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ATP Roma, Novak Djokovic trionfa per la sesta volta e punta Parigi [VIDEO]
Il n. 1 del mondo batte in due set Stefanos Tsitsipas: una dichiarazione di intenti in vista del Roland Garros

[1] N. Djokovic b. [4] S. Tsitsipas 6-0 7-6(5)

Non lascia scampo Novak Djokovic a Stefanos Tsitsipas, in una finale di Roma dominata per gran parte dal numero uno del mondo che conferma il suo status di assoluto favorito in vista del Roland Garros. Continuano invece i problemi del greco, che lo scorso anno si era fatto rimontare due set proprio da Djokovic nella finale del Roland Garros. Djokovic sale così a sette vittorie su nove confronti contro Tsitsipas e alza a sei il conto degli Internazionali d’Italia vinti su dodici finali disputate.
IL MATCH – Un errore di rovescio del greco lo condanna a già tre palle break nel primo game. Tsitsipas, solitamente chirurgico a rete, si breakka praticamente da solo affondando la volée in piena rete. Grossi applausi a spingere il greco ma subisce il break e sfoga la sua rabbia sulla racchetta, tirata contro la sua sedia. La furia del serbo non si placa, e si prende altre due palle break sul 4-0, complice un passanti di dritto uscito fuori di millimetri del greco. Sulla prima Tsitsipas mette pressione a Djokovic salendo a rete e costringendolo all’errore, sulla seconda Djokovic commette un brutto errore di dritto su una palla lenta. Ai vantaggi Tsitsipas però spedisce fuori un back di rovescio e consegna un’altra palla break al numero uno del mondo. Questa volta Djokovic riesce nel suo intento, e sfruttando l’ennesimo errore di rovescio del greco breakka per il 5-0. Il bagel è realtà subito dopo, con Djokovic che non spreca lo smash e chiude un 6-0 nettissimo in praticamente mezz’ora, in linea con la distruzione operata da Swiatek nei confronti di Karolina Pliskova.
Le prime fitte nell’armatura di Djokovic arrivano in avvio di secondo set, con il serbo che ha un evidente calo di tensione e con un dritto spedito in rete concede il primo break della partita al greco. Il pubblico comincia a rumoreggiare per il greco per avere una partita più lunga, e questo fa innervosire Djokovic. Il tennista serbo non sembra molto convinto in questa fase di partita, e comincia ad usare la palla corta senza criterio. La palla break che ne consegue rischia di mandare Tsitsipas a servire sul 5-1, ma Djokovic salva con un gran rovescio, e a posteriori è il turning point della partita. Contro il numero uno del mondo però si sa, non bisogna mai lasciarlo in vita perché è sempre in grado di mordere, e Tsitsipas offre un’ancora di salvezza a Djokovic al momento di servire per il set. Prima una palla corta sbagliata e poi un dritto in diagonale largo di molto significano break di Nole e set rimesso in piedi per il tennista serbo. Non ci sono però ulteriori cambi di punteggio e il risultato è che il secondo set viene rinviato al parziale decisivo del tie-break.
Nel tie-break il primo a scoprire il fianco è Tsitsipas, che con un errore di rovescio manda Djokovic a servire sul 3-2 a favore. Nole però, come successo già nella partita, abbassa i giri del motore nello scambio e concede il controbreak al greco con un dritto che colpisce il nastro e termina fuori. Il serbo va comunque a championship point sul servizio di Tsitsipas e il titolo arriva con una stecca di rovescio, l’ennesima della sfida del greco, dopo aver tirato una seconda steccata tremolante. Per Djokovic è il sesto titolo a Roma, e con Nadal ai box per il solito infortunio al piede e la gioventù di Alcaraz il serbo sembra proprio il favorito numero uno per il Roland Garros.
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ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card
Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.
Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.
Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.
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ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere
La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.
Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.
Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.
Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.
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ATP Next Gen, Race to Jeddah: tanta Francia tra i possibili partecipanti al torneo arabo
Si disputerà a Gedda l’edizione 2023 delle Next Gen Finals. Ecco la situazione aggiornata

Si comincia a fare i calcoli anche in chiave ATP Next Gen Finals. Dopo 5 edizioni il torneo riservato agli 8 migliori under 21 della stagione si sposta da Milano a Gedda, in Arabia Saudita. Data per certa la partecipazione di Alcaraz alle Finals torinesi e per possibile quella di Rune, è giusto allargare a 12 l’elenco degli attuali migliori giovani dell’anno, tra i quali appare per la prima volta tra i migliori 10 il francese Arthur Cazaux.
Dietro i primi due della classifica, c’è la bella scoperta di Ben Shelton esploso agli US Open e che si è messo in evidenza anche alla “Laver Cup”. Il classe 2002 americano precede di appena cento punti il nostro Lorenzo Musetti (la cui adesione all’evento rimane tutta da verificare).
Quinto in classifica Arthur Fils, salito attualmente al n. 44 nel ranking ATP. Tanta la differenza tra il francese e il quinto in classifica, il suo connazionale Luca Van Assche, classe 2004, uno dei più giovani della Top Ten. Ma se in Coppa Davis la Francia ha appena dovuto digerire una pesante eliminazione, Oltralpe possono consolarsi con la crescita delle giovani leve.
Pochi i punti che separano il francese da Stricker, ben 21 per la precisione, settimo in classifica. A chiudere la Top Ten c’è Alex Michelsen, un altro talento americano da tener d’occhio. Al nono posto del ranking valido per la Next Gen c’è Hamad Medjedovic, classe 2003, che ha 11 punti di vantaggio sul francese Cazaux, per la prima volta in Top Ten, e 32 sull’azzurro Flavio Cobolli. Altro francese in dodicesima piazza, Terence Atmane pronto a subentrare in caso di assenza di qualche “big”.
Brandon Nakashima vinse l’edizione 2022: l’americano è stato il quinto campione delle Next Gen Finals, l’ultima manifestazione tenutasi a Milano.
Posizione | Giocatore | Nazione | Punti | Nato nel | Classifica ATP |
1 | Alcaraz | Spagna | 8175 | 2003 | 2 |
2 | Rune | Danimarca | 3055 | 2003 | 4 |
3 | Shelton | USA | 1455 | 2002 | 20 |
4 | Musetti | Italia | 1345 | 2002 | 18 |
5 | Fils | Francia | 953 | 2004 | 44 |
6 | Van Assche | Francia | 597 | 2004 | 69 |
7 | Stricker | Svizzera | 576 | 2002 | 90 |
8 | Michelsen | USA | 518 | 2004 | 110 |
9 | Medjedovic | Serbia | 485 | 2003 | 120 |
10 | Cazaux | Francia | 474 | 2002 | 125 |
11 | Cobolli | Italia | 453 | 2002 | 122 |
12 | Atmane | Francia | 376 | 2002 | 147 |