ATP Madrid, Nadal: "Non sento più dolore. Vittoria importante per recuperare ritmo e fiducia"

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ATP Madrid, Nadal: “Non sento più dolore. Vittoria importante per recuperare ritmo e fiducia”

Al rientro in campo dopo il problema alle costole, Nadal è soddisfatto: “Ma per tornare al top il percorso è ancora lungo”. Sull’ace che gli ha dato la vittoria: “Forse era fuori”

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Rafael Nadal - Madrid 2022 (foto Twitter @MutuaMadridOpen)
 

Con un po’ di fretta Rafa Nadal si è presentato in sala stampa per parlare del suo match con Kecmanovic, chiuso per 6-1 7-6 dopo quasi due ore di gioco. Sembra quasi che lo spagnolo abbia calcolato al secondo i tempi in modo da poter essere libero per il fischio d’inizio della semifinale di Champions tra il suo Real Madrid e il Manchester City. Alla fine della conferenza stampa uno dei giornalisti presenti ha scherzato sul fatto che Rafa avesse dato più di uno sguardo all’orario e il maiorchino è stato al gioco: “mi piace – ha detto riferendosi al suo orologio – è davvero belllo“. Il resto della chicchierata con la stampa è stato decisamente più serio e più interessante: Nadal tornava infatti dall’infortunio alla costola e le domande sul suo stato di salute e di forma sono state quelle più gettonate.

Rafa ha affermato di aver lasciato il campo con ottime sensazioni, pur consapevole che il percorso per tornare al top è ancora lungo ma comunque stimolante. L’attuale numero 4 del mondo, che oggi ha disputato la sua prima partita sulla terra dopo quasi un anno dall’ultima volta, tornerà sul campo Manolo Santana nel pomeriggio di domani (non prima delle 16) per affrontare David Goffin. I precedenti sono a favore dello spagnolo con cinque vittorie su sette incontri con il belga.

D: Sei sorpreso del livello che hai avuto nel primo set dopo sei settimane senza giocare? Quali sono le tue impressioni?

Nadal: Lascio il campo davvero molto felice. Devo essere sincero con me stesso, non posso sperare in chissà quali grandi cose all’inizio. Nelle ultime settimane mi sono allenato molto, molto poco. Ho avuto giorni migliori e peggiori. È normale che sia così. In generale penso di aver disputato un buon match, in particolare nel primo set. Il secondo non lo considero un brutto set: quando si passa diverso tempo senza competere è normale avere degli up-and-down durante un match perché bisogna riacquisire la ruotine della partita: devi sapere quando attaccare e quando rimanere più conservativi e l’unica soluzione è giocare. Fisicamente, in alcuni momenti ero più stanco del normale. L’infortunio alla costola, infatti, è molto limitante: non mi ha permesso di fare nulla. Comunque non sono preoccupato: prendo ogni minuto che passo in campo come qualcosa di positivo e oggi sono stato in grado di giocare quasi due ore con un avvversario molto in forma, quindi è davvero una vittoria di valore. Il tempo trascorso giocando mi aiuterà a raggiungere l’obiettivo di recuperare lo stato di forma che avevo prima: è molto stimolante.

D: Vediamo tanti giocatori che hanno difficoltà quando tornano dopo tanto tempo senza giocare. Per te invece sembra che quattro o sei mesi fuori siano nulla. Come ci riesci? È una questione fisica o mentale?

NADAL: Non ci riesco neanche io. È impossibile: quando torni da un periodo senza giocare è dura ed è dura anche per me. Credo di avere la capacità di essere sufficientemente umile per gestire le cose anche quando non vanno alla perfezione. Bisogna essere consapevoli e accettare che ci saranno dei passi falsi ma continuare a guardare avanti con determinazione. Penso sia difficile per me come lo è per gli altri giocatori, ma è vero che durante la mia carriera sono stato capace di recuperare dopo momenti molti complicati ottendendo grandi risultati. Spesso la differenza la fanno i primi match: se vinci puoi riacquistare man mano ritmo e fiducia. Anche per questo la vittoria di oggi è molto importante per me.

D: Quali sono le sensazioni rispetto ai tuoi colpi? Come ti senti?

Nadal: Nel secondo set non ho giocato male. Semplicemente ho sbagliato alcune palle. Per quanto riguarda l’infortunio, il problema alle costole è completamente superato, non ho più dolore. È un tipo di infortunio che richiede un certo periodo di tempo. Bisogna essere pazienti per 5-7 settimane. Da un certo punto di vista è anche più facile perché sai che dopo sarai in grado di giocare.

D: Oggi si ritira Marc Lopez, un tuo amico e ora anche membro del tuo team. Puoi dirci qualcosa su di lui?

Nadal: Prima di tutto Marc è davvero una brava persona e le cose belle succedono a questo tipo di persone. I risultati che ha raggiunto in doppio sono senza precedenti in Spagna. In ogni caso, non si sa mai nella vita: ci può essere sempre qualche torneo dove poter giocare il doppio e in quel caso dovrà giocare con me!

D: Alla fine del match sembrava che Nalbandian (coach di Kecmanovic, ndr) ti stesse mostrando il segno del tuo ultimo servizio (con cui Nadal ha chiuso il match, ndr). Ti ha sorpreso che Miomir non abbia chiesto il challenge?

Nadal: C’erano due segni: uno buono e l’altro fuori. Non sono sicuro ma credo che la palla fosse fuori. Il problema è che adesso bisogna chiamare il falco molto velocemente, come ci ha ricordato l’arbitro prima del match. Penso che Miomir non abbia visto immediatamente il segno. Non so se avrebbe potuto chiedere il challenge.

Il tabellone maschile del torneo di Madrid

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