C. Garin b. [WC] F. Passaro 6-3 6-2 (da Roma, Giorgio Di Maio)

Esordio dolceamaro per Francesco Passaro sul Centrale del Foro Italico. L’azzurro, omaggiato di una wild card dagli organizzatori del torneo, si arrende in due set a un Cristian Garin, solido e cinico. Le oltre trecento posizioni di differenza tra i due si sono viste più che altro sotto il profilo mentale e nella gestione della partita, piuttosto che nei colpi. Passaro ha infatti messo in mostra un ottimo dritto, una buona fluidità generale e un atteggiamento aggressivo, forse troppo. La sua continua ricerca del vincente lo ha infatti portato spesso e volentieri a sbagliare e Garin ne ha approfittato per tirarsi fuori dagli impicci nel secondo set, nel quale ha recuperato un iniziale svantaggio di 2-0. Al secondo turno, il cileno affronterà Carlos Alcaraz.

IL MATCH – Pronti, via e dopo appena un punto la pioggia si abbatte sul Centrale, costringendo Passaro e Garin ad un’interruzione prematura. Al rientro in campo iniziano le difficoltà per Passaro, che deve ricorrere al servizio per salvare palla break. I problemi si ripresentano già nel terzo game: Passaro salva una prima palla break con un bel contropiede, ma un errore di rovescio lo costringe a fronteggiarne una seconda, annullata con un back che fa sbandare il dritto di Garin. La terza palla break però è quella buona per il cileno: Passaro sembrava essersi salvato anche questa volta con una bella smorzata e un pallonetto, ma la seconda smorzata è di troppo e il recupero di Garin lo punisce. Il cileno si rilassa troppo e con i suoi errori consegna la prima palla break a Passaro, che si rivela molto cinico nel convertirla. La girandola di errori prosegue da ambo le parti: Passaro sbaglia di millimetri il dritto e Garin può così prendersi il secondo break consecutivo con una risposta vincente di rovescio.

Le sofferenze del cileno al servizio però non sono finite. Passaro alza il baricentro in risposta e con uno splendido game giocato tutto all’attacco riesce ancora una volta a riportarsi immediatamente in parità. La pressione da fondo del tennista cileno però lo mette nuovamente in difficoltà e lo costringe a cedere per la terza volta di fila il turno di battuta. Purtroppo per il tennista di Perugia il servizio continua ad essere un punto debole anche di fronte ad un Garin lontano dalla forma migliore e l’ennesimo break sancisce la fine del primo set: 6-3 dopo 45 minuti.

Passaro prova a scuotersi si dosso le difficoltà di fine primo set e sale 0-40 sul servizio di Garin. Il cileno annulla prima queste tre palle break consecutive e poi altre tre, ma l’azzurro non demorde e alla settima chance riesce a trovare il break. Garin chiede un medical time out per farsi fasciare la caviglia sinistra, dolorante dopo un recupero di palla corta. Nonostante il fastidio, il cileno riesce a recuperare il break di svantaggio, risalendo da 2-0 a 2-2, pur senza strafare. Dall’altra parte infatti Passaro si lascia prendere dalla foga e comincia a sbagliare tanto alla continua ricerca del vincente. Garin si limita a mantenere il palleggio profondo, in attesa dei puntuali errori dell’avversario, e così facendo scava un solco sempre più ampio nel punteggio, infliggendo a Passaro un virtuale bagel che vale il 6-2 finale.

M. Cilic b. [WC] M. Arnaldi 6-1 6-4

Si prospettava una sfida proibitiva e sostanzialmente lo è stata, ma Matteo Arnaldi ha dato a vedere un ottimo atteggiamento, riuscendo a riprendersi da un inizio di partita traumatico e giocando quasi alla pari con Marin Cilic nel secondo set. Certo alla lunga la differenza di cilindrata e di esperienza si è rivelata ancora troppo ampia per essere colmata, ma il 21enne azzurro ha di che rallegrarsi e questa sconfitta potrà essere molto utile nel prosieguo della sua carriera.

IL MATCH – Il primo set è un monologo di Cilic. Troppo poco abituato a questi ritmi e a questi palcoscenici, Arnaldi fatica a gestire l’emozione e la potenza dell’avversario, trovandosi costantemente a rincorrere nello scambio. Ne nasce un 6-1 senza appello che in una mezz’oretta di gioco consegna il parziale al croato.

Arnaldi però reagisce molto bene alla batosta del primo set e comincia a giocare più sciolto, peraltro con buoni risultati. Nel terzo game, salva palla break forzando l’errore di C e sale 2-1, con un’autorevolezza inaspettata, soprattutto alla luce della grandi difficoltà di inizio partita. Mentre il secondo set prosegue all’insegna dell’equilibrio, uno spettatore afferra un gabbiano planato sugli spalti e lo lancia in aria per allontanarlo dal pubblico. La cacciata dell’improvvido volatile si fa preludio per il primo vero rischio corso da Cilic nel match. Un gran recupero di smorzata, una strepitosa difesa di rovescio e gran risposta consentono a Arnaldi di arrampicarsi per la prima volta a palla break, ma la combo servizio-schiaffo al volo del croato frustra le sue ambizioni. L’azzurro non si demoralizza e si mantiene in scia fino al 4-4, quando Cilic alza i giri e piazza la zampata decisiva che gli permette di approdare al secondo turno.

ALTRI DUE MATCH DI MAIN DRAW – Oltre alle due sfide con gli azzurri impegnati, il programma al Foro prevedeva altri due incontri già validi per il primo turno del main draw: a sorpresa Filip Krajinovic ha eliminato l’istrionico americano Frances Tiafoe con un doppio tie-break vincente, il primo vinto 9 punti a 7, il secondo per 7 punti a 5. Il serbo sarà dunque l’avversario di Andrey Rublev al secondo turno.
Definito poi anche l’avversario del N.1 del seeding Djokovic: Aslan Karatsev ha battuto il sudafricano Lloyd Harris al tie-break decisivo dopo aver salvato match point. Lo scorso anno Djokovic batté Karatsev nella semifinale all’Open d’Australia ma quest’anno il russo appare molto lontano dal livello di 12 mesi fa quando sconfisse lo stesso Djokovic a casa sua, a Belgrado.

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