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La figlia di Boris Becker ringrazia per il supporto. Il biografo: “Resisterà mentalmente in prigione?”
“Bum bum” si trova nel carcere di Wandsworth, non lontano da Wimbledon. Rompe il silenzio la figlia concepita fuori dal primo matrimonio

Si è scritto tanto della scelta di Boris Becker di portare la cravatta di Wimbledon al tribunale di Southwark, venerdì 29 aprile. Qui gli è stata comunicata la condanna a due anni e mezzo di reclusione, almeno la metà da scontare in carcere, per bancarotta fraudolenta. Nonostante l’ex campione tedesco abbia raggiunto traguardi importanti in varie città del mondo, il legame con il torneo di Wimbledon è rimasto indissolubile. Ha vinto il torneo nel 1985, a 17 anni e 8 mesi, diventando il più giovane tennista a vincere uno Slam, prima che Michael Chang gli togliesse il primato un anno dopo a Parigi. Fu il primo di sei Slam vinti, tre dei quali a Church Road dove ha trionfato anche nel 1986 e nel 1989. Proprio nell’86 è stato approvato l’Insolvency Act che ha ripetutamente violato, comportandogli la reclusione e un profondissimo danno d’immagine.
WANDSWORTH PRISON – Il legame Wimbledon-Becker non finisce qui però. Infatti, come riportato dai giornali inglesi, l’ex commentatore della BBC è stato portato nel carcere di Wandsworth, situato nel sud-ovest di Londra. Stessa zona della città, appunto, dove sorge l’All England Lawn Tennis and Croquet Club. I due luoghi in cui Becker ha con tutta probabilità provato le emozioni più forti nella sua vita – l’una all’opposto dell’altra – si trovano appena a due miglia e mezzo di distanza, neanche 15 minuti di percorso in macchina.
l carcere è riservato ai prigionieri di Categoria B secondo il sistema giudiziario inglese, dove A è la massima sicurezza e D il livello minimo di prigionia. Il sito del governo inglese spiega che la maggior parte dei carcerati finisce nelle prigioni di categoria C, dove possono essere inseriti in un percorso rieducativo per poi poter lavorare, scontata la pena. La categoria B prevede l’ingresso di prigionieri di massima sicurezza e “locali”, trasportati direttamente dal tribunale, come nel caso di Becker. Recenti report inglesi sul carcere di Wandsworth l’hanno descritto come fatiscente, sovraffollato e infestato da parassiti. Al momento ospita circa 1500 carcerati. Il suo biografo ha parlato in seguito alla sentenza e ha detto al giornale tedesco Bild: “Sopravvivrà mentalmente per un anno e tre mesi in carcere? È davvero brutto”.

AMORI, DOLORI, ERRORI – Intanto nelle ultime ore la (allargata) famiglia Becker ha rotto il silenzio. A esporsi è stata una delle sue figlie su Instagram. In una storia, ha scritto: “Grazie per il supporto”. Ciò testimonia la presenza di un certo livello di solidarietà verso l’ex campione, che ha pur sempre contribuito tra anni ’80 e ’90 a rendere più popolare il tennis. Anche qui però ci sono delle controversie. Infatti la figlia che ha scritto sui social è Anna Ermakova, figlia di Becker e di Angela Ermakova, una modella russa che Becker incontrò nel 1999 al ristorante giapponese Nobu a Park Lane, nel centro di Londra. Come rivelato nella sua autobiografia, sua moglie Barbara Feltus andò in ospedale con le contrazioni mentre aspettava il secondo figlio, ma fu solo un falso allarme. Becker aveva appena perso in ottavi da Pat Rafter e mentre la moglie andò in ospedale, ebbe un rapporto sessuale con Angela Ermakova, cameriera del ristorante. Il giorno dopo lasciò Londra, ma ecco che otto mesi dopo arrivò la notizia della nascita di sua figlia, Anna, ora 22enne. Non molto tempo fa è finita sulla copertina di You e percorre la carriera da modella, come sua madre.
Anche attraverso questa storia emergono i trascorsi della vita turbolenta e poco accorta dell’ex numero 1 mondiale. La sua prima moglie Barbara gli ha dato due figli, Noah ed Elias, quest’ultimo nato nel settembre 1999, dopo il falso allarme durante il torneo di Wimbledon nel quale venne concepita sua sorellastra. Nel 2001, un anno dopo la nascita di Anna, Barbara e Boris hanno divorziato e l’ex campione ha dovuto versare una cifra pari a 14,4 milioni di dollari, più la proprietà della loro casa a Miami. Inoltre ad Angela Emakova è stata versata da Becker una somma pari a 2 milioni e mezzo di dollari per il mantenimento.
Nel 2009 poi Boris ha sposato Lilly Kerssenberg, olandese, dalla quale ha avuto un figlio, suo quarto, di nome Amadeus Benedict Edley Luis Becker. La coppia ha poi divorziato nel 2018, in seguito alla dichiarazione della bancarotta di Becker che ha innescato gli eventi culminati con la sua incarcerazione. Nonostante ciò, Lilly ha dichiarato che da ultimo ha provato comunque a far funzionare il suo matrimonio. Al termine del processo del 29 aprile che ha determinato il suo destino, l’attuale fidanzata, Lilian de Carvalho Monteiro, l’ha salutato con un bacio da lontano, mentre Becker, rosso in volto, prendeva la sua borsa Puma con dentro dei vestiti e veniva allontanato. Prima che andasse a processo, i paparazzi lo hanno immortalato con un mazzo di fiori bianchi in mano, un ultimo regalo da consegnare a Lilian.
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Roland Garros: Ruud la spunta su un ottimo Zeppieri
Giulio Zeppieri strappa un set e tiene in campo Ruud per oltre tre ore. Grande prestazione del romano per attitudine e coraggio

da Parigi, il nostro inviato
[4] C. Ruud b. G. Zeppieri 6-3 6-2 4-6 7-5
Giulio Zeppieri gioca una splendida partita al suo esordio sul Philippe Chatrier ma deve arrendersi in quattro set alla solidità ed alla maggiore esperienza del finalista uscente Casper Ruud. E’ piaciuta in ogni caso l’attitudine del romano, numero 129 del mondo, che ha giocato con personalità e coraggio, prendendo tanti rischi e provando a comandare gli scambi pur avendo di fronte il numero 4 del mondo. Al di là del risultato, sicutamente bugiardo nelle dimensioni nei primi due set , resta un’ottima esperienza per il ventunenne romano che ha mantenuto un atteggiamento sempre propositivo e coraggioso anche sotto di due set. Questo Ruud, in ogni caso, non sembra in grado di poter ripetere la cavalcata dello scorso anno. Emblematico il modo in cui ha perso il servizio ed il set nel terzo gioco.
LA PARTITA
Giulio Zeppieri è solo alla terza partita in un tabellone principale di uno slam e fa oggi conoscenza con il Philippe Chatrier, uno dei templi del tennis mondiale, dove Casper Ruud lo scorso anno ha giocato e perso la finale contro Rafa Nadal.
Il ventunenne romano è reduce dai cinque set vittoriosi contro Bublik, prima vittoria al Roland Garros (e in un major) ed ha vinto una sola partita contro un top-50 (Molcan, 47 nelle quali di Roma dello scorso anno).
Il 2023 di Ruud invece ha dimostrato la grande difficoltà di sapersi ripetere a grandi livelli dopo la straordinaria stagione scorsa, anche se la semifinale raggiunta a Roma (ko contro Rune) è un segnale di un ritorno a buoni livelli.
Zeppieri sembra non soffrire il classico miedo escenico del campo centrale e gioca il primo game di risposta a braccio sciolto, facendo “schioccare” la palla con il suo diritto mancino. Arriva a palla break ma il lungolinea di rovescio è lungo. Al cambio campo invece la tensione si fa sentire e un paio di errori di troppo regalano subito il vantaggio a Ruud (2-0).
L’azzurro gioca in maniera propositiva e prova a spingere, il problema è che la fase difensiva di Ruud e la lunghezza dei suoi colpi alla lunga lo mandano fuori giri. Il set è comunque deciso dal break in avvio anche se il romano non ha mai la concreta chance di rientrare.
Lo stadio oggi è decisamente più pieno dei giorni scorsi ed un tifoso nostalgico si lascia andare ad un “Vamos Rafa!”: deve accontentarsi di un altro mancino che ha percorso giusto qualche chilometro in meno su questo campo (e in generale), ma che sta bagnando il suo esordio su tale palcoscenico con personalità e coraggio.
È però ancora il rovescio (stavolta largo) a tradire Giulio sulla palla break procuratasi con una splendida combinazione palla corta -pallonetto ad inizio secondo set. Ruud invece, come si addice ai campioni, capitalizza la prima occasione e strappa il servizio al romano nel terzo gioco.
Al cambio campo Zeppieri ha due occasioni per riportarsi in parità ma il norvegese si salva prima con servizio e diritto e poi grazie ad un altro errore di rovescio dell’azzurro (3-1).
Stavolta Giulio accusa il colpo e cede nuovamente il servizio e perde il secondo set con un 6-2 forse troppo severo.
Lo score è invero generoso per la qualità di gioco espresso dall’azzurro che riesce con le unghie e con i denti a salvare quattro palle break nel game d’apertura del terzo set, evitando che il parziale si incammini sulla strada dei primi due.
È ammirevole la costanza con la quale Giulio continui a macinare gioco e ad aprirsi il campo con le accelerazioni di diritto che suscitano gli applausi convinti dello Chatrier, mentre la temperatura sul campo da gioco e sugli spalti finalmente si alza.
Si arriva sul 4-4 senza sussulti, Zeppieri spalle al muro tiene senza patemi il suo servizio e al cambio di campo sono invece i nervi di Ruud a tradire: tre errori sulla spinta continua di Zeppieri offrono al nostro giocatore tre set point: il secondo è quello buono con il diritto del norvegese che si affossa a metà rete e dà a Giulio il meritatissimo terzo set con lo Chatrier che ora è tutto per lui: bravissimo!
“Daje Giulio ora!” si sente urlare dagli spalti ma non bisogna dimenticare che l’azzurro è reduce dalla maratona vincente al primo turno contro Bublik, che era anche la sua prima partita in cinque set. Un momento di appannamento o semplicemente di riposo mentale arriva nel quinto gioco e purtroppo Zeppieri lo paga con il break (2-3).Sul 4-3 in suo favore Ruud tentenna di nuovo sballando in maniera clamorosa due diritti ma se la cava con il servizio e grazie a due errori di misura, ma sempre a cercare il vincente, di Zeppieri al quale decisamente non manca il coraggio. Giulio tiene il suo sevizio a zero e manda il norvegese a servire per il match dopo due ore e cinquanta di gioco.
E qui è Zeppieri e non Ruud a giocare da top-10: con una strepitosa palla corta e un diritto in cross si procura la palla del 5-5 che concretizza con una bordata di diritto inside-out che lascia il norvegese a due metri dalla palla: lo Chatrier esplode.
Purtroppo però le fatiche di tre turni di qualificazione e della maratona di due giorni fa si fanno sentire tutte insieme: mentre è al servizio all’improvviso viene colpito da un crampo alla gamba destra. Sul 15-40, non riuscendo più a camminare, chiede l’intervento del fisioterapista, con Ruud che con gesti eloquenti dimostra di non gradire l’interruzione. Dopo un massaggio torna in campo ma affonda il diritto in rete, mandando Ruud a servire nuovamente per il match. Zeppieri non ne ha proprio più e Ruud conclude la giornata di lavoro in tre ore e quattro minuti. L’applauso con il quale lo Chatrier saluta Giulio è un ringraziamento per la prestazione offerta ma dovrà essere uno stimolo per arrivare sempre più su. Oggi ha dimostrato di avere nel braccio e nella testa un tennis di alto livello.
evidenza
Roland Garros Day 5 LIVE: Sinner deve lottare, due set a uno con Altmaier. Più tardi Vavassori-Olivieri
Vivi con noi la quinta giornata da Parigi con cinque azzurri protagonisti.
Rune avanza senza giocare grazie al forfait di Monfils

15.45 – Altmaier riprende fiducia e fa un break nel quarto set: 2-0 a suo favore
15.32 – SET SINNER – C’è stato un cambio di marcia di Jannik Sinner nel terzo set. 6-1 a suo favore. E’ avanti due set a uno con Altmaier
15.20 – Sale di livello Sinner e strappa il servizio ad Altmaier nel terzo set. Servirà sul 3-1
15.05 – MATCH RUUD – Ha chiuso Casper Ruud, strappando il servizio a Zeppieri nell’undicesimo gioco e tenendo la battuta successivamente. Zeppieri esce dal torneo a testa alta dopo aver dato tutto contro il finalista della scorsa edizione
15.00 – Medical time out per Zeppieri. Coric e Cachin sono al quinto set. Iniziano Pella e Seyboth Wild. Nel femminile 7-6 6-2, Wang batte Peterson; 6-1 4-2 Andreeva con Perry, Vekic 4-3 e servizio contro Pera.
14.57 – SET ALTMAIER – Daniel Altmaier vince il tiebreak del secondo set! 9-7, chiude al quarto set point. Si va al terzo
15.56 – Controbreak di Zeppieri che prova a non arrendersi, siamo 5-5 contro Ruud al quarto
14.51 – Ruud ha fatto il break a Zeppieri. Servirà per il match sul 5-4 nel quarto set
14.45 – Sinner e Altmaier sono al tie break del secondo set
14.32 – MATCH COCCIARETTO – Elisabetta Cocciaretto per la prima volta al terzo turno di uno Slam: battuta Waltert 6-2 6-3! Affronterà Pera o Vekic.
14.24 – Cocciaretto non sfrutta tre match point e perde il servizio, 6-2 5-3 a suo favore
14.18 – Sinner-Altmaier 3-3 al secondo set
14.17 – Cocciaretto serve per il match: è avanti 6-2 5-2 contro Waltert!
14.15 – SET ZEPPIERI – Ottimo Zeppieri! Giulio brekka Ruud al momento giusto e piazza la zampata accorciando le distanze (6-4), due set a uno per il norvegese, si va al quarto.
13:48 – Buone notizie dagli altri campi: Sinner vince il primo set al tie-break su Altamaier (7 punti a 0), Cocciaretto domina il primo set contro la svizzera Waltert (6-2)
13:26 – Poco da fare per Zeppieri contro Ruud, il norvegese avanti di due set: 6-3 6-2 sullo Chatrier
12:50 – Rybakina batte Noskova 6-3 6-3 sul Suzanne Lenglen. Ora in campo Jannik Sinner contro Daniel Altmaier ed Elisabetta Cocciaretto
11:30 – Il secondo Slam della stagione, come di consueto sulla terra di Parigi, è giunto alla quinta giornata per allineare il tabellone al terzo turno. Cinque i tennisti azzurri che scenderanno in campo oggi. Zeppieri, Sinner, Vavassori tra gli uomini. Cocciaretto e Paolini tra le donne
Challenger
Al Challenger di Vicenza è stata la giornata di Luca Nardi
Il tennista azzurro vince una sfida drammatica contro Dalibor Svrcina davanti a un pubblico numerosissimo ed entusiasta.

La partita di Luca Nardi contro il ceco Dalibro Svrcina è stata una sorta di viaggio agli inferi con il tennista pesarese che ha avuto tutto il tempo di scavare dentro di sé alla ricerca dei propri fantasmi che poi è fortunatamente riuscito ad esorcizzare. Conoscete tutti il non ancora 20enne talento marchigiano, con la sua classe cristallina che si manifesta in una facilità di tocco che non ha eguali. La pallina esce dal suo piatto corde con una fluidità che spesso annichilisce l’avversario, purtroppo alternata a momenti di assenza che portano a svarioni inaspettati. E’ stata un po’ la storia del match di secondo turno contro Dalibor Svrcina, di un anno più grande di lui. Quanto a talento e facilità di tocco non è che il ragazzo ceco sia molto da meno, e anche quanto a distrazioni ha dato vita a una bella gara con l’azzurro. Se poi aggiungiamo che entrambi hanno avuto dei grossi problemi fisici con ripetuti interventi del fisioterapista (due volte per Nardi e una per Svrcina) avrete il quadro di come sia stata drammatica la partita che ha visto Nardi partire lento, perdere il primo set e manifestare fastidio alla coscia sinistra già abbondantemente fasciata. E anche la faccia tradiva un certo disagio, almeno fino a quando un ragazzo, che passava in motorino sulla strada adiacente, non urlava a squarciagola “Forza Nardi!!!”, strappandogli un sorriso. Poi, per quei capovolgimenti di fronte che solo il tennis sa offrire, cambiava improvvisamente lo scenario con l’italiano che cominciava a sbagliare molto meno, passando il testimone all’avversario. Il numerosissimo pubblico si rianimava e sospingeva Nardi a vincere un secondo combattutissimo set e un terzo in cui Svrcina aveva ormai alzato bandiera bianca. Così Nardi col punteggio di 3-6 7-6(5) 6-2 poteva alzare le braccia al cielo dopo quasi tre ore di lotta e consegnarsi ai selfie e alla firma degli autografi.
Nei quarti gli toccherà lo spagnolo Pabro Llamas Ruiz (n.22 ATP) che ha eliminato in rimonta uno Stefano Travaglia (4-6 6-1 6-2) troppo impegnato a lamentarsi delle condizioni del campo e a battibeccare con il giudice arbitro per concedere la necessaria concentrazione a un match che si stava complicando. Male anche Franco Agamenone che spreca molto contro l’argentino Roman Andres Burruchagae e finisce per arrendersi 7-6(3) 6-2. A fine partita Franco era piuttosto sconsolato e si lamentava della sua stagione che fin qui gli ha riservato ben poche soddisfazioni. E toccandosi la testa ci diceva che il problema era tutto lì dentro. Come per tutti gli atleti, del resto, sempre alla ricerca di quella convinzione di sé così difficile da trovare e tanto facile da perdere. Adesso si giocherà l’ultima fiche sulla terra del Challenger di Perugia e poi preparerà la stagione sull’erba. Oltre a cercare un nuovo mental coach dopo la separazione da Mirta Iglesias.