Roland Garros, Tsitsipas: “Ho tirato fuori il mio istinto da combattente nel terzo set”

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Roland Garros, Tsitsipas: “Ho tirato fuori il mio istinto da combattente nel terzo set”

Stefanos Tsitsipas si è spaventato parecchio contro Musetti: “All’inizio non ero lì con la testa, ero frustrato con me stesso”

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Stefanos Tsitsipas - Roland Garros 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

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Stefanos Tsitsipas ha rischiato di uscire di scena già all’esordio, nella 126esima edizione dello Slam Parigino di Bois de Boulogne. Il greco ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio del nostro Lorenzo Musetti. Il carrarino, come un anno fa negli ottavi con Djokovic, ha incantato magnificamente il Philippe Chatrier portandosi ad un solo parziale dall’impresa di eliminare il finalista della passata edizione. Stefanos però ad un passo dall’esiziale e definitivo abbandono prematuro del secondo Major dell’anno, che dopo un’eccellente stagione sulla terra – con la semifinale di Madrid, l’ultimo atto al Foro Italico ma soprattutto il titolo di bicampione nel Principato monegasco – avrebbe avuto il sapore amaro di un’occasione non colta, si è ritrovato o per meglio dire (come ha ricordato anche lui in conferenza) ha ritrovato il servizio, e si è scosso pienamente riscoprendo il suo instinto brutale di combattente puro sangue. Facendo sempre affidamento alle parole del 23enne ateniese, è stato abbastanza inspiegabile il blackout mentale avuto nella prima parte dell’incontro, anche se seguendo ciò che ha dichiarato Tsitsi, probabilmente la causa è da rintracciare in una mancata capacità di concentrazione sul focus del momento ed una contemporanea esasperazione della proiezione su quello che accadrà. Questi ed altri ancora sono stati i temi toccati in sala stampa dal n. 4 ATP dopo la battaglia di 3ore e 36minuti con il 20enne toscano.

Il tabellone maschile del Roland Garros 2022

D: Partita lunga come al solito. Sei abituato a questo tipo di match. Come riesci ad affrontare tali sfide?

Stefanos Tsitsipas: “Devo davvero lavorare per ottenere qualcosa nella vita. Le cose non sono facili. Mi rifiuto di abbandonare la possibilità di provarci. Questo è semplicemente il modo in cui io approccio a queste condizioni. La partita non è mai veramente persa, finché non si conclude realmente, anche quando si è sotto di due set. Ti basta giocare punto dopo punto. Desideri solo che i tuoi sforzi pagheranno a lungo termine. Sai, essere in quella situazione è come, essere su una montagna che devi scalare, e sono stato in grado di arrampicarmi e capace di ritrovare lo slancio in modo costante e coerente con il mio gioco”.

D: Conoscendo Lorenzo, lo sapevi che sarebbe stata una partita del genere?

Stefanos Tsitsipas: “Assolutamente sì. L’ho detto. Sa lottare fino in fondo in ogni match. È un giocatore di talento, che ha un bel rovescio a una mano. Conosce il gioco sulla terra battuta. Lui è cresciuto giocando su questi campi. È sicuramente un avversario davvero difficile da affrontare in qualsiasi circostanza”.

D: Qual è stata la chiave della vittoria oggi? Quanto hai fatto in questo incontro, pensi che basterebbe per il prosieguo del torneo?

Stefanos Tsitsipas: “Beh, una volta che ho iniziato a trovare il mio servizio, il quale era davvero spento nel primo set. Forse non nei primi scampoli della partita, ma dopo è completamente crollato. Non lo sentivo per nulla. Questo ha permesso a lui [Musetti, ndr] di potermi allontanare dalla linea di fondo di parecchi metri. Una volta che ho davvero trovato lo slancio sul mio servizio, la mia routine e tutto il resto, sapevo che sarebbe stato tutto diverso, che sarebbe stato quel fiammifero che avrebbe innescato una nuova partita con una diversa inerzia. Sai, mi sentivo come se stessi servendo meglio di lui, creando più opportunità con il mio servizio, e ciò mi permetteva di premere anche di più da fondo campo. Sarebbe stato un po’ ingiusto, dalla mia prospettiva, avere un risultato che non fosse la vittoria”.

D: Qual è il tuo programma prima della prossima partita?

Stefanos Tsitsipas: “Sempre fisioterapia leggera, camminare, attivazione. Domani è un giorno per ricaricarmi e ottenere ancora più energia in vista del giorno successivo”.

D: Hai detto che in campo all’inizio non facevi tutto quello che era in tuo possesso per sentirti bene. Volevo solo capire meglio. Intendevi in un modo fisico, a livello di energie, oppure mentale

Stefanos Tsitsipas: “Modo mentale, assolutamente. Mentalmente, non so cosa fosse esattamente, ma non ero lì sul campo con la testa. Ero da qualche altra parte. Ero frustrato con me stesso. Cosa ho fatto per sentirmi in quel modo o per meritarlo in un palcoscenico come questo, in un Grande Slam, non si sa. O meglio credo e penso di essere stato davvero troppo concentrato sul futuro, pensando ad altre cose invece di essere realmente e pienamente presente in ciò che io stavo facendo in quel momento. Ma il mio istinto di combattente è venuto fuori nel terzo. Non avevo altra scelta, immagino. Ho davvero dovuto tirarlo fuori e andare fino in fondo, per recuperare e centrare il successo”.

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