ATP Stoccarda: un buon Murray basta per risolvere l'enigma Bublik. Ora la sfida contro Tsitsipas

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ATP Stoccarda: un buon Murray basta per risolvere l’enigma Bublik. Ora la sfida contro Tsitsipas

Un Andy a tratti in buon spolvero batte un Bublik troppo effimero. Il greco concede qualcosina all’inizio ma niente di più contro lo svizzero. Fuori Hurkacz, avanza Kyrgios

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Stefanos Tsitsipas - Stoccarda 2022 (Twitter - @atptour)
Stefanos Tsitsipas - Stoccarda 2022 (Twitter - @atptour)
 

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Cade una testa di serie, ma da qui a definire una sorpresa il risultato del match di più atteso di questo giovedì alla Mercedes Cup, ce ne passa. Infatti Sir Andy Murray, ex n.1 al mondo, ha avuto la meglio su un giocatore mai scontato come Alexander Bublik, vincendo una partita ricca di capovolgimenti di fronte nel secondo set, in cui si sono susseguite giocate da bollicine, che solleticano il passato glorioso. 6-3 7-6(4) in 1h e 43 per lo scozzese, che a tratti ha anche messo in mostra quel rovescio che tanti ha piegato nel corso degli anni, e che neanche le frustate e le carezze di Bublik, come sempre troppo prigioniero di sé stesso e dei suoi dubbi amletici, hanno saputo smussare. I dritti e i servizi di Stefanos Tsitsipas hanno invece smussato eccome le bollicine di Dominic Stricker, giovane svizzero che interpreta benissimo l’erba (l’anno scorso quarti di finale qui a Stoccarda), ma un po’ troppo leggero ed ebbro del rischio per certi avversari. 6-3 6-4 il punteggio a favore del greco, che dopo qualche game di adattamento ha ingranato al massimo nel resto del match, mostrando anche ottima copertura a rete, eredità probabilmente dei tanti match in doppio. Torna dunque la vittoria sull’erba per Tsitsipas, che mancava dal 20 giugno 2019 contro Chardy al Queen’s, torneo di casa del suo avversario di domani, appunto Andy Murray. Tra i due un solo precedente, con 5 set e tante polemiche allo scorso US Open, vinto in rimonta dal greco. Spettacolo assicurato dunque per il match di cartello dei quarti di finale.

A.Murray b. [7] A.Bublik 6-3 7-6(4)

Annulla palla break nel quarto game il kazako, sfruttando il servizio e il dritto e iniziando a mostrare un po’ del solito funambolismo. La chiave di lettura dovrebbe essere sfruttare la battuta e gli attacchi, dato che lo scozzese (fisico permettendo) sullo scambio da fondo ha qualcosina in più. Ma il primo break del match, nel sesto gioco, è a favore di Murray: passaggio a vuoto di Bublik, che butta via una smorzata e regala anche un doppio fallo, tanto per gradire. Sir Andy scarta il regalo, sfruttando le solite turbe del kazako (che si innervosisce e produce un evitabilissimo turpiloquio in russo), e tentando la fuga nel set, a suon di regolarità e semplicità. Alla fine il primo set viene vinto dal giocatore forse non più brillante, ma certamente più costante.

Punteggio di 6-3 a favore di Murray, che giocando semplice e pazientando riesce a pescare qualche errore di Bublik e qualche colpo incisivo anche da parte sua (però l’ultimo punto dell’ottavo game vinto dal kazako andrebbe rivisto un paio di volte, così per ricordare la qualità del suo braccio).

Nel secondo set il break per Murray arriva già nel terzo gioco, ma sarebbe meglio dire che Bublik si “suicida” tra doppi falli ed errori, in un game in cui ha giocato quasi solo lui, mettendo ace o vincenti quando non ha sbagliato, ma all’ex n.1 al mondo basta rispondere profondo e vicino alle righe per una mano all’autolesionismo del kazako. Dal canto suo è bravo però a rimettersi subito in rotta Bublik, accelerando da fondo e sfidando Murray ad attaccare: e proprio sulla palla break una buona discesa a rete dello scozzese vede un grandissimo passante, con la palla che pizzica la riga. Il livello del match, e in particolare di Sascha Bublik, si è alzato sensibilmente: ogni scambio è un susseguirsi di variazioni e smorzate, che non sempre Murray riesce a gestire, e infatti addirittura il n.42 al mondo si porta avanti nel set con il break nel sesto gioco, strameritato.

Eppure sembra quasi ci sia in Bublik l’incapacità di vincere: prima ci sono due set point annullati da Murray in un game fiume, poi Sascha al momento di servire per il set subisce il break a 0 giocando un paio di smorzate che con gentilezza si potrebbero definire “sconsiderate”, e Sir Andy ringrazia. Alterna sempre più luci e ombre Bublik, con le prime che si vedono specie al servizio, in luogo di un Murray che sta gradualmente salendo di aggressività e pesantezza, giocando anche qualche smorzata in più a rendere pan per focaccia (e annulla anche un altro set point, con buona collaborazione dell’avversario). L’esperienza e la costanza vengono fuori prepotentemente nel tie-break, che si rivelerà essere poi decisivo, vinto 7 punti a 4 da Sir Andy, per quanto il mini-break fatale sia stato un altro evitabile errore di Bublik, che avesse messo un po’ più di concentrazione su alcuni punti avrebbe quantomeno meritato il terzo set. Esce soddisfatto invece Murray, che forse non avrà sempre brillato, ma ci ha sempre creduto. La sfida a Tsitsipas sarà certamente interessante.

[1] S.Tsitsipas b. (Q) D.Stricker 6-3 6-4

Il tennis erbivoro di Stricker, fatto di gran servizi, specie da sinistra, ma soprattutto di attacchi e ottimo dritto, gli procura due palle break nel quinto game, dove Tsitsipas ricorre a un’arma da sfruttare su queste superfici per annullarle: doppio serve and volley, con la chiave per lui di attaccare il rovescio dello svizzero, quindi sul lato destro, essendo mancino. Questo riesce al n.5 del mondo, che sfrutta la palla break conquistata gestendo bene da fondo e passando appena può sugli attacchi dell’avversario; Dominic cerca fin dal servizio di prendere l’inerzia dello scambio, ma il greco inizia a prendere le misure, limitandone l’aggressività. Chiude 6-3 un rapido primo set Tsitsipas, ricorrendo al servizio per tenere lontano Stricker e andare in vantaggio. Un parziale con un bel tennis, adatto alla superficie, rapido e spumeggiante a tratti, che ha incoronato semplicemente il giocatore più bravo ed esperto.

Si apre il secondo set con un break Tsitsipas, col greco incisivo con il proprio dritto, che ha una pesantezza al di fuori della portata di Stricker, a cui va però riconosciuto sempre il coraggio di attaccare, specie sulle seconde dell’avversario. Ma Tsitsipas non solo nei colpi di scambio, ma anche con il servizio, lascia ben poco spazio all’avversario. Vende cara la pelle fino alla fine però Stricker, volendo spostare tutta la pressione sul servizio del greco, chiamando a raccolta la potenza anche sulla seconda. Poco male, serve giusto un game in più per chiudere il match per la tds n.1, in controllo dall’inizio alla fine, con un minimo di difficoltà solo sulle due palle break nel quinto game del primo set, che però ha quasi sfruttato come campanello d’allarme per alzare il livello del gioco contro un avversario che ha dato il suo massimo, confermandosi una possibile mina vagante di questa stagione sui prati. E, a proposito, chissà che Tsitsipas non riesca finalmente a cogliere risultati anche a Wimbledon.

Nella parte alta del tabellone eliminate due teste di serie: Hubert Hurkacz, semifinalista lo scorso anno a Wimbledon, è stato sconfitto in 3 set da Marton Fucsovics 7-5 6-7(7) 6-3 il punteggio finale. Meno sorpredente la vittoria dell’imprevedibile Nick Kyrgios ai danni di Nikoloz Basilashvili 6-7(4) 6-4 6-3. Sui prati Nick rimane sempre un giocatore da evitare. L’ungherese e l’australiano si sfideranno dunque venerdì nei quarti di finale

Il tabellone completo dell’ATP 250 Stoccarda

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