Montecarlo, Lorenzo Musetti: "Mi porto a casa una grande esperienza. Ma devo gestire meglio le energie"

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Montecarlo, Lorenzo Musetti: “Mi porto a casa una grande esperienza. Ma devo gestire meglio le energie”

Musetti racconta di avere buone sensazioni nonostante la sconfitta con Schwartzman. E svela: “Fuori da Barcellona per una dimenticanza”

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Lorenzo Musetti - Montecarlo 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Lorenzo Musetti lascia Monte-Carlo con tante sensazioni positive e lo sguardo proiettato al futuro nonostante la sconfitta contro Schwartzman. Lo stesso Lorenzo ammette che un calo fisico, dopo il secondo set, ha probabilmente minato il suo rendimento di gioco nella difesa contro uno Schwartzman in grande spolvero nella seconda fase dell’incontro. Il bilancio è comunque ottimo, grazie all’atteggiamento giusto dimostrato nei tre match monegaschi.

D: L’impressione dall’esterno è che ci sia stato un calo fisico. E poi, sul 3-2 del terzo set sei andato 0-30 sul suo servizio, forse c’erano due dritti che si potevano attaccare. Che ne pensi, cosa diresti per una valutazione complessiva?

Oggi sono partito molto bene e ho espresso il mio miglior tennis, forse anche meglio di ieri, giocavo bene su tutti i lati. Forse ci sono un po’ di rimpianti, essendo stato due volte in vantaggio con un break nel secondo, anche perché lui fino a quel momento non aveva vinto un game di servizio. Poi io sono leggermente calato fisicamente e lui ha messo un’altra marcia. Anche sul 5-4 ho avuto due chance e invece ho fatto due brutte risposte. Però il tennis è così, se uno cala l’altro sale. A questi livelli, certo, non ci si può permettere questi cali. Però anche al terzo l’atteggiamento è stato buono, ho fatto quello che potevo. Lui è stato migliore di me, anche grazie all’adrenalina della rimonta. Mi porto a casa sicuramente un bellissimo torneo, tre partite toste, di esperienza, che sono state giocate fino alla fine. Il calo fisico è forse dovuto alle tante partite, ai viaggi, ci sta. Ora pensiamo già al prossimo torneo“.

D: 6-2, 2-0 e 40-30, è come se ci fossero state due partite. Cosa ti porti via della prima e cosa puoi migliorare dalla seconda?

Comincio dalla seconda. Sicuramente dovrò lavorare sempre di più dal punto di vista fisico, e di come gestire le enrgie, sia in campo che fuori. Mi porto a casa un’altra esperienza in più. Stando nel tour, affrontando partite come questa, dopo anni di esperienza, si capisce cosa dobbiamo migliorare. Diego ha certamente più esperienza di me, ha trascorso tanti anni a correre sulla terra. In ogni caso mi porto a casa tanta fiducia. È stato forse il mio miglior tennis, perché da tutti i lati mi sentivo sicuro. All’inizio Diego era favorito negli scambi da fondo e l’unica mia chance per impormi era girarmi di dritto, rimanere solido sulla diagonale di rovescio per poi avere la possibilità di cambiare. Sono stato bravo a sfruttare anche il suo servizio non così incisivo. Quindi tanta fiducia che spero potrà aiutarmi sin dal prossimo torneo“.

D: Quale sarà, appunto, il tuo prossimo impegno?

È una bella domanda, onestamente (ride). Purtroppo sono fuori da Barcellona, per una dimenticanza, non mi sono iscritto alle quali. Vediamo, forse ci sono delle chance di giocare, magari Dio ha visto che ho giocato bene e mi fa entrare” scherza Lorenzo, “vedremo, comunque decideremo stasera. Avviserò dove andrò o se prenderò una settimana di pausa“.

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