Quando l’All England Club aveva reso nota la sua decisione di impedire la partecipazione alla prossima edizione di Wimbledon agli atleti russi e bielorussi in risposta alle atrocità perpetrate in Ucraina dall’esercito russo, si era capito subito che l’azione avrebbe potuto avere serie ripercussioni nel mondo del tennis e non solo.
Con i Championships ai nastri di partenza tra poco più di sei settimane sembra che i nodi stiano per venire al pettine: secondo molteplici fonti, solitamente ben informate, il Consiglio dei giocatori dell’ATP (Players Council) ha chiesto formalmente al Consiglio di Amministrazione dell’ATP (ATP Board) di non assegnare punti al prossimo torneo di Wimbledon e ai tornei patrocinati dalla LTA (Lawn Tennis Association, la federazione tennis britannica) che hanno deciso di non permettere la partecipazione di alcuni atleti sulla base della loro nazionalità. Nelle prossime 48 ore il Board dovrà decidere se ratificare o meno questa decisione: il Board è composto da tre rappresentanti dei giocatori, che sicuramente voteranno a favore, più tre rappresentanti dei tornei e dal Presidente Andrea Gaudenzi, che verrebbe chiamato a rompere l’equilibrio nel caso di una parità nella votazione.
Secondo quanto riportato da Simon Briggs sul Daily Telegraph, i rappresentanti dei tornei saranno chiamati a esprimere un voto che potrebbe metterli direttamente contro il più importante torneo del mondo, che però non fa formalmente parte del circuito ATP e che, in qualità di evento gestito da un club privato, gode comunque di un elevato grado di autonomia per quanto concerne regole di ammissione. Molto più delicata al momento sembra la situazione dei tornei sotto il controllo della LTA, tra cui anche quello che si disputa al Queen’s Club e che ha Matteo Berrettini come campione uscente, oltre a quella della LTA stessa, che potrebbe vedersi affibbiare pesanti multe oltre a potenzialmente perdere gli “slot” assegnati ai propri tornei nel calendario.
La decisione dell’ATP dovrebbe arrivare tra pochi giorni, e la WTA sembra orientata a seguire la stessa strada che trasformerebbe Wimbledon in una gigantesca esibizione. Dopo l’eliminazione dei punti assegnati alla Coppa Davis e ai Giochi Olimpici nel 2016, questa sarebbe il più significativo terremoto a livello di distribuzione punti nel tennis moderno, almeno dopo la sparizione del circuito WCT che fino alla fine degli anni ’80 regalava spettacolo e grandi partite nei propri tornei (incluse le finali a otto in programma a Dallas) ma non punti per la classifica mondiale.