ATP Montecarlo, Tsonga: "Il piacere di lottare fino all'ultimo match". Tsitsipas: "Mi piace la transizione dal duro alla terra". Forfait di Monfils

Interviste

ATP Montecarlo, Tsonga: “Il piacere di lottare fino all’ultimo match”. Tsitsipas: “Mi piace la transizione dal duro alla terra”. Forfait di Monfils

Jo-Wilfried Tsonga disputa il suo ultimo Rolex Monte-Carlo Masters: “Mi ritiro dalle gare ma resto nel tennis, voglio aiutare i giovani”. Forfait di Monfils per infortunio al piede. Wawrinka: “Mi servono tanti match ma ora mi sento bene”

Pubblicato

il

Jo-Wilfried Tsonga - Marsiglia 2021 (via Twitter, @Open13)
 

Per la prima domenica monegasca del tennis un sole caldo, lo scintillio del mare e la dolce aria di primavera della Costa Azzurra erano al rendez-vous. E poi il Media Day, con le dichiarazioni dei big del tennis e, in particolare, una delle ultime conferenze di Monsieur Tsonga che, come annunciato pochi giorni fa, al Roland Garros dirà addio alle gare. “Affronto questo torneo con grande serenità” ha dichiarato un sorridente Jo, “Resto comunque competitivo e cercherò di godere dei match che mi restano. Le mie ambizioni adesso? Certo, finché gioco ne ho ancora, ma non mi voglio mettere pressione, la mia ambizione è intanto affrontare il primo incontro e poi vedremo”.

Il francese, ex n. 5 del mondo e finalista dell’Australian Open nel 2008, ha inoltre espresso la volontà di continuare comunque a vivere le gioie di questo sport: “Anche se smetto con la competizione, non vuol dire che smetta di occuparmi di tennis. Ho avuto la fortuna di avere tante persone vicino a me in tutti questi anni che mi hanno aiutato e supportato e tramite la mia All In Academy, desidero a mia volta aiutare i giovani e dare agli altri quello che ho avuto io. E soprattutto, voglio continuare con il tennis, che è quello che amo”.

E poi Gaël Monfils. Purtroppo il 35enne parigino ha annunciato nel pomeriggio il ritiro dal torneo a causa di un problema al piede: “Da qualche giorno ho un fastidio al piede; l’ultima radiografia ha rivelato che purtroppo la cosa non si sta ancora risolvendo e, nelle mie condizioni e per gli obiettivi che mi sono prefissato, è meglio fermarsi e riposarsi”.

 

Tutti i giornalisti francesi lo tempestavano di domande sul suo eventuale futuro ritiro dal tennis professionistico, sulla scia del quasi coetaneo Tsonga, con un occhio a un prossimo eventuale saluto alle gare anche di Gilles Simon e Richard Gasquet, i “garçons” nati negli anni Ottanta, un gruppo d’oro che ha segnato un’epoca del tennis francese. A differenza dell’amico Tsonga, Gaël per ora non ha intenzione di salutare le competizioni e desidera proseguire ancora, per almeno quattro anni, “se il fisico me lo permetterà. Certo, con gli altri ragazzi [Simon e Gasquet, ndr], ne parliamo molto spesso e a volte scherziamo. Ci diciamo cose tipo: ‘Non vedi che non riesci più a correre, cosa fai ancora qui!’ [ride]. Ma, a parte gli scherzi, c’è una cosa fondamentale: siamo tutti molto innamorati del tennis. Gilles per esempio, ama tantissimo lo sport, gli piace allenarsi duramente. Anche per Richard è lo stesso. E, onestamente, all’inizio della stagione stava giocando davvero bene, non credevamo potesse ritornare a giocare così. Per quanto mi riguarda, la mia situazione è un po’ diversa, sono un po’ più fresco fisicamente e ho anche mia moglie [Elina Svitolina, ndr] che mi sprona molto. Quindi, se tutto va per il meglio, dovrei essere l’ultimo dei quattro ad abbandonare le gare. Se dovessi affrontare Tsonga al Roland Garros? Spero di no! Avrei grande difficoltà a giocare con lui! [ride]“.

Alquanto sbrigativo invece in conferenza stampa il campione uscente Stefanos Tsitsipas: “Mi sento benissimo. Mi sento a casa su questi campi e ho l’occasione di giocare davanti ad un pubblico numeroso, che viene dall’Italia, dalla Francia. Ho i miei fans a Montecarlo, e anche in Francia”. Il greco si è allenato in questi giorni insieme a Stan Wawrinka. Quali sono le sue impressione sulle condizioni di Stan? “L’ho visto giocare meglio in passato. È un giocatore che, se sta bene, può fare di tutto in campo. Ma non possiamo permetterci di giudicare perché è uscito da poco da un’operazione e non può ancora essere al 100%”. Il ritorno sulla terra? “Non è mai facile adattarsi quando si arriva dagli Stati Uniti in Europa, alla fine della stagione sul cemento. Anzi, quando si ritorna d Miami è forse il peggior momento per ritrovare un buon ritmo di sonno; tuttavia, amo la transizione verso la terra battuta, passare dai campi duri a quelli in terra è ciò che preferisco“.

Infine, si rivede anche Stan Wawrinka. “Dopo un anno, sono molto contento di essere qui. Se è un miracolo? No, ma è stato un periodo molto lungo e difficile. Pensavo di restare lontano dalle partite soltanto qualche settimana e invece è stato un anno intero con momenti di grande incertezza. Sono lontano dall’essere nella mia forma migliore, devo lavorare ancora molto fisicamente e mentalmente. In partita, a volte sento che sono ancora esitante ma sono sempre nella lotta. Ma è anche una questione di tornei e di match. Ma sono contento di come mi sento adesso rispetto a quando ho ricominciato“.

E come reagisce Stan alla parola “ritiro”? “Ci ho già pensato in passato. Siamo lucidi per quanto riguarda l’età, il tempo che passa, e sappiamo bene quanta disciplina ci voglia per rimanere ai massimi livelli. Altri si sono già ritirati prima di Tsonga, come Berdych, Baghdatis. È sempre difficile scegliere il momento in cui farlo. Tsonga ha potuto scegliere e per lui è fantastico poterlo fare al Roland Garros, davanti al suo pubblico. È il sogno di ogni atleta poter decidere quando e dove mettere un termine alla carriera”.

Il tabellone completo di Montecarlo

Continua a leggere
Commenti

ATP

ATP Pechino, Daniil Medvedev suona la carica: “Obiettivo finale contro Alcaraz. Ma sarà molto dura arrivarci”

Il russo ha parlato anche delle condizioni dei campi: ” Per quanto riguarda la velocità del campo, penso che sia piuttosto veloce, quindi mi piace”

Pubblicato

il

Daniil Medvedev - ATP Madrid 2023 (foto: twitter @MutuaMadridOpen)

Archiviata l’amara finale dello US Open per Daniil Medvedev è il momento di voltare pagina. Il russo ha parlato alla viglia dell’ATP 500 di Pechino, un torneo, tabellone alla mano, composto da nomi altisonanti. Durante il Media Day Daniil ha affrontato diversi argomenti spaziando dal suo rapporto con la Cina fino ad una possibile finale contro Alcaraz.

IL RAPPORTO CON LA CINA

Sono arrivato due giorni fa, finora va tutto bene. Adoro tornare in Cina, quindi non c’è molto altro da aggiungere, non vedo l’ora che inizi il torneo. È la mia prima volta a Pechino, per ora mi piace, a parte questo microfono (ride)”. Il russo ha espresso anche il desiderio di visitare i grandi monumenti della capitale, nonostante il poco tempo a disposizione. “Mi sto davvero godendo il tempo trascorso qui, anche se, come al solito durante un torneo, non c’è mai molto tempo per visitare la città. Mi piacerebbe andare sulla Grande Muraglia se avessi tempo. Il fatto è che meglio gioco, meno tempo ho, quindi spero di non avere quel tempo. Se non gioco bene, almeno posso visitare Pechino”.

 

IL FINALE DI STAGIONE

A volte la fine della stagione può essere complicata – una volta finiti i quattro Slam – quindi bisogna trovare un’altra motivazione. Allo stesso tempo, qui siamo tutti competitivi, quindi per me la motivazione è sempre quella di provare a vincere. È la mia prima volta a Pechino, la squadra è fortissima, quindi se vinci è fantastico. Sarà un bellissimo ricordo, una sferzata di fiducia. Ci sono ancora alcuni grandi tornei davanti a me, quindi se riuscirò ad alzare il mio livello in questo finale di stagione, sarà tutto di guadagnato per l’anno prossimo. La motivazione – sostiene Medvedev – è provare a fare tutto questo, continuare a dimostrare a te stesso che puoi vincere questi grandi tornei, grandi titoli, contro grandi avversari“.

IN FINALE CONTRO ALCARAZ?

Il russo dimostra fiducia in sè stesso quando gli viene posta la domanda su una possibile finale contro Alcaraz. “Penso che se dovessimo affrontarci questa settimana, saremmo entrambi felici, dato che saremmo entrambi in finale. È un buon obiettivo e cercherò di realizzarlo. Allo stesso tempo, come ho detto, ci sono tanti grandi giocatori. Medvedev riflette anche sulla difficoltà del tabellone: “E’ molto dura, è come se fosse il sorteggio di un Masters 1000 o di uno Slam. In un certo senso è ancora più dura di uno Slam, dove non ci sono primi turni così complicati. Sarà molto interessante, penso che sia molto raro vedere un ATP 500 così forte, sarà interessante vedere chi giocherà meglio. Penso che vedremo risultati diversi tra le teste di serie, molte di loro possono perdere al primo turno, qui non sono partite facili”.

LE CONDIZIONI DI GIOCO E LA CULTURA CINESE

I campi sembrano molto buoni – sostiene il n.2 del seeding – mi sono allenato ieri e anche oggi. Sembrano a posto, sono sicuro che ci sarà molta gente durante le partite, ho sentito solo cose positive. Essendo la mia prima volta devo sperimentare di tutto, a livello ATP ho giocato solo a Shanghai e mi è piaciuto molto, penso che sarà lo stesso anche qui. Per quanto riguarda la velocità del campo, penso che sia piuttosto veloce, quindi mi piace. L’unica cosa è l’uscita delle palle, che diventano grossissime questo per il gomito non va bene. 

Infine c’è tempo anche per una riflessione sulla cultura cinese: “Nel complesso, è una cultura molto diversa da quella russa, ma penso che possiamo trovare alcune somiglianze con l’Occidente, motivo per cui mi sento sempre il benvenuto qui. Appena arrivo noto l’energia di questo grande Paese, mi sento a casa, per questo amo ritornare. Non mi dà fastidio venire qui perché è la fine della stagione, anzi, mi piace giocare ed essere qui, la gente lo sente”.

Continua a leggere

ATP

Sinner su Alcaraz: “Per ora non si può parlare di rivalità tra noi, lui ha vinto molto di più”

“Quest’anno ho giocato di meno rispetto al 2022 perchè devo preparare il mio corpo per i tornei più importanti”

Pubblicato

il

Jannik Sinner - US Open 2023 (foto Twitter @usopen)

Jannik Sinner giocherà per la prima volta l’ATP 500 di Pechino. Lo attende un tabellone molto complicato, con un possibile quarto di finale con Holger Rune, ed una possibile semifinale con Carlos Alcaraz. Ha parlato in conferenza stampa pre-torneo della sua condizione fisica e della rivalità con il campione di Wimbledon Carlos Alcaraz.

Sinner: “Sono molto felice di essere qui, la mia prima volta qui in Cina. Quando sono arrivato stavo un po’ male, ma oggi mi sento molto meglio. Spero di poter essere al 100% per la mia partita del primo turno. È qualcosa di nuovo per me giocare qui e poi a Shanghai.”

D: Giocherai il doppio con Alex De Minaur, le motivazioni di questa scelta?

 

Sinner: “È un giocatore di doppio migliore di me. Sono molto felice di giocare con lui. Non abbiamo ancora vinto una partita, quindi speriamo di farcela qui. Ci divertiamo molto a giocare insieme e possiamo giocare molto bene insieme. Sento che ci capiamo molto bene dentro il campo, e fuori dal campo parliamo di altre cose. È abbastanza rilassante giocarci e forse è anche questo il motivo principale per cui ci gioco.”

D: È presente anche Alcaraz nel tabellone di questo torneo, parlami della vostra rivalità.

Sinner: “È difficile parlare di questa rivalità in questo momento perché ha vinto molte cose in questo momento. Penso che in questo momento sia ancora un giocatore migliore di me e lo ha dimostrato. È già stato numero uno al mondo un paio di volte, e penso che al momento la rivalità più grande sia tra lui e Novak. Ma d’altra parte, ogni volta che giochiamo è davvero una bella partita. Penso che entrambi mostriamo il meglio di noi stessi. In questo momento sono molto concentrato su me stesso perché devo migliorare anche fisicamente dato che sento di avere molto potenziale a livello fisico. Questo è anche il motivo per cui quest’anno ho giocato molti meno tornei rispetto all’anno scorso, perché devo preparare il mio corpo per vincere i tornei più importanti. Sarà una domanda a cui verrà data risposta in futuro. Sarei felice di essere il rivale di Carlos. Sento di avere il potenziale per farlo. Ma vedremo in futuro.”

D: Cosa ne pensi del tabellone di questo torneo? Sono presenti molti giocatori importanti.

Sinner: “Mi sento molto felice di essere qui per la prima volta. Mi sono sempre chiesto come fosse la situazione in Cina e ora posso finalmente sperimentarla. La cultura è diversa, mi piacciono molto le persone, sono davvero rispettose e cercano sempre di aiutare. Spero di poter mostrare anche un buon tennis, perché questo è il motivo per cui sono qui, e spero di poter vincere quante più partite possibile. In questo momento sono molto rilassato. Il livello è molto alto, ci sono tanti ottimi giocatori qui.”

Renato Nunziante

Continua a leggere

Flash

ATP Pechino, Alcaraz: “Voglio chiudere l’anno al numero uno”

Lo spagnolo per la prima volta giocherà nella capitale cinese: “Sono carico, l’obiettivo è chiudere al meglio la stagione”

Pubblicato

il

Carlos Alcaraz Us Open official site
Carlos Alcaraz Us Open official site

L’ultima volta che si era disputato l’ATP500 di Pechino Carlos Alcaraz aveva sedici anni, era da poco entrato nei top500 del ranking mondiale e aveva appena perso al primo turno del challenger di Firenze contro Stefano Napolitano.

Nel giro di quattro anni lo spagnolo è diventato una vera e propria star del tennis mondiale, dodici tornei vinti a livello ATP, di cui due titoli slam e quattro1000 e già trentasei settimane da numero 1 del ranking.

Al momento è sceso in classifica al numero due, ma poco importa, è indubbiamente insieme a Novak Djokovic l’attore protagonista del tennis e, reduce dalla delusione di New Yor atterra per la prima volta in Cina con l’obiettivo di prendere la rincorsa verso un finale di stagione elettrizzante, che per la prima volta (infortuni permettendo, vedi 2022) lo vedrà in campo nelle ATP Finals.

 

“Sono davvero carico, non vedo l’ora di scendere in campo per la prima volta nel China Open, mi piace il campo, il Centrale è infatti meraviglioso e la gente mi sta letteralmente ricoprendo di affetto, mi aspettano perfino fuori dall’ingresso dell’albergo ogni volta che rientro” ha dichiarato lo spagnolo in conferenza stampa dopo il suo primo allenamento in terra cinese.

In palio la prima posizione nel ranking mondiale, con Alcaraz che da qui a fine stagione difende poco o nulla (semifinale a Basilea, quarti a Bercy, un infortunio poi lo costrinse a saltare le ATP Finals di Torino) e che quindi punta al sorpasso nei confronti di Novak Djokovic, che invece nel finale del 2022 infilò uno dei suoi classici filotti: vittorie a Tel Aviv e ad Astana, finale a Bercy e vittoria alle Finals di Torino.

Quasi tremila punti da difendere per il serbo, contro i nemmeno quattrocento di Alcaraz: al momento Nole ha un ampio vantaggio nella classifica basata sulle ultime 52 settimane (circa 3mila punti) mentre più esiguo è quello nella race (circa 800).

Ma Alcaraz ha potenzialmente un grande margine di miglioramento, considerando i suoi (non) risultati nel 2022: “Sicuramente tornare al primo posto del ranking è uno degli obiettivi principali del mio finale di stagione, la sfida con Djokovic è bellissima e fonte di grande motivazione. Lavoro tutti i giorni per cercare di tornare numero uno”.

La stagione non è ancora finita ma per Alcaraz è già tempo di primi bilanci per quanto riguarda il 2023: “Sono molto soddisfatto, sia per i risultati che per il livello di tennis che ho espresso durante tutta la stagione, il prossimo anno spero di riuscire a giocare tutti gli slam (nel 2023 Carlos ha saltato l’Australian Open per infortunio, ndr)”.

Jacopo Gadarco

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement