Boris Becker condannato a due anni e mezzo

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Boris Becker condannato a due anni e mezzo

La corte londinese ha ritenuto l’ex campione tedesco colpevole di bancarotta fraudolenta. Sconterà almeno metà della pena in prigione

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Boris Becker - US Open 2017 (foto Art Seitz)
 

Il 29 aprile 2022 è una giornata piuttosto cupa per il mondo del tennis e per lo sport in generale. Il sei volte campione Slam ed ex numero 1 del mondo Boris Becker è stato condannato a due anni e mezzo di reclusione dalla Southwark Crown Court di Londra. Sconterà almeno metà della pena.

Becker a inizio aprile era stato ritenuto colpevole dallo stesso tribunale di quattro capi d’accusa nel processo per bancarotta fraudolenta. Nel dettaglio, queste accuse riguardano violazioni dell’Insolvency Act del 1986. Se da un lato è stato assolto per altre 20 accuse (tra queste anche il non aver consegnato i trofei della sua carriera da tennista, inclusi quelli di Wimbledon), Becker è colpevole di aver nascosto beni per oltre 2 milioni e mezzo di sterline. Inoltre, ha nascosto debiti pari a 825.000 sterline, non ha dichiarato una sua proprietà in Germania (oltre 1 milione di sterline) e ha trasferito 390.000 sterline dal suo conto aziendale in seguito all’annuncio di bancarotta nel 2017. Inoltre la corte ha constatato anche l’acquisizione di 1 milione e 100 mila sterline date da un prestito dei suoi creditori. Citando l’esperto giornalista giudiziario Tristan Kirk, visto l’ammontare di denaro e ciò di cui era accusato, la detenzione era inevitabile.

L’ex tennista e allenatore di Novak Djokovic si era presentato in mattinata al tribunale indossando un capo d’abbigliamento carico di significato: la cravatta del torneo di Wimbledon, con i classici colori verde e viola. Colori del torneo in cui è nata la sua stella, nel 1985, ad appena 17 anni, quando vinse il suo primo Slam. Con quei colori indosso ha purtroppo per lui raggiunto anche il punto più basso.

Il suo avvocato Jonathan Laidlaw ha provato a forzare una pena con la condizionale. Tra i punti portati all’attenzione del giudice c’è la constatazione che l’ex tennista sia ritenuto colpevole “solamente” di 4 capi d’accusa su 24 e che il suo livello di colpevolezza fosse inferiore rispetto a quanto sostenuto dall’accusa. “Non ha letteralmente nulla e non c’è nulla da mostrare per quella che è stata la più brillante delle carriere sportive. Che termini come niente di meno che una tragedia”. Queste le sue parole. Ha continuato l’arringa, parlando di ciò che sarà di Becker dopo il periodo di detenzione: Il processo ha distrutto la sua carriera interamente e rimosso qualsiasi prospettiva futura per lui di guadagnare un reddito. La sua reputazione, parte essenziale del brand che gli dà lavoro, è in frantumi”.

Prima che il giudice tornasse con la sentenza definitiva, Laidlaw ha inoltre detto che “la sua caduta non è semplicemente una caduta dalla grazia ed è pari alla più grande delle umiliazioni pubbliche per questo uomo”. Le parole del giudice rivolte allo stesso Boris Becker, in riferimento anche a ciò che ha detto il suo avvocato, hanno chiuso definitivamente e laconicamente il caso: “Capisco l’umiliazione che ha sentito, ma non ha mostrato alcuna umiltà”.

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