ATP Roma, Bertolucci: "Djokovic primo favorito a Parigi. Sinner andrà valutato fra un anno e mezzo” [AUDIO ESCLUSIVO]

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ATP Roma, Bertolucci: “Djokovic primo favorito a Parigi. Sinner andrà valutato fra un anno e mezzo” [AUDIO ESCLUSIVO]

Paolo Bertolucci in proiezione Roland Garros: “Dietro Djokovic, Alcaraz e Tsitsipas”. Sul percorso di Sinner: “Non è ancora un giocatore completo”

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Novak Djokovic – ATP Roma 2022 (foto di Roberto dell'Olivo)
 

Il direttore di Ubitennis, Ubaldo Scanagatta ha intercettato, in questa domenica finale degli Internazionali BNL d’Italia 2022, all’uscita dal Foro Italico nientepopodimeno che Paolo Bertolucci. L’ex n. 12 ATP, nonché perno fondamentale della vittoriosa squadra di Davis del 1976 e più in generale del periodo d’oro che il tennis italiano, al maschile, ha vissuto durante gli anni ’70, si è concesso al nostro direttore per fare un bilancio della settantanovesima edizione del Masters 1000 di Roma.

DJOKOVIC IL PRIMO FAVORITO A PARIGI – Paolo, oggi apprezzatissimo commentatore tecnico per Sky, ha esordito dicendo la sua sulla finale maschile e rispondendo al quesito riguardante le cause dell’esito della sfida tra Djokovic e Tsitsipas; è tornato il serbo oppure ha deluso il greco? “No, è tornato Djokovic, ma l’aveva già dimostrato ieri contro Ruud e nei quarti contro Auger-Aliassime. Ha vinto il torneo senza perdere un set. Ha battuto sicuramente un giocatore, che è Tsitsipas, che oggi sicuramente non era al meglio. Ma credo che ancora una volta abbia dimostrato di essere il più forte e di andare a Parigi, secondo me, da primo favorito visto anche la condizione di Nadal che non è perfetta. Subito dietro di lui, vedo sinceramente Alcaraz e Tsitsipas; prima decisamente di Zverev. Il quale mi sembra che sia l’ultimo di questo gruppetto”.

SINNER HA DEI LIMITI, MA STA MIGLIORANDO – Dopo il commento all’atto conclusivo del torneo maschile, uno sguardo ai colori azzurri. Per Sinner la settimana è stata positiva, visto che raggiungere per la prima volta i quarti finale al Foro sarebbe un bel risultato per tanti, oppure ci si poteva e doveva aspettare qualcosa in più? Per il “braccio d’oro” della storia del tennis italico, il percorso del n. 13 del mondo ha rispettato le attese della vigilia e si è interrotto solamente dinanzi ad un ostacolo in questo momento insormontabile: “Ha superato un derby fastidioso, non giocando bene ma comunque venendo fuori. Poi ha giocato un’altra buona partita con Krajinovic ed un buonissimo primo set con Tsitsipas. Ma ha perso perché manca ancora di qualcosa. Non è un giocatore completo, ha dei limiti. Però sicuramente sta migliorando, si sono viste cose tecniche nuove, o almeno tentativi e questo è importante. Andrà valutato fra un anno, un anno e mezzo”.

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