Roland Garros: Zeppieri cede a Hurkacz, ma esce con onore. "Giocare qui non è un sogno, sento che posso giocare a questo livello e anche meglio"

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Roland Garros: Zeppieri cede a Hurkacz, ma esce con onore. “Giocare qui non è un sogno, sento che posso giocare a questo livello e anche meglio”

Dopo il brillante ruolino nelle qualificazioni, Zeppieri deve arrendersi in tre set a Hurkacz. Ma l’appuntamento con il secondo turno Slam è solo rimandato

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Giulio Zeppieri - Roland Garros 2022 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

[12] H. Hurkacz b. [Q] G. Zeppieri 7-5 6-2 7-5

Il debutto di Giulio Zeppieri nel tabellone principale di un torneo dello Slam è stato di quelli che “provano la febbre”: Huber Hurkacz, n. 13 della classifica mondiale, vincitore del Masters 1000 di Miami nel 2021 ha rappresentato il debutto di fuoco al massimo livello per il giocatore laziale che, cresciuto nei tornei juniores insieme con il suo amico Lorenzo Musetti, ha passato le ultime stagioni tra il sudore anonimo dei Futures e dei Challenger mentre il suo compagno di avventura diventava un “habitué” delle grandi ribalte.

Credo che lui abbia giocato un’ottima partita, soprattutto al servizio, ed è riuscito ad alzare il livello quando era necessario, al contrario di me” ha spiegato uno Zeppieri molto serio in volto, presentatosi in sala interviste con tutte le sue racchette. “Ho cercato di rispondere molto vicino al campo, soprattutto nei primi due set, poi sono arretrato un po’ nel terzo, ma lui ha tenuto in livello molto alto sia alla battuta sia sul punto dopo il servizio”.

E la differenza tra i due è venuta fuori quando i punti contavano di più: nel primo set, sul 5-4 Zeppieri, Hurkacz ha infilato una serie di 20 punti a 5 che in un battibaleno ha mandato il polacco avanti di un set e un break. A quel punto si è trattata di una gara in salita, nella quale Hurkacz è andato avanti 4-1 pesante nel secondo set per poi chiudere il secondo set 6-2.

Nel terzo set Zeppieri ha resistito fino alla fine come era capitato nel primo parziale, ma non è riuscito a risolvere il rompicapo dei game di servizio del suo avversario, nei quali non è mai riuscito a procurarsi nessuna palla break in tutto il match. “Tuttavia ho avuto qualche occasione, sono stato alcune volte 0-30, 15-30” ha precisato Zeppieri, che comunque è consapevole che la strada da percorrere è ancora lunga ma pala con la maturità di chi è fiducioso nel proprio metodo di lavoro e nel proprio team.

Ora per lui la stagione prevede tanti altri Challenger, per il momento tutti sulla terra battuta (a Forlì, Perugia e Parma), oltre alle qualificazioni di Wimbledon che Giulio vuole giocare per l’esperienza. “Dal momento che non saranno assegnati punti a Wimbledon non ho intenzione di giocare altri tornei sull’erba, ma le qualificazioni dello Slam le giocherò comunque”.

Interrogato sulla sua espressione piuttosto corrucciata dopo la sconfitta, nonostante il percorso positivo qui al Roland Garros, Zeppieri risponde: “Mi sono qualificato giovedì scorso, oggi è martedì, è passata quasi una settimana, per cui è un po’ tanto per essere ancora felici di quel risultato. Non mi sento di star vivendo un ‘sogno’, sento di poter stare a questo livello, di poter giocare alla pari con questi giocatori e anche meglio. C’è ancora tanto da lavorare, ma io e il mio team non abbiamo fretta, dobbiamo seguire il nostro percorso”.

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