Roland Garros, uno Zverev ondivago mette fine alla corsa di Zapata Miralles [VIDEO]

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Roland Garros, uno Zverev ondivago mette fine alla corsa di Zapata Miralles [VIDEO]

Sascha sbaglia tanto e rischia nei primi due set ma si prende i quarti di finale. Meriti allo spagnolo che si arrende solo nell’ultimo game

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Alexander Zverev - Roland Garros 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

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[3] A. Zverev b. [Q] B. Zapata Miralles 7-6(11) 7-5 6-3

Un po’ com’era successo contro Nakashima, Alexander Zverev soffre, rischia di perdere un paio di set, ma alla fine gliene bastano tre per battere l’agguerritissimo qualificato Bernabé Zapata Miralles, n. 131 ATP. Senza mai crollare come spesso succede allo sfavorito che manca più di un’occasione, Bernabé non l’ha resa facile a uno Zverev che ha avuto il merito di giocare meglio i punti importanti – che, per il numero 3 del mondo sul Suzanne Lenglen contro uno che fino a una settimana fa era 1-3 in carriera negli Slam, è il minimo richiesto. Ci ha messo del suo anche Sascha che non si fa mai pregare quando c’è la possibilità di allontanarsi dalla riga di fondo e di sbagliare più del dovuto (64 non forzati per lui). Insomma, non una prestazione da ricordare, tutt’altro, e dovrà probabilmente alzare il livello al prossimo turno quando affronterà il vincente del match serale fra Alcaraz e Khachanov. Dal canto suo, Bernabé si consola con l’ingresso, al momento solo virtuale, in top 100 e con la consapevolezza di poter continuare a giocare a questi livelli.

IL MATCH – Break in apertura per Zverev, che prova ad imporre il suo ritmo, troppo alto per lo spagnolo. Ma già si vedono vari non forzati, anche dettati da una sensazione di controllo che gli fa osare qualcosina. Ancora senza strafare, il tedesco strappa il doppio break: gli basta fare qualche passo in avanti e spingere, sia di dritto che di rovescio, che Zapata va in affanno e davvero non può nulla, anche tatticamente lo spagnolo non sembra avere soluzioni. Il primo set, dal sembrare bello che finito, si riapre grazie al classico passaggio a vuoto di Zverev, che nel sesto game da 40-0 permette allo spagnolo di rientrare, sbagliando sia colpi che scelte, e continuando gli errori in risposta. Sembra che Zverev abbia deciso di fare beneficenza quest’oggi, e al momento di servire per il set con quattro errori uno peggiore dell’altro in crescendo, cede anche l’altro break, dando coraggio allo spagnolo che ora ogni tanto qualche bel colpo in spinta lo tira fuori, di pura grinta. Finalmente nel tie-break si assiste a un livello di tennis degno di un quarto turno Slam, e se lo aggiudica 13 punti a 11, al quarto set point, Zverev. Nel mezzo anche tre occasioni di vincere il set a favore di Zapata, che sente la pressione e sbaglia sui primi due, mentre il terzo è un servizio-dritto amburghese.

Il secondo parziale inizia da un lato come è finito il primo, ma dall’altro c’è la sorpresa: break di Zapata pilotato dagli ennesimi non forzati di Zverev, troppo falloso su ambo i lati. Dal canto suo lo spagnolo sfrutta benissimo il dritto e il gioco di gambe, suscitando ancora più nervosismo nell’avversario. Riesce a recuperare il break nel terzo gioco il tedesco, quasi rinsavendo, salvo poi scivolare nuovamente in questa spirale di errori, e ri-perdere il servizio a 0 senza che lo spagnolo debba neanche più di tanto sforzarsi. Il numero 3 del mondo rientra nel set nell’ottavo game, alzando il livello da fondo campo, nonostante il suo avversario non molli di un centimetro, specie grazie al dritto, che si afferma come colpo fondamentale in questo pomeriggio per lui: così si procura altre due palle break nell’undicesimo gioco, sapientemente gestite e affrontate da Sascha, che appare ora più tranquillo e deciso. E alla fine la maggior abitudine a certi palcoscenici del tedesco e la pressione che chiaramente si fa sentire nella testa di Zapata Miralles conducono il secondo set nelle fauci di Zverev per 7-5. Sicuramente un parziale più intenso e con spunti tecnici migliori del primo, nel quale forse lo spagnolo meritava qualcosa in più anche, per la costanza e le occasioni, ma in questi frangenti a fare la differenza è il killer instinct, nonostante i ben 24 non forzati per Zverev.

Nel terzo parziale, Zapata Miralles va due volte sotto di un break e per due volte recupera nel chiaro tentativo di riscrivere il significato di die-hard. Un punto pesantissimo, cominciato sulla diagonale di sinistra e alla fine vinto dal tedesco grazie all’errore di Zapata sul dritto stremato dopo essersi guadagnato una posizione di vantaggio, mette in pratica fine alla sfida. È la palla del 5-3 per Zverev che questa volta non ha problemi a consolidare il vantaggio, arrivando così per la quarta volta tra gli ultimi otto a Parigi. Conclusa la settimana della vita (tennistica, finora), Zapata saluta uscendo tra gli applausi del pubblico.

(ha collaborato Michelangelo Sottili)

Il tabellone maschile del Roland Garros 2022

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