Sinner e vesciche, come risolvere il problema? La parola agli esperti

ATP

Sinner e vesciche, come risolvere il problema? La parola agli esperti

Due noti medici sportivi come Paolo Manetti e Giovanni Serni e un atleta olimpionico come Salvatore Sanzo dicono la loro a Ubitennis su come risolvere il problema che affligge il tennista azzurro

Pubblicato

il

Jannik Sinner - Montecarlo 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

L’inquadratura televisiva dell’alluce destro di Jannik Sinner durante il match contro Andrey Rublev a Montecarlo ha fatto il giro dei social network: il bubbone sotto il dito del piede del giocatore azzurro era impressionante. Le vesciche sono un tema all’ordine del giorno da qualche settimana, precisamente da quando Jannik si è ritirato a Miami dopo pochi game del quarto di finale contro Francisco Cerundolo per questo motivo. Sinner si sta trascinando dietro questo problema da giorni: sebbene sia comunque riuscito a vincere la partita contro Rublev e a giocare – a suo dire senza essere condizionato dalle vesciche – anche contro Zverev, è chiaro che per l’altoatesino sarebbe il caso di risolvere il problema una volta per tutte (nel frattempo, Jannik si è ritirato dal torneo di Barcellona).

Vescica sotto l’alluce destro di Jannik Sinner (fermo-immagine Tennis TV)

Ma c’è un modo per riuscirci? Per saperne qualcosa di più, Ubitennis ha interpellato esperti della materia e un atleta olimpionico. “La premessa è che, non conoscendo la situazione di Sinner, non posso parlare in modo compiuto del suo caso – attacca Paolo Manetti, medico sportivo tra i più conosciuti in Italia e oggi responsabile della Nazionale di calcio Under 17 -. Possiamo però fare delle considerazioni di carattere generale”. Sinner si è ritirato a Miami di punto in bianco sostenendo che l’intervento del fisioterapista sarebbe stato inutile, mentre a Montecarlo si è fatto medicare a bordocampo e ha potuto continuare a giocare. Una medicazione sul momento è possibilissima – dice il dott. Manetti -. si applica un anestetico localmente, al fine di ridurre il dolore nel tempo necessario per giocare, per poi curare l’ulcera una volta terminata la partita”. Sul punto è concorde un altro importante medico sportivo, il dott. Giovanni Serni, attuale responsabile sanitario della prima squadra della Fiorentina.Un anestetico è utile perché permette di attutire il dolore per una o due ore, permettendo almeno di concludere la partita. Esistono prodotti ad hoc che vanno usati facendo ovviamente attenzione al fatto che non siano sostanze dopanti. Oltre a questo, si cerca di recintare la ferita utilizzando materiali appositi: esiste una pellicola adatta a questo tipo di inconvenienti che di fatto sostituisce la cute”.

SPUNTI TECNICI: Il nostro coach analizza colpo per colpo, foto per foto, Jannik Sinner al microscopio

Ma come si creano le vesciche? “Si tratta di erosioni della cute dovute all’eccessivo strofinamento della pelle che possono arrivare anche in profondità, a toccare le fibre nervose, e pertanto possono creare parecchio dolore o bruciore”, dice Manetti. Inconvenienti che capitano spesso agli sportivi, ma c’è chi patisce di più questo problema e chi di meno. “C’è una componente importante di predisposizione in caso di pelle troppo umida o troppo secca – spiega il dott. Serni -; in questi casi si crea uno scollamento sottocutaneo con un sacchetto di liquido che si crea”. Su questo, il dott. Manetti ipotizza: “Se è così soggetto alle vesciche, Sinner potrebbe soffrire di iperidrosi, un problema che va trattato farmacologicamente”. A tal proposito, interviene anche Salvatore Sanzo, grande ex fiorettista che diede lustro all’Italia con un oro, un argento e due bronzi alle Olimpiadi dal 2000 al 2008. “Io ero parecchio predisposto – dice Sanzo, oggi componente del Consiglio Nazionale del CONI -. Le vesciche mi venivano sia ai piedi che alle mani, soprattutto quando indossavo scarpe nuove e quando cambiavo il manico del fioretto. Come le curavo? Con il mercuriocromo, con il paradito e con il riposo”.

Ma il tema più importante quando si parla di vesciche, un inconveniente molto comune che però può diventare un problema serio per uno sportivo se diventano ricorrenti, è la prevenzione. “Ciò che bisogna fare è attutire lo strofinamento della pelle del piede con il terreno. Doppi calzini e una corretta idratazione sono le misure da prendere: i metodi sono quelli tradizionali, e penso che Sinner lo sappia bene”, dice il dott. Manetti. Serni, medico della Fiorentina, precisa che “Nel calcio sinora non mi è mai capitato di vedere un giocatore chiedere il cambio o interrompere una partita per una vescica, anche perché in contesti professionistici gli staff medici delle squadre vedono spesso al proprio interno un podologo, medico tra i cui compiti c’è proprio la prevenzione delle vesciche. La prevenzione è decisiva”. Chiude Sanzo: “Presumo che un atleta di livello altissimo come Sinner abbia pensato alla possibilità di affidarsi a uno specialista. In ogni caso, prevenire i problemi è meglio che curarli: se so che fare certi movimenti come le scivolate può crearmi problemi a una certa parte del piede, adopero nastri e cerotti per tutelare quella zona del corpo”. L’esperienza è l’arma migliore, Sinner è chiamato a utilizzarla per far sì che le sue potenzialità non siano ostacolate da problemi facilmente risolvibili.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement