Tsitsipas nell'Olimpo del tennis: come i Fab Four per titoli 1000 e la doppietta monegasca per eguagliare Borg e Muster

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Tsitsipas nell’Olimpo del tennis: come i Fab Four per titoli 1000 e la doppietta monegasca per eguagliare Borg e Muster

Stefanos con i più grandi dell’Era Open, nella speciale classifica dei plurivincitori dei 1000. Nessuno come Nadal nei back to back a Montecarlo, e Pietrangeli…

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Stefanos Tsitsipas - Montecarlo 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
Stefanos Tsitsipas - Montecarlo 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

Il Rolex Monte-Carlo Masters è giunto al termine, in questa domenica di Pasqua, con Stefanos Tsitsipas che è riuscito nell’intento di difendere il titolo conquistato nel 2021, laureandosi per la seconda volta consecutiva campione del torneo del Principato. Il greco con questo successo eguaglia alcuni dei più grandi tennisti della storia nell’Era Open, sia per quanto riguarda i plurivincitori in tornei di categoria “1000” ancora in attività, che per ciò che attiene al record di riconfermarsi vincitori l’anno che segue la prima affermazione.

PLURIVINCITORI NEI “1000” – Partiamo dalla prima statistica, in questa particolare classifica svettano i nomi dei giocatori che hanno dominato l’ultimo ventennio del tennis mondiale. Questo perché chiaramente l’introduzione nei tornei Masters 1000, come li conosciamo oggi, è datata 2009; ed inoltre il record in questione – come detto – fa riferimento solamente ai tennisti che non hanno ancora appeso la racchetta al chiodo. Per cui, la bella combriccola a cui si aggiunge anche il n. 5 del mondo vede presenti, in ordine di titoli messi in bacheca: al primo posto il n. 1 ATP Novak Djokovic con 37 trionfi, di cui i due a Montecarlo nel 2013 e nel 2015; al secondo Rafa Nadal con 36, di cui ben 11 sul rosso monegasco; al terzo sua maestà Roger Federer con 28, che non è riuscito però mai a trionfare al Country Club, dove ha perso ben tre finali consecutive nel triennio 2006-2008 contro l’irriducibile maiorchino ed una quarta nel 2014 con il connazionale Stan Wawrinka; al quarto Andy Murray con 14, di cui nessuno sulla Costa Azzurra – torneo nel quale non ha nemmeno disputato una finale. Dunque come si può facilmente osservare, i primi quattro posti sono occupati dai mitici Fab Four, che hanno lasciato le briciole al resto dei contendenti da quando scorribandano nel circuito.

Dopo di loro troviamo tre oramai ex rappresentanti della Nex Gen: Daniil Medvedev, Sasha Zverev e per l’appunto il fresco vincitore del primo “1000” europeo del 2022, Tsitsipas. Il russo ha ottenuto 4 successi nei tornei di questa categoria (Cincinnati e Shanghai 2019, Parigi Bercy 2020, Toronto 2021), raggiungendo anche altre due finali (Montreal 2019 sconfitto da Nadal, Parigi Bercy 2021 sconfitto da Djokovic). Il n. 3 delle classifiche, invece può vantare un titolo in più: Roma 2017, Montreal 2017, Madrid 2018, il successo “bissato” nella capitale spagnola tre anni dopo il primo alloro (superando Berrettini nella sfida per il titolo) e Cincinnati 2021; oltre ad altri quattro ultimi atti (in due di questi è stato sconfitto proprio dal n. 2 del ranking, tre anni fa in Cina e nel 2020 a Bercy). Infine il greco chiude il lotto, con i suoi due successi in fila a Montecarlo – a cui bisogna anche aggiungere le sue prime due finali “1000”, perse dal toro di Manacor nel 2018 a Toronto e dal cannibale serbo sulla terra madrilena un anno più tardi. In realtà ci sarebbe anche un ottavo protagonista classificabile ufficialmente, tra l’altro proprio con due affermazioni come Tsitsi; se non fosse che ha annunciato poco tempo fa che smetterà con l’attività professionista dopo il prossimo Roland Garros.

Ovviamente stiamo parlando di Jo-Wilfried Tsonga, ma siccome ci viene ancora consentito d’inserirlo, noi non perdiamo questa occasione, anche perché avere la possibilità di ripercorrere alcuni dei momenti più fulgidi della carriera di uno dei tennisti più spettacolari degli ultimi vent’anni, quando ormai è prossimo al ritiro, dovrebbe essere un obbligo morale per chiunque scriva o parli di tennis. Dunque Jo vinse in casa nell’ultimo 1000 della stagione a Parigi Bercy nel 2008, raddoppiando sei anni più tardi in Canada a Toronto. A dare ancora più lustro alle sue due vittorie gli avversari messi al tappeto in finale; rispettivamente Nalbandian e Federer. L’ex n. 5 del ranking arrivò anche in altre due circostanze nell’atto conclusivo di un Masters 1000, vedendosi però questa volta sbarrarsi la strada da King Roger nel 2011 a Bercy e dall’”uomo di gomma” Nole a Shanghai 2015.

BACK TO BACK A MONTECARLO – Adesso invece, facciamo un bel tuffo nel passato occupandoci del secondo record statistico preso in esame, andando a scandagliare gli anni ’70, ’80 e ’90 fino a ritornare ai giorni nostri e al tennis contemporaneo. Prendiamo in considerazione tutti i tennisti dell’Era Open che sono riusciti nell’impresa del back-to-back, utilizzando un termine tanto caro al mondo NBA, in quel di Roquebrune ovvero coloro che sono stati grado di vincere Montecarlo per due anni di seguito. Tra i defending champions, che si sono riconfermati campioni ci sono: Bjorn Borg (1979-1980), Thomas Muster (1995-1996), Juan Carlos Ferrero (2002-2003) e il neo-entrato in questa ristretta cerchia di élite della storia dello sport della racchetta, Tsitsipas (2021-2022). Poi troviamo addirittura giocatori capaci di andare oltre i due titoli e creare delle vere e proprie strisce d’imbattibilità in terra monegasca. Se però per Ilie Nastase (1971-1972-1973) il filotto rimane comunque all’interno dei canoni dell’umana comprensione, non si può dire lo stesso per l’extra-terrestre sbarcato dal Pianeta Manacor. Infatti per Rafa Nadal serve un capitolo a parte, visto che lui ha messo in fila prima 8 titoli consecutivi (2005-2012) e poi un’altra “strisciolina” giusto per non farsi mancare nulla da 3 affermazioni (2016-2018).

N. 1 E VINCITORI A BOIS DE BOULOGNE – Un dato riguardante i cinque protagonisti di questo primato, se si esclude la new-entry, fa da un lato ben sperare l’ateniese per il proprio futuro e dall’altra gli mette ulteriore pressione addosso. L’orso svedese, il mancino austriaco, il vampiro rumeno, Mosquito e il fenomeno maiorchino hanno un comun denominatore; sono stati tutti n. 1 del mondo e campioni del Roland Garros. Vedremo se anche Stefanos rispetterà in toto i dictat del gruppo leggendario. Tsitsi sembra essere ben indirizzato visto che gli è mancato un solo set per vincere a Parigi lo scorso anno e ha dichiarato in sala stampa dopo l’affermazione su Fokina di avere come obbiettivo la Top 2. Ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e solo il tempo ci dirà se resterà un incompiuto o farà parte a pieno titolo del private del Principato.

E PIETRANGELI? – A conclusione di questo excurcus di numeri e campioni, una doverosa sottolineatura del periodo storico analizzato. L’Era Open, come ben sapete, pose fine alla distinzione tra dilettantismo e professionismo e di conseguenza nella speciale classifica dei fuoriclasse della racchetta che hanno vinto consecutivamente almeno due edizioni del torneo di Montecarlo non è presente il nostro Nicola Pietrangeli (qui il suo pronostico sulla finale monegasca ed un commento sul momento del tennis italiano con il nostro direttore Scanagatta). Il due volte vincitore dell’Open di Francia ha, infatti, trionfato nel Principato nel 1961 e poi due anni in fila nel 1967-1968. Purtroppo l’Era Open ha avuto inizio nel ’68, quindi la doppietta di Nicola non viene considerata facente parte del lotto in questione. Ciò nonostante, abbiamo voluto comunque menzionare il Pietrangeli nazionale, perché i suoi tre titoli al Country Club rimarranno per sempre nell’albo d’oro. Per ciò è giusto ricordarli.

Il tabellone completo di Montecarlo

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