Si ferma in finale la cavalcata di Alessandro Giannessi al Challenger di Oeiras

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Si ferma in finale la cavalcata di Alessandro Giannessi al Challenger di Oeiras

In Portogallo lo spezzino si arrende solo al padrone di casa Elias. Lo svizzero Huesler si impone a Città del Messico

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Alessandro_Giannessi – Challenger 80 Oeiras (foto via Facebook Federação Portuguesa de Ténis)
 

Archiviato il Challenger di Sanremo con qualche rimpianto, ma anche con la conferma della grande vitalità del movimento tennistico italiano, in maniera sorprendentemente trasversale rispetto alle diverse fasce d’età, bisogna ricordare che in settimana si giocavano anche altri tornei, in cui almeno un italiano è stato grande protagonista.

Parliamo ovviamente di Alessandro Giannessi che al Challenger 80 di Oeiras 2 (terra battuta) gioca uno splendido torneo, confermando l’ottimo stato di forma che gli aveva già permesso di raggiungere due semifinali consecutive a Roseto degli Abruzzi e sempre qui a Oeiras. Il suo sogno si è spento solo nella finale contro il padrone di casa Gastao Elias che pure sta attraversando un irripetibile momento di forma e qui aveva già vinto la scorsa settimana. L’azzurro ha dato tutto in un primo set che, dopo alterne vicende, si è deciso al tie-break che il portoghese si è aggiudicato 7-4. Peccato perché lo spezzino era riuscito a rimontare ben due volte (sul 4-5 e sul 5-6) quando l’avversario era andato a servire per il set. Diverso purtroppo l’andamento del secondo parziale in cui l’azzurro ha perso subito il servizio e non è più riuscito a rientrare in partita, arrendendosi per 7-6(4) 6-1 dopo più di un’ora e mezza di partita. Per il 31enne portoghese (che nel 2016 fu n.57 ATP) è la decima vittoria Challenger, mentre il suo coetaneo Giannessi rimane fermo a tre, anche se la sua ritrovata motivazione è di ottimo auspicio per il prossimo futuro, un futuro che per lui inizia al Challenger di Madrid della prossima settimana.

Al Challenger 80 di Murcia (terra battuta outdoor) la finale si risolve in un monologo del cinese di Taipei Tseng Chun-hsin che vince facile (6-4 6-1) contro Norbert Gombos (n.110 ATP). Tseng ha letteralmente dominato il torneo senza lasciare per strada un solo set. Per lui è la terza vittoria Challenger (Maia 2021 e Bangalore 2022 i precedenti) che gli permette di migliorare il proprio best ranking alla posizione n.125 ATP.

Lo svizzero Marc-Andrea Huesler vince il Challenger 125 di Città del Messico (terra outdoor), battendo a sorpresa l’argentino Tomas Martin Etcheverry (n.106 ATP)che in finale non è riuscito a far valere la sua migliore classifica. Del resto il punteggio finale (6-4 6-2) non lascia spazio a particolari recriminazioni. Intendiamoci, a noi il 25enne elvetico piace molto, con il suo tocco elegante e le sue sbracciate mancine, anche se riconosciamo che forse in carriera avrebbe potuto ottenere qualcosa in più delle quattro vittorie Challenger che ha raggiunto oggi (gli altri successi a Potosi 2019, Sibiu 2020 e Ismaning 2020). Il risultato odierno gli consente di limare il proprio best al n.140, con un guadagno di un paio di posizioni.

A Salinas (Challenger 80, cemento outdoor) vince Emilio Gomez (la testa di serie n.1) che in finale ha la meglio sulla sorpresa del torneo, lo statunitense Nicolas Moreno De Alboran (n.288 ATP). L’americano si è difeso col coltello tra i denti e il punteggio finale 6-7(2) 7-6(4) 7-5 ne dà ampia testimonianza. Dopo oltre tre ore di match l’ecuadoriano (figlio dell’indimenticato Andrés Gomez, vincitore del Roland Garros 1990) alza il suo terzo trofeo in carriera, mentre lo sconfitto frantuma il proprio best al n.243 ATP, con un guadagno di 45 posizioni.

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