Pagelle: Tsitsi-Pasqua monegasca

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Pagelle: Tsitsi-Pasqua monegasca

Il bis di Tsitsipas nel Principato, la sorpresa Fokina e il coraggio di Sinner. L’Italia di Giorgi e Paolini torna a sorridere

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Stefanos Tsitsipas - Montecarlo 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
Stefanos Tsitsipas - Montecarlo 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

E così Stefanos, figlio di Apostolos, ha fatto una palla di pelle di pollo e tutti i pesci sono saliti a galla nella sua rete del bis di Montecarlo.

Decisamente avvantaggiato dalla circostanza che il tennis al meglio dei tre set non richiede lunghe pause fisiologiche ed anche dall’assenza del Re di Montecarlo, il Principe Greco Stefanos (10) ha confermato la sua supremazia sulla terra, in attesa di responsi nella tarda primavera parigina.

Papà Apostolos è apparso entusiasta del bis del suo figliolo, anche se  ha voluto rimarcare la necessità di apportare delle modifiche al tennis moderno, ad esempio con la legalizzazione del coaching. “È l’unico sport professionistico dove non è consentito, non è possibile che io non possa suggerire a mio figlio quando deve andare in bagno!”

Eppure sembrava dovesse essere tutto pronto per l’annunciato dominio di Alcaraz (5,5) che ormai deve vincere ogni partita e sbaragliare ogni avversario che osi presentarsi al suo cospetto, e invece almeno per quest’anno non sarà Monte-Carlos. Forse il giovane fenomeno spagnolo ha giocato un po’ troppo e dopo il trionfo di Miami ha tirato troppo la… Korda (7).

Novak Djokovic (5) pare avesse la febbre a 40 ed è dunque comprensibile che si sia arreso al forcing del clamoroso Davidovich Fokina (9) visto in questo torneo.

Le buone notizie per Nole sono comunque tante, il suo principale avversario infatti sembra essere ormai sul viale del tramonto dopo il gennaio che lo ha visto ancora una volta protagonista. Insomma, salvo clamorosi ritorni in auge, stavolta nessuno dovrebbe frapporsi tra Nole, Parigi e Wimbledon perché stavolta davvero sembra essere tramontata l’era del Green Pass.

A Montecarlo intanto si è tenuto un interessante congresso di Video-Podologia applicata al tennis dal titolo: “Fenomenologia del piede di Sinner: dallo sci al rovescio bimane nonostante le vesciche” con riflessi filmati da ogni angolazione. Particolarmente suggestiva l’immagine del piede martoriato di Jannik con lo sfondo del mare della riviera con yacht annessi.

Il povero Jannik (8) in ogni caso ha dimostrato di che pasta è fatto, mostrando tanto cuore, tanta testa ed anche un tennis in evoluzione.

Buoni segnali anche da Lorenzo Musetti (7) che ha battuto un altro top10 regalando momenti di tennis sublime e lasciando intravedere ciò  che potrebbe far innamorare un’intera nazione. In quel di Montecarlo in ogni caso è stato fondato il nuovo movimento di opinione tra gli appassionati e gli addetti ai lavori (che ovviamente la sanno lunghissima di tecnica e tattica) con un preciso obiettivo, coach Tartarini: “Caro coach o fa un passo avanti Lorenzo o fai un passo indietro tu, altrimenti facciamo la fine di Gasquet”. Uno scarso eh, sette del mondo, semifinali a Wimbledon e US Open, Finals etc ma si sa, si dimentica in fretta dove eravamo 15 anni fa.

Intanto, a proposito dei bei tempi andati, Jasmine Paolini (7) e Camila Giorgi (8) hanno portato l’Italia femminile alle Finals della ex Fed-Cup oggi BJK-Cup, per poi ritrovarsi subito contro in tabellone a Stoccarda. Se anche il tennis rosa dovesse tornare ai fasti di un tempo, Papa Francesco farebbe bene a temere per il suo ruolo: Angelino VI (mandato), l’uomo dei miracoli, scalpita…

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