il tennista russo in conferenza stampa analizza la prestazione espressa sul campo e la soddisfazione per quanto fatto in settimana, tra il disappunto per la fine della serie di vittorie alle critiche ai campi da gioco.

MODERATORE: Daniil non è il risultato che speravi di ottenere. Come puoi riassumere il match con Alcaraz e la tua settimana in Indian Wells?

MEDVEDEV: “Oggi è una giornata complicata per riassumere la settimana, perché oggi è stata dura. Non ho giocato al meglio, mentre lui probabilmente ha giocato bene, e ciò accade purtroppo a volte nel tennis. È successa la stessa cosa dopo la mia partita con Novak, io pensavo di aver giocato abbastanza bene ma Novak non aveva giocato al meglio. A volte questo è quello che succede. Perché non ho giocato al meglio? Non lo so. Forse era la sua palla, forse era il vento, oggi era piuttosto ventoso, e per lui è stato più facile gestirlo. Non ci sono dei veri motivi, a volte nel tennis non ci sono. Deluso dal risultato, ma la settimana è stata sorprendente. Sono felice e orgoglioso di aver raggiunto la finale ad Indian Wells, perché è un campo in terra rossa mascherato da hard court. Questo è un buon risultato per me, ho raccolto molti punti e vedo solo aspetti positivi per il resto della stagione, ho già fatto più punti rispetto allo scorso anno a questo punto.”

 

D. So che non hai giocato al meglio oggi e so che hai visto molte volte Carlos giocare. Guardi un sacco di tennis. Questa è la prima volta che hai giocato contro questa versione di Alcaraz. Com’è stato giocare contro di lui?

MEDVEDEV: “Sta giocando bene. Oggi ha servito molto bene. Ha giocato un ottimo serve and volley. Sapevo già che non sarebbe stato facile portare a casa la partita, specialmente trattandosi di una finale. Ho pensato alla mia partita con Novak allo US Open e ho provato a fare lo stesso, mettere pressione su di lui. Non è facile giocare contro di lui. Mi piacerebbe assolutamente giocare contro di lui su altre superficie, forse un po’ più veloci per vedere se posso fare di meglio. Non so se è stato il suo gioco che non mi ha permesso di giocare il mio miglior livello oggi o semplicemente, per qualsiasi motivo, non ho giocato al mio livello migliore. Mentalmente ero pronto per la partita. Non mi sento come se avessi preso sottogamba la sfida. Sapevo di avere un avversario duro dall’altra parte. Ha giocato bene. Hai giocato degli ottimi dropshot in dei momenti chiavi, alcuni buoni vincenti per piazzare il break. Non ho molto altro da aggiungere.”

D. Sei stato il numero 1 al mondo e Carlos tornerà al numero 1. Come giocatori come valutate la classifica in questo momento con la situazione di Novak e il fatto che non sia stato in grado di giocare molto? È un vero numero 1 nella tua mente?

MEDVEDEV: “Sì, al 100% perché è certo che Novak è stato sfortunato a non poter giocare tutti i tornei, e sono sicuro che tutti vorrebbero vederlo giocare, perché è bello vedere Novak giocare. Gioca molto bene. Ma è quello che è. Pensa se sei vittima di un infortunio, Rafa è stato fuori per un po’ di tempo. Possiamo anche dire se Rafa non fosse stato infortunato sarebbe stato il numero 1. Non possiamo saperlo perché è stato fuori per infortunio. Lo stesso vale per Novak. Sicuramente se Novak fosse stato in grado di giocare l’anno scorso e quest’anno tutti i tornei, c’è la possibilità che le classifiche sarebbero state diverse. Ma … non ci dovrebbero essere dei “ma”. Carlos è meritatamente il numero 1. Ha conquistato più punti di tutti gli altri nelle ultime 52 settimane, ed è così che funzionano le classifiche. Sì, è stato anche il n. 1 alla fine dello scorso anno, è qualcosa che non io non sono riuscito a raggiungere e proverò di sicuro a farlo nella mia carriera.”

D. Le tue performance qui ad Indian Wells negli ultimi 12 giorni ti danno fiducia per la stagione sulla terra rossa?

MEDVEDEV: “Un po’ difficile dare una risposta, perché ho detto molto su questi campi e non voglio tornare sulle mie parole dette nei giorni precedenti e qui comunque non devi scivolare. Lo scivolamento è qualcosa che per me non è facile da fare sui campi in terra rossa. Ma ho fatto dei buoni risultati nel passato in alcuni tornei importanti. Mi sento benissimo in questo momento in questa parte della stagione, mentalmente, fisicamente, onestamente, sono soddisfatto del mio tennis. Quindi non vedo l’ora che inizi la stagione sul rosso ma prima voglio provare a fare bene a Miami, dove troveremo campi in duro ma che forse saranno molto lenti.”

D. Hai appena detto che sei ovviamente deluso al risultato finale. Questo peserà su di te anche tra un giorno o due o la supererai abbastanza rapidamente, considerando le condizioni odierne e quanto bene stesse giocando Alcaraz?

MEDVEDEV: “Penso che supererò abbastanza rapidamente questa sconfitta. Tutto dipende da quante finali hai perso di fila, quali erano i risultati precedenti. Mi sento abbastanza bene, ho vinto tre tornei, sono riuscito a fare il mio miglior risultato ad Indian Wells. Prima di oggi non ero mai andato oltre gli ottavi e già la mia seconda partita è stata una sfida finita al terzo set. Ci sono molti aspetti positivi, sicuramente sarò deluso di non aver vinto la finale, ma posso già dire che proverò a vincere il prossimo torneo e vincere qui l’anno prossimo. Non penserò troppo a questo, ma ne discuterò con il mio allenatore, di sicuro.”

D. La tua striscia vincente è finita ma è anche un senso di sollievo, con la pressione per mantenere viva la striscia che sparisce?

MEDVEDEV: “Sono davvero deluso perché in passato ne ho conquistate 20 di fila. Sarebbe bello provare a batterlo e provare a prolungarlo il più a lungo possibile. È bello avere queste strisce di vittorie. Ti senti benissimo, perché quando sei in una striscia vincente hai affrontato più deboli in classifica sia alcuni dei migliori. A meno che tu non giochi sei 250 di fila, ma è raro. Sono davvero deluso dal fatto che sia finita, ma ho guadagnato molta fiducia da questa serie. L’anno scorso, è quello che mi mancava, una striscia di vittorie di questo tipo. Sono riuscito a vincere 19 partite di fila. Ne sono orgoglioso, e ora è il momento di provare a costruire una nuova serie. Non c’è altro modo nel tennis.”

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