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Roland Garros, Evert: “Gauff ci fa capire che ci sono cose più importanti del tennis”. Wilander: “Troppa euforia per questo risultato”
Dai microfoni di Eurosport: per Wilander non dovremmo sorprenderci del successo di Coco Gauff: “Vincerà molti Slam”. Henman: “Non si mette troppa pressione e rispetta il suo percorso”

Gli opinionisti di Eurosport Chris Evert, Mats Wilander e Tim Henman hanno detto la loro sull’andamento e sull’esito della semifinale femminile della parte bassa anche in vista della finalissima, concentrandosi in particolar modo sulla figura di Cori Gauff. La stellina del tennis statunitense, grazie al raggiungimento della sua prima finale in un torneo del Grande Slam può finalmente luccicare inesorabilmente e magnificamente nell’universo tennistico, poiché a tutti gli effetti è divenuta una superstar dello sport femminile con la racchetta. Dunque il diminutivo attribuito al corpo celeste, che fa da appellativo alla n. 4 degli Stati Uniti, oramai fa riferimento soltanto alla sua giovanissima età e non più all’attesa per la definitiva esplosione.
La 18enne di Atlanta, infatti, dopo la vittoria in semifinale contro la nostra Martina Trevisan ha stabilito numerosi primati o eguagliato altri record che non venivano ottenuti da tantissimi anni. Coco – per gli amici – superando la 28enne toscana è diventata la più giovane tennista a stelle e strisce a spingersi sino all’ultimo atto di un Major da Serena Williams nel 1999 e sempre la più precoce del suo Paese ad avanzare fino all’atto conclusivo del Roland Garros da ben 40 anni, quando nell’allora 1982 ci riuscì Andrea Jaeger. E non è finita qui, visto che allargando l’orizzonte non solo alla storia delle Ladies del tennis americano, ma anche alle esponenti del tennis femminile mondiale; ci si accorge che la n. 23 del mondo ha riportato in finale in uno dei quattro appuntamenti più importanti del calendario una giocatrice che così giovane non si vedeva dai tempi di Maria Sharapova a Wimbledon 2004 e sui campi di Porte d’Auteuil da Kim Clijsters nel 2001. La minore delle Williams, la russa e la belga hanno occupato la prima piazza del ranking; mentre la due volte finalista Slam Jaeger si è fermata “solamente” alla seconda posizione mondiale. Un futuro brillante e vincente, dunque, sembra certamente assicurato per l’ex n. 13 WTA. Ma siamo altrettanto convinti, che nelle due finali nelle quali sarà impegnata – ha raggiunto l’ultimo atto anche in doppio in coppia con la connazionale Pegula – avrà una fortissima motivazione nel voler anticipare i tempi del percorso e nel trasformare un futuro pieno di soddisfazioni in un presente già fiammante.
EVERT CONSIGLIA A TUTTI I TENNISTI DI SEGUIRE GAUFF, IL SUO APPROCCIO TOGLIE PRESSIONE – “È così giovane, ha solamente diciotto anni e non ha avuto dunque finora la possibilità di accumulare molta esperienza nella propria vita. Ciò nonostante, la sua coscienza sociale e il modo con cui guarda il mondo, avendo piena conoscenza di quello che sta succedendo, è un qualcosa di speciale. Sarebbe bello se tutti avessero questo tipo di atteggiamento, e per quanto riguarda i giocatori avere questo tipo di approccio al tennis avrebbe come effetto quello di togliere loro moltissima pressione. Perché affrontando la vita e la professione di tennista professionista, come fa Cori, [Gauff, ndr] fa comprendere pienamente come ci siano molte cose più importanti di una partita di tennis Megapari – Türkiye’nin En İyi Bahis. I suoi genitori hanno detto che questa è stata la settimana in cui l’hanno vista più rilassata da quando è nel Tour e penso che questo l’abbia davvero aiutata a giocare il suo miglior tennis. Se riuscirà a mantenere questa mentalità fino alla finale, in cui non avrà nulla da perdere, questo suo approccio psicologico potrebbe essere il suo grande vantaggio e ha buone possibilità per riuscire a preservarlo. Ha detto che non era nervosa ad inizio match, ma che comunque ha giocato un po’ contratta nelle prime battute della sfida e questo è totalmente comprensibile. Poi però ha giocato in modo intelligente, non ha faticato troppo, ha avuto un atteggiamento piuttosto difensivo ma ha vinto il set. Successivamente grazie al parziale inaugurale vinto, ha potuto giocare ancora più sciolta e libera mentalmente grazie alla sicurezza che le dava il fatto di stare avanti nel punteggio.”
WILANDER ELOGIA CORI PER IL SUO SENSO TATTICO E LA SUA SCELTA DI GIOCARE IL DOPPIO – “Ho avvertito un pò troppa euforia per questo risultato, direi troppi festeggiamenti, no? Penso che che Coco [Gauff, ndr] vincerà questo torneo molte volte. Quindi credo non ci sia molto da festeggiare. Penso che vincerà tanti tornei del Grande Slam, ma il percorso nel torneo per lei non è finito. Mentre riguardo alle sue dichiarazioni nella conferenza post-partita, io penso che vincere le partite per lei non sia la cosa più importante e credo anche che non sia concentrata sempre per tutto il suo tempo sul tennis. Ma quando va in campo, il match e il tennis sono le cose più importanti e lo si vede da come affronta le sue sfide. Poi è incredibilmente brava tatticamente. L’ho vista colpire dei colpi tagliati dal centro del campo a Wimbledon. Lei è così intelligente. Inoltre adoro il fatto che stia giocando in doppio, imparerà molto nel gioco a rete giocando di più in doppio. È molto a suo agio in campo, ma è anche in grado di staccarsi da esso quando non gioca e recuperare energie mentali e fisiche. Mi piace il fatto che sia abbastanza nervosa all’inizio di ogni incontro perché molti grandi campioni sono nervosi all’inizio, ma poi una volta che entrano in possesso della partita, abbandonano quel nervosismo. Penso che abbia trovato definitivamente il suo stile come giocatrice, con il raggiungimento di questa finale da sogno.“
HENMAN AFFERMA CHE GAUFF CONTRO TREVISAN E’ STATA FREDDA E LUCIDA NELLO SFRUTTARE LE SUE CHANCE – “È partita un pò nervosa e contratta, ma Coco poi si è dimostrata fredda e lucida nel cogliere le sue possibilità. Una volta che ha avuto queste occasioni, è stata in grado di esprimere il suo meglio. Mi sta davvero entusiasmando il suo rovescio lungolinea ed ha anche una grande abilità atletica. Dunque è una tennista completa, che abbina tennis, abilità atletica e mentalità. Ha una grande prospettiva in futuro, analizzando i miglioramenti che può fare e il livello che può raggiungere. Inoltre ha capito in che momento della sua vita si trova e lo sta affrontando nel modo più giusto rispettando il suo personale percorso. Non penso, ad esempio come è accaduto ad altre giovani giocatrici che giungono alla ribalta precocemente, che la pressione la stia consumando ed è in grado di non mettere troppa pressione su se stessa. E’ ancora in corsa in doppio, il che non è una brutta cosa. Ha la sua famiglia lì e ci sono molte persone intorno a lei, per darle quei momenti di distrazione essenziali per ricaricarsi e mantenere la sua mente concentrata sull’ultima partita del torneo con Iga Swiatek. È arrivata alla sua prima finale del Grande Slam e ora la può affrontare dando il meglio di sé“.
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Asian Games: pronostici rispettati, le prime due teste di serie in finale in entrambi i tabelloni
Nessuno scossone tanto nel maschile quanto nel femminile. Tre finalisti su quattro rappresentano la Cina

L’abbiamo definita, nei giorni scorsi, la competizione più sentita dai tennisti asiatici, e fra qualche ora sapremo chi vincerà, sia nel maschile che nel femminile. Stiamo parlando degli Asian Games, per i quali tennisti e tenniste anche di un certo livello hanno rinunciato ad altri eventi ATP e WTA nei loro Paesi con l’obiettivo di contendersi lo scettro di campione d’Asia.
Ma se soprattutto per i sudcoreani la posta in palio è molto alta, visto che vincendo l’oro hanno il diritto di saltare la leva militare, nessun giocatore di questa nazionalità è riuscito ad accedere alle due finale del singolare. L’ultimo superstite era Seong Chan Hong, sconfitto in semifinale con il netto punteggio di 6-2 6-1 dal giapponese Yosuke Watanuki.
Andando allora a guardare quali sono le due finali dei due tabelloni, ci si accorge di due aspetti molto particolari. Il primo è che sia tra i ragazzi che tra le ragazze l’ultimo atto vede di fronte le due teste di serie più alte. Qualcosa di non così consueto soprattutto nel femminile, dove spesso non mancano le sorprese. Il secondo è che su quattro contendenti rimasti in gara, ben tre rappresentano una sola nazione, ovvero la Cina, e proprio Watanuki è l’unico ad alzare un’altra bandiera.
Il nipponico cercherà così di vincere il titolo la mattina di sabato 30 settembre (ore 6 italiane) contro il favorito, nonché n° 1 cinese e n° 60 del mondo, Zhizen Zhang, che ha lasciato per strada un solo set in tutto il torneo e che ha sconfitto in semifinale l’uzbeko Khumoyun Sultanov per 6-4 6-1.
Nel femminile, invece, andrà in scena un intrigante derby cinese tra due tenniste molto in alto nella classifica WTA, ovvero Qinwen Zheng e Lin Zhu. Le due non si sono mai affrontate in carriera e il primo confronto varrà dunque molto in termini di prestigio nel proprio Paese. Questa finale si giocherà un giorno prima rispetto a quella maschile, alle 5:30 del mattino in Italia nella notte tra giovedì 28 e venerdì 29 settembre.
Sarà invece India vs Taiwan nella finale del doppio maschile, perché si incroceranno le racchette delle coppie Ramathan/Myneni e Jung/Hsu, mentre un altro derby è atteso tra le donne. Questa volta, a scaldare gli animi dei tifosi taiwanesi, ci penseranno Le sorelle Chan e Lee/Liang, che si contenderanno la medaglia più prestigiosa.
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Italiani in campo venerdì 29 settembre: si rivede Sinner a Pechino, primo turno anche per Musetti. Bronzetti non si ferma mai
Dopo le polemiche sulla Davis, Jannik Sinner torna finalmente a far parlare il campo contro Daniel Evans. Lorenzo Musetti debutta invece contro Karen Khachanov, mentre per Lucia Bronzetti è già tempo di qualificazioni sempre a Pechino

Jannik Sinner torna in campo, e lo fa quasi un mese dopo l’ultima apparizione in un torneo. Avevamo infatti lasciato l’altoatesino nella notte italiana tra il 5 e il 6 settembre scorsi, quando dopo quasi cinque ore di lotta usciva sconfitto nell’ottavo di finale contro Alexander Zverev allo US Open.
Inutile, adesso, ripercorrere nuovamente ciò che si è detto sulla sua mancata partecipazione alla Coppa Davis, ne abbiamo già scritto tanto, dando tutte le opinioni (qui per chi lo reputa “innocente” e qui per chi lo reputa “colpevole”). Ora è – finalmente, potremmo aggiungere – il momento di tornare a parlare di tennis giocato.
Il primo scoglio per Sinner al rientro dopo oltre tre settimane di riposo non è però così agevole, visto che al primo turno del China Open, ATP 500 che si disputa a Pechino (cemento outdoor), dovrà vedersela contro Daniel Evans, n° 33 del mondo ma non testa di seria per il livello molto alto dei tennisti che prendono parte alla competizione. Jannik è invece il sesto favorito per la vittoria finale, ma l’attenzione contro il britannico dovrà essere massima, visto che i due non si sono mai affrontati e che quindi non ci sono appigli a precedenti benevoli.
L’italiano sarà impegnato sul secondo campo più importante tra quelli dell’impianto pechinese, il Lotus, come primo match di giornata, dalle 6:30 ora italiana (le 12:30 in Cina). A guardare le quote, sembra che non ci sarà partita. Sinner è considerato decisamente in vantaggio sulla carta, e la sua vittoria è pagata intorno all’1.20 su tutti i principali siti di scommesse. Evans, invece, oscilla tra il 4.10 e il 4.30. Per chi vincerà tra i due, forse il secondo turno potrebbe risultare paradossalmente più agevole, contro Yoshihito Nishioka o Juncheng Shang.
Se abbiamo detto di un Sinner che non disputa un incontro da diverso tempo, lo stesso non si può affermare di Lorenzo Musetti, che abbiamo invece lasciato solo pochi giorni fa in semifinale a Chengdu, nella sconfitta contro Roman Safiullin, e anche lui impegnato a Pechino per un debutto tutt’altro che agevole contro Karen Khachanov.
Il russo n° 14 ATP viene dalla convincente e fresca vittoria di Zhuhai e sarà avversario scomodo per il carrarino, che peraltro non sta attraversando un momento di forma brillante. Come per Sinner-Evans, anche in questo caso si tratta di una prima volta assoluta nei confronti tra i due, ma nella circostanza è l’italiano a essere sfavorito. Musetti è dato infatti a 2.20 da Bet365 e a 2.15 da Sisal, mentre gli stessi siti piazzano Khachanov rispettivamente a 1.67 e 1.65.
Musetti-Khachanov sarà il terzo match sul campo Brad Drewett, attorno alle 10 ora italiana (le 16 a Pechino), e chi la spunterà tra i due potrebbe subito trovare Carlos Alcaraz, testa di serie n° 1 e avversario di Yannick Hanfmann al primo turno.
Entrambi gli incontri dei tennisti italiani saranno visibili in diretta su SuperTennis.
In campo femminile, è già ora di scendere nuovamente in campo per la stacanovista Lucia Bronzetti, che poche ore fa perdeva nettamente a Ningbo contro Linda Fruhvirtova e che avrà appena il tempo di spostarsi a Pechino per giocare il turno di apertura delle qualificazioni al cospetto di Laura Siegemund. Ultimo match sul campo 6 per loro, con l’equilibrio che regna sovrano nei pronostici. L’azzurra è data a 1.65 da Sisal, contro l’1.75 della rivale. Le due si sono affrontate all’ultimo Australian Open, con il successo della tedesca in tre parziali.
Italiani in campo venerdì 29 settembre
China Open, primo turno:
[6] JANNIK SINNER vs Daniel Evans – Campo Lotus – Diretta SuperTennis dalle 6:30
LORENZO MUSETTI vs Karen Khachanov – Campo Brad Drewett – Diretta SuperTennis dalle 10 circa
China Open, qualificazioni, primo turno:
[6] LUCIA BRONZETTI vs Laura Siegemund – Campo 6 – Ore 10:30 circa
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WTA Ningbo, altra vittoria sofferta per Jabeur. Shnaider fa fuori Kvitova
Jabeur-Podoroska e Fruhvirtova-Shnaider saranno le semifinali del torneo cinese che ha appena visto l’eliminazione di Bronzetti

Non solo la sconfitta della nostra Lucia Bronzetti per mano di Linda Fruhvirtova: la giornata di giovedì metteva in palio altri tre posti per le semifinali del WTA di Ningbo. Ecco com’è andata.
[1] O. Jabeur b. V. Zvonareva 7-5 4-6 6-1
Primo set segnato irrimediabilmente dagli errori di Ons Jabeur. Fin dalle prime fasi di partita, è ben evidente che per la tunisina non sia ancora tempo di tornare ai fasti che l’anno portata a sue finali a Wimbledon, ma che debba lottare su ogni singola palla. Gli errori fioccano, in particolare dalla parte del dritto, e questo consente a Zvonareva di andare due volte in vantaggio di un break, prima sul 2-0, poi sul 4-2. Jabeur, però, non si sottrae alle difficoltà e alla fatica, vince 4 game di fila e recupera tutto il ritardo, tirando fuori alcune magie di livello assoluto – tweener, smorzate e recuperi in corsa vincenti –. Zvonareva, presa dalla frustrazione, commette qualche errore e non può nulla di fronte all’improvviso cambio di passo dell’avversaria. Dopo un’ora e un quarto Jabeur fa suo il primo set per 7-5.
L’inizio di secondo parziale vede dominare chi si trova in risposta, con quattro break consecutivi messi a segno. Entrambe le giocatrici commettono errori anche banali, provate dalla fatica del primo set e dalla grande umidità di Ningbo. La prima a tenere il proprio turno di servizio è Jabeur nel quinto gioco, a cui risponde subito la russa. Sul 3-3, Zvonareva si procura due palle break annullate con due numeri clamorosi dalla tunisina: ace di seconda e vincente di dritto incrociato con entrambi i piedi nel corridoio. L’equilibrio, però, non dura molto: Jabeur incappa in un pessimo game alla battuta e subisce un break a 15, che manda la russa a servire per il set sul 5-4. Zvonareva, a differenza del primo parziale, è cinica e chiude alla prima chance dopo quasi un’altra ora di gioco.
Inizio di terzo set che sorride a Ons Jabeur: dopo aver superato il momento di appannaggio fisico e tecnico della fine del precedente parziale, innesta una marcia superiore, che le consente di trovare con grande continuità soluzioni vincenti e prendere il largo nel punteggio (5-0). Sotto di due break, Zvonareva riesce a muovere il punteggio, nonostante i vistosi fastidi alla spalla sul servizio. Jabuer chiude 6-1 dopo due ore e trentasei minuti di autentica battaglia.
GLI ALTRI MATCH – Non si è salvata, invece, la numero 2 del tabellone Petra Kvitova che, dopo aver raggiunto i quarti di finale grazie al forfait di Putintseva, ha ceduto in tre set e due ore di gioco alla 19enne russa Shnaider. La ceca si era ripresa dopo un primo set da dimenticare (1-6), aggiudicandosi il secondo parziale per 6-4 grazie soprattutto a una buona resa in fase di risposta con tre break messi a segno. Nel terzo, però, la numero 14 del mondo non è stata sufficientemente cinica e non è riuscita a sfruttare il momento di maggiore difficoltà dell’avversaria in avvio di set. Shnaider ha salvato tre palle break nel suo primo turno di battuta e un’altra sul 2-3, prima di brekkare a zero nel game successivo e involarsi così verso la vittoria (6-3). La 2004 russa disputerà contro Fruhvirtova (un’altra giocatrice ceca) la sua seconda semifinale nel circuito maggiore, dopo quella persa ad Amburgo in estate contro Noha Akugue. Intanto, si è già assicurata un nuovo best ranking: ora è virtualmente numero 70 del mondo (il precedente miglior piazzamento era n. 83).
L’ultimo quarto di finale del Ningbo Open ha visto infine la vittoria in due set di Nadia Podoroska su Katerina Siniakova. L’argentina ha prevalso con un doppio 6-1 in un match caratterizzato dall’abbondanza di palle break: la ceca ne ha concesse ben 17 (solo in un turno di battuta ne è rimasta del tutto immune) perdendo il servizio cinque volte, mentre Podoroska si è salvata in tutte e cinque le occasioni fornite all’avversaria. Il punteggio ha così assunto una forma anche più severa rispetto a quanto si sia effettivamente visto in campo, sebbene la numero 90 del mondo abbia ampiamente legittimato il successo. Sarà quindi lei l’avversaria di Jabeur nella semifinale della parte alta del tabellone. Nadia proverà a ribaltare i pronostici per accedere a quella che sarebbe la sua prima finale nel circuito dopo tre semifinali perse. (Andrea Mastronuzzi)