Montecarlo, Tsitsipas si tuffa sulla semifinale. Match folle contro Schwartzman

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Montecarlo, Tsitsipas si tuffa sulla semifinale. Match folle contro Schwartzman

Il greco fa suo l’incontro del torneo. Va in tilt da 6-2 5-2, poi rimonta da 0-4 nel terzo set. Ora sfida Zverev per un posto in finale

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Stefanos Tsitsipas - Montecarlo 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

S. Tsitsipas b. D. Schwartzman 6-2 6-7(3) 6-4

Tutti gli appassionati di tennis del mondo proveranno in questo momento un’enorme invidia per chi in questo venerdì 15 aprile era in possesso di un biglietto per il Campo Centrale del Montecarlo Country Club. Quattro match chiusi al terzo set, uno più lottato e entusiasmante dell’altro. La giornata è terminata alle 23 con la vittoria pazzesca di Stefanos Tsitsipas su Diego Schwartzman in 2 ore e 45 minuti. Match che sembrava chiuso quando il campione in carica del ‘Mille’ monegasco si apprestava a servire per il titolo, poi un blackout clamoroso ha dato la carica a ‘El Peque’ per rientrare e fare suo il tie-break. Con l’inerzia – soprattutto il pubblico – dalla sua parte, l’argentino si è spinto fino al 4-0 40-30 nel terzo set, ma con una prova di nervi che nessuno pensava potesse proporre dopo lo shock dei precedenti 30 minuti, Tsitsipas ha ritrovato la bussola e ha ribaltato il match più emozionante del torneo.

Sembrava che potesse risparmiare energie in vista dell’incontro con Alexander Zverev, che a sua volta è stato in campo oltre 3 ore per battere Jannik Sinner poco prima. Invece Stefanos è stato costretto agli straordinari dal solito generosissimo Schwartzman, per il quale il greco era quasi triste alla stretta di mano finale. I precedenti con Zverev vedono Tsitsipas in vantaggio 6-3. 2-0 su terra battuta, incluso il match di semifinale al Roland Garros 2021 che il greco ha portato a casa in cinque set

 

LA PARTITA – Ad aprire la sfida c’è subito una falsa partenza di Dieguito, reduce dalla sudatissima vittoria su Lorenzo Musetti nella giornata di giovedì: nel primo turno di battuta della sua partita, due errori non forzati hanno dato a Tsitsipas l’opportunità di partire avanti 3-0. Bene col dritto il giocatore greco, che ha incassato il break grazie a un dropshot mal calibrato del suo avversario. Un punto raffinato ha dato a Tsitsipas l’opportunità di giocarsi un altro break point e Schwartzman, dopo averne salvati due, ha detto definitivamente addio alle sue chance di riprendere un primo set molto negativo per lui. Doppio fallo e 4-0 per il numero 5 ATP. Si è iniziato a muovere qualcosa nel sesto game, quando sul 30-30 Diego per la prima volta è uscito in maniera brillante dalla diagonale sinistra con un vincente di rovescio in lungolinea. Ha conquistato così il primo game della partita.

Il game in cui Tsitsipas, sul 5-1, ha servito per portare a casa un set molto rapido (appena 30 minuti) è risultato molto significativo nell’economia del match, perché grazie a qualche errore di troppo del greco, Schwartzman è riuscito a guadagnare un po’ di campo. E nonostante un dritto fantastico a salvare una palla break, il secondo game in favore dell’argentino arriva. Tuttavia, non è stato in grado di far servire Tsitsipas una seconda volta per il primo parziale. Ha perso a zero il servizio, cedendo 6-2 il set, stesso punteggio con il quale ha perso il primo contro Musetti.

15 errori non forzati per Schwartzman nel set d’apertura, un numero che racconta bene la differenza nel punteggio tra i due. Nel secondo set però è più la sicurezza nel gioco del campione uscente che la giornata negativa di Diego a segnare la partita. Il break è arrivato molto presto, così come nel set precedente, e mentre le tribune del campo Ranieri III venivano abbandonate dagli spettatori che preferivano un bel piatto a base di pesce a un match piuttosto noioso, Tsitsipas è salito 6-2 4-1. Ciò che è accaduto da qui in poi è difficile da spiegare a caldo. Un game orrendo del giocatore greco, chiuso con palla corta a metà rete e doppio fallo, ha rimesso on-serve il set. Allora gli spettatori rimasti sul Centrale hanno spinto per un altro terzo set, come nei tre match precedenti in questa lunghissima giornata. “Olé, Olé, olé, olé, Diego, Diego!” è il coro che si alzava dopo ogni punto, facendo anche sorridere l’argentino.

Nel dodicesimo game, due rischiosi doppi falli non hanno compromesso il turno di battuta di Schwartzman, che ha acciuffato il tie-break. Ci si è entrati però con sensazioni però totalmente diverse rispetto a 10 minuti fa. Tsitsipas ha iniziato ad affrettare troppo i ritmi, sbagliando ampiamente i colpi con cui muoveva il gioco con sicurezza fino al 6-2 5-2. E il doppio fallo che ha mandato Schwartzman avanti 3-1 nel tie ha palesato ancora di più il senso di paura del campione in carica, che ha concesso un doppio mini-break non chiudendo ben tre smash! Con il 19esimo errore non forzato nel set (tutti concentrati nella fase finale) il set è finito nelle mani di Dieguito, che contro ogni pronostico è diventato il favorito del match, viste le condizioni di Stefanos. Parziale di 25-10 per Schwartzman dal 2-6 2-5.

Il terzo set si è aperto – come se non bastasse – da un warning per coaching a Stefanos e Apostolos Tsitsipas, ma ciò che è sembrato essere il vero fattore decisivo in questa fase è l’atteggiamento di Schwartzman. Sin dal primo game l’argentino si è rivelato il miglior giocatore in campo, più propositivo e in grado di trovare soluzioni vincenti a entrambi i lati. Si è fatta attendere però la fine del periodo no di Tsitsipas, che ha concesso il break nel primo game di battuta, con tanto di fallo di piede su seconda di servizio. Quasi faticoso vedere un giocatore così brillante smarrire sé stesso nel giro di pochi game. Due vincenti hanno dato a Dieguito il vantaggio di 3-0. Dopo aver quasi centrato il suo avversario chiudendo un punto di pura frustrazione, Stefanos è scivolato indietro 4-0.

Quando il match sembrava ormai finito, una buona fetta di pubblico ha iniziato a incitare il greco, in risposta ai cori da Coppa Davis che proseguivano dalla fine del secondo set in favore dell’argentino. Mancata una palla del 5-0, che avrebbe ucciso definitivamente l’incontro, Diego è stato sfortunato sulla palla break, il nastro è stato dalla parte di Tsitsipas che ha accorciato sull’1-4. Un rovescio lungolinea ha riacceso il campione uscente. In vantaggio 4-2, El Peque ha provato a respingere l’attacco del suo avversario, apparso molto più convinto e meno arrendevole rispetto alla versione inguardabile della fase centrale della partita. Un lob perfetto ha dato al greco la palla break al termine di uno scambio di 34 colpi. Poi un errore non forzato di Schwartzman per il controbreak, 4-3: il pubblico che prima prendeva le parti dell’uno e dell’altro giocatore ha iniziato solo ad applaudire i due.

Tsitsipas è tornato in sé. Ha prodotto un paio di punti d’artista, compreso quello che cancella la prima palla di 5-4 per El Peque, che ha però commesso qualche errore di troppo. C’è stato però un altro lob praticamente vincente di Stefanos ancora sul break point: 5-4 e servizio! Altro ribaltamento di fronte del match più emozionante della settimana. Salvata una palla break col servizio, c’è voluto un tuffo alla Boris Becker con volée vincente per Tsitsipas per arrivare a match point e chiudere finalmente la partita. Lo sguardo perso nel vuoto del campione uscente, seduto sulla sua panchina, dopo la vittoria descrive perfettamente l’incontro.

Il tabellone completo di Montecarlo

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ATP Miami: Alcaraz e Fritz ai quarti, Ruusuvuori sarà l’avversario di Sinner

Il numero 1 del mondo prosegue incessante la sua marcia, Fritz batte un Rune irriconoscibile, a Ruusuvuori la battaglia contro Van de Zandschulp

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[1] C. Alcaraz b. [16] T. Paul 6-4 6-4

Primo set ad altissimo ritmo sin dai primi game: Paul cerca di rimanere aggrappato con il servizio e a reggere l’urto da fondocampo, ma a volte è troppo passivo e lascia l’iniziativa ad un Alcaraz semplicemente letale e inarrestabile. Il break maturato nel terzo gioco è decisivo ai fini della conquista del primo set dello spagnolo, nonostante lo statunitense provi una reazione, specie nell’ultimo turno di servizio del set, quando si procura una palla del contro-break grazie a un punto pazzesco vinto con un passante in tuffo e un altro recupero eccezionale. Questo punto è un po’ la fotografia del match: Paul deve sempre fare qualcosa di straordinario per fare il punto al campione in carica del torneo di Miami, che appare sempre in controllo, ma ogni tanto commette qualche imprecisione, figlia anche della giovane età di questo fenomeno. Anche nel secondo set il break arriva nel terzo gioco dopo che il tennista del New Jersey aveva salvato due palle break nel game prima grazie a due ace con traiettoria esterna. Ci sono altri scambi spettacolari, con entrambi i giocatori che esprimono un livello di tennis decisamente sostenuto e Alcaraz continua a impressionare per la sua rapidità di piedi, facendo spesso giocare una palla in più all’avversario. È il caso dell’ultimo game del match, quando lo spagnolo alza un pallonetto difensivo che costringe Paul all’errore sullo smash. L’americano non può stare tranquillo in nessun game di servizio, ma riesce comunque ad arrivare sul 4-5. Il murciano serve per il match con estrema freddezza, ottenendo punti diretti con la prima, eseguendo alla grande un serve and volley e chiudendo con un rovescio lungolinea in controbalzo paranormale. Per Alcaraz la difesa al titolo passerà dal quarto di finale con Taylor Fritz e all’orizzonte ci potrebbe essere un’altra semifinale con Sinner.

[9] T. Fritz b. [7] H. Rune 6-3 6-4

 

Per la prima volta in carriera Taylor Fritz è nei quarti di finale del Miami Open presented by Itaù: l’ex numero 5 del mondo supera 6-3 6-4 Holger Rune in un’ora e 26 minuti di gioco, disputando un match decisamente più ordinato e concreto del suo avversario, che sbaglia tante scelte e commette tanti errori nei momenti più importanti.

Inizio particolarmente aggressivo di Holger Rune in risposta: il danese fa partire quasi sempre lo scambio, si procura subito due palle break, ma Taylor Fritz è bravo a salvarsi con due servizi vincenti nei momenti più difficili. Nel game successivo è la testa di serie numero 7 a concedere la palla break e sul 30-40 commette un doppio fallo, regalando così il 2-0 allo statunitense. I due continuano ad avere problemi alla battuta e l’idolo di casa concede la palla del contro-break nel terzo gioco, ma la annulla con un bel servizio al centro. Alla sesta palla break il nativo di Gentofte riesce a convertire, allungando sempre di più gli scambi e sfruttando i limiti negli spostamenti del suo avversario, giocando con più coraggio. Il set prosegue sui binari dell’equilibrio fino al 4-3, quando Rune gioca un game scellerato, fatto di scelte errate come il serve and volley ed errori piuttosto inspiegabili. Fritz ha preso decisamente più ritmo e costanza al servizio dall’inizio del match, ha alzato le sue percentuali e chiude il primo set sul 6-3.

Il secondo set si apre con un altro passaggio a vuoto di Rune che si fa brekkare da 40-15 sbagliando malamente ancora sotto rete e un paio di dritti alla sua portata. Il servizio del danese continua a balbettare per tutto il parziale, annulla una palla del doppio break sull’1-3, mentre Fritz è ordinato, commette pochi errori e al servizio si salva sempre quando va sotto nel punteggio nel game grazie all’apporto della prima palla. Un secondo set ai limiti della perfezione per il californiano come testimoniano anche i numeri: appena tre errori gratuiti, sette vincenti e soli sei punti persi al servizio in cinque turni di battuta. Adesso scoglio più complicato ai quarti di finale per il campione di Indian Wells 2022 che affronterà uno tra Tommy Paul e il numero 1 del mondo Carlos Alcaraz.

E. Ruusuvuori b. [26] B. van de Zandschulp 4-6 6-4 7-5

Emil Ruusuvuori riesce a venire a capo di un match incredibile contro Botic van de Zandschulp vincendo in rimonta con il punteggio di 4-6 6-4 7-5: due ore e 46 minuti di partite condite da tantissimi errori da ambo le parti, 54 per il finlandese e 38 per l’olandese. L’approccio al match è stato sicuramente più favorevole al numero 32 del mondo che parte forte in particolar modo al servizio, perde appena sei punti alla battuta nel primo set e raccoglie i tanti errori del suo avversario che non sembra essere in giornata positiva. Anche nel secondo parziale il neerlandese va per due volte avanti di un break e si ritrova 4-3 e servizio dopo un game disastroso di battuta del tennista di Helsinki. I problemi arrivano alla battuta per van de Zandschulp che è sempre più negativo anche con il linguaggio del corpo, si lamenta tanto con il suo angolo e perde sei game consecutivi tra la fine del secondo set e l’inizio del terzo. Ruusuvuori mantiene il break di vantaggio nel set decisivo fino al 5-3, quando non riesce a chiudere il match, commettendo qualche errore di tensione e si fa controbrekkare sul più bello. Il finlandese annulla anche due palle break pericolose con due bellissimi dritti in diagonale sul 5-5 e approfitta di un game disastroso al servizio da parte dell’olandese sul 5-6, con tre errori gratuiti dovuti all’impazienza. Ruusuvuori sarà quindi per la terza volta l’avversario di Sinner a Miami: l’azzurro ha vinto nel 2021 e lo scorso anno annullando ben tre match point.

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ATP

ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev

Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

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Jannik Sinner (sinistra) e Andrey Rublev (destra) - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Da Miami, il nostro inviato

[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4

Continua senza sosta la marcia di Jannik Sinner verso i piani altissimi della classifica. In un percorso a tappe forzate verso il traguardo finale delle Nitto ATP Finals di Torino, Jannik Sinner è arrivato senza perdere un set ai quarti di finale del Miami Open presented by Itaù, e lo ha fatto sconfiggendo nel suo ultimo incontro Andrey Rublev, numero 6 del seeding e numero 7 del ranking mondiale, che veniva da 10 vittorie negli ultimi 12 incontri sul cemento, compresa la finale nell’ATP 500 di Dubai.

 

Sinner aveva già battuto Rublev in precedenza, ed era in controllo del punteggio lo scorso anno al Roland Garros quando fu costretto a ritirarsi, ma non l’aveva mai sconfitto in una maniera così dominante e perentoria.

Un match giocato splendidamente dal ragazzo di Sesto Val Pusteria, che ha lasciato solamente sei game al suo avversario senza mai concedere una palla break. E soprattutto ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante dalla parte del rovescio, con il quale ha quasi sempre dominato gli scambi mettendo in enorme difficoltà il russo.

PRIMO SET – Inizio della partita con cielo velato e sole che faceva capolino tra le nubi, lascito dei temporali della sera prima che hanno fatto sensibilmente aumentare l’umidità. La partenza di Sinner è a razzo, quella di Rublev un po’ meno travolgente, e il break arriva subito al terzo gioco quando dopo due accelerazioni di rovescio di Sinner il russo si trova 15-40. La prima palla break viene annullata con un diritto vincente, ma sulla seconda un diritto di palleggio finisce in rete.

Sul suo servizio Sinner è una sentenza (saranno solo quattro i punti persi in questo set sulla sua battuta, e due soli in più nel set successivo), e in risposta aggredisce le seconde come lo abbiamo visto fare solo molto di recente. Rublev cancella una palla del doppio break con uno schema servizio-diritto, ma il 4-1 pesante arriva poco dopo: se Sinner riesce a tenere il diritto di Rublev fuori dallo scambio non c’è gara.

Sull’1-5 Rublev muove il punteggio nella sua casella a forza di prime di servizio, ma il set ormai è andato e Sinner perfeziona il 6-2 in 32 minuti.

SECONDO SET – La breve durata del primo set fa si che il consueto esodo di spettatori che vanno a rinfrescarsi alla fine di ogni parziale sia molto meno consistente de solito, anche se la giornata è decisamente calda e l’orologio segna quasi mezzogiorno. Rublev resiste meglio a Sinner di quanto aveva fatto nel primo set, ma sulla battuta dell’altoatesino è sempre traffico a senso unico. Sul 2-2 Andrey recupera da 15-30 con il servizio e con un po’ di fortuna quando un suo recupero di rovescio finisce per diventare una palla corta incrociata sulla riga. Il break arriva due game più tardi, quando Sinner carica in risposta sulla seconda di servizio e Rublev cede la battuta con un altro errore di diritto.

Prima che Sinner serva per il match sul 5-4 il deejay prova a mettere un po’ di pepe nella sfida scegliendo “Hit Me With Your Best Shot” di Pat Benatar come canzone per il cambio di campo, ma Jannik è inscalfibile e chiude il match in un’ora e 12 minuti raggiungendo i quarti di finale a Miami per la terza volta in carriera.

VICINO ALLA TOP 10 – Con questa vittoria Sinner diventa virtualmente n. 10 del ranking mondiale e potrebbe essere superato solamente da Khachanov o Paul nel caso in cui si aggiudicassero il torneo. Per consolidare il suo ritorno nei Top 10 Sinner dovrebbe vincere anche il prossimo match contro chi si qualificherà tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori. Con Ruusuvuori ci sono stati quattro precedenti confronti diretti (più uno a livello Challenger), tutti vinti da Sinner (che invece aveva perso il primo scontro in un Challenger in Australia), ma alcuni con punteggi molto equilibrati come il 10-8 al tie-break del terzo set dello scorso anno qui a Miami. Contro Van de Zandschulp invece sarebbe uno scontro inedito.

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ATP

ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021

E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

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Lorenzo Sonego - ATP Miami 2023 (Twitter @Federtennis)

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.

Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.

 

A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.

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