ATP Queen's: Cilic, van de Zandschulp e Krajinovic in semifinale. La polemica di Shapovalov

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ATP Queen’s: Cilic, van de Zandschulp e Krajinovic in semifinale. La polemica di Shapovalov

LONDRA – Sesta volta di Marin tra gli ultimi quattro nel torneo. La favola di Peniston finisce contro il serbo. Shapovalov prende di mira gli organizzatori sul tema dell’inclusività

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Marin Clic – Queen's 2022 (credit: Getty Image for LTA)
 

Da Londra, il nostro inviato

Oltre al match di Matteo Berrettini, si sono disputati ovviamente anche gli altri tre quarti di finale al cinch Championships, ma prima di partire con il resoconto della giornata, è giusto sottolineare una questione sollevata da Denis Shapovalov. Il canadese, uscito sconfitto da Paul al primo turno in questo torneo, ci ha tenuto a sottolineare un comportamento a dir poco ipocrita da parte degli organizzatori del torneo. Oggi a quanto pare si celebra la giornata dell’inclusività, con bandiere LGBTQ esposte in ogni dove qui al Queen’s Club, dai polsini dei giudici di linea fino ai lacci delle scarpe di Berrettini, tuttavia alle tenniste non è stato dato il permesso di usufruire dei campi. 

“Ironico che il Queen’s Club prenda il nome da una donna così potente e straordinaria, tuttavia stia discriminando le tenniste professioniste così apertamente non permettendole di allenarsi nel circolo, quando hanno bisogno di prepararsi per Wimbledon. È tempo di rivedere questa policy” ha commentato Shapovalov tramite il suo account Instagram. Difficile che qualcuno possa dargli risposta in tempi brevi, o dargliela affatto.

Passando al tennis giocato, il programma si è aperto come ieri con lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina sceso in campo alle 12 ora locale. Il suo avversario odierno è stato Botic Van De Zandschulp, il quale ha vinto piuttosto agevolmente 6-2 6-4. Entrambi i tennisti erano al loro esordio in un quarto di finale su erba, nonché all’esordio nel torneo (come anche Tommy Paul, Emil Ruusuvuori, Ryan Peniston e Filip Krajinovic, tutti tennisti scesi in campo oggi e che non avevano mai messo piede prima al Queen’s).

B. Van De Zandschulp b. A. Davidovich Fokina 6-2 6-4

Abbinando buone risposte a un paio di errori di Alejandro, l’olandese arriva a palla break nel quinto game. Fokina cerca di tirarsi fuori dai guai con un servizio da sotto, ma l’effetto sorpresa non fa il suo effetto e Van De Zandschulp passa in vantaggio. Lo scossone appena subito destabilizza Davidovich che prosegue il suo ‘momento no’ alla battuta: con due doppi falli e una risposta vincente di dritto di Botic si assiste ad un altro break, e Van De Zandschulp conclude l’opera chiudendo 6-2 in mezz’ora. 

Il servizio e il dritto del n.29 del mondo sono sicuramente più efficaci di quelli dello spagnolo, ma quest’ultimo finora aveva dimostrato di trovarsi estremamente a suo agio su questi campi. Purtroppo però oggi le sue variazioni nel gioco (palle corte, serve and volley ecc) sono quasi sempre state adottate in momenti sbagliati, mentre l’olandese porta avanti una tattica semplice ma efficace. Nel secondo set Van De Zandschulp mette subito la testa avanti e il solco sembra ormai segnato. Davidovich tuttavia sta imparando a lottare e, con la grinta che certamente non gli manca, recupera lo svantaggio aumentando l’intensità degli scambi. La sfida si sposta anche sul piano vocale a suon di ‘Vamos’ e ‘Come On’, con il pubblico che, sempre più numeroso col passare dei cambi campo, si sente sempre più coinvolto da uno spettacolo crescente. 

Il caso, sotto forma di vento, sole e rimbalzi anomali, si rende partecipe dell’epilogo del match, con Davidovich Fokina che prima si fa brekkare sbagliando troppo con il dritto, e infine Van De Zandschulp a fatica mantiene l’ultimo turno di battuta. 6-2 6-4 in un’ora e 13 minuti di tennis non brillantissimo, differentemente da quanto si prospettava, e non particolarmente divertente. 

F. Krajinovic b. [WC] R. Peniston 4-6 6-3 6-3

Nel primo set il tennista di casa è quello che esce decisamente meglio dai blocchi, portandosi a palla break in tre occasioni distinte riuscendo finalmente a passare in vantaggio nel nono game. Il primo set va in favore di Penison con merito per 6-4. L’incontro tuttavia, che dà l’impressione sin da subito di essere equilibrato, si rivela tale per tutta la sua durata e nel secondo parziale Krajinovic prende un discreto vantaggio a metà set, e lo mantiene fino alla fine tornando in parità con un 6-3.

Nel parziale decisivo il pubblico londinese sempre più infiammato (nel letterale senso della parola viste le giornate caldissime che fanno da cornice meteorologica al torneo) cerca di spingere il suo beniamino il più possibile, e lui li ripaga con delle accelerazioni spesso fulminanti e delle discese a rete tanto spettacolari quanto efficaci. Purtroppo però, dopo aver recuperato brillantemente un break di svantaggio, il britannico mancino Peniston si scioglie nel momento clou facendo tornare avanti il serbo. Krajinovic accetta con garbo il regalo (un break a ‘0’) e chiude dopo due ore e nove minuti.

Ricorderò molto di questa settimana, di sicuro” ha commentato in conferenza stampa un felice Peniston, attuale n.180 del mondo, già certo di migliorare il suo best ranking. “Le sensazioni che ho provato quando ho vinto al primo turno e il mio match point quando ho vinto il secondo match. Ho giocato abbastanza bene nelle ultime settimane e anche questa settimana. Continuerò a lavorare sodo e ad allenarmi e continuerò ad attenermi a ciò che ho fatto”. E ciò che ha fatto è stato sufficiente per meritarsi una wild card per Wimbledon.

[7] M. Cilic b. [Q] E. Ruusuvuori 7-6(2) 6-4

Il programma dei quarti di finale si chiude con l’altro ex campione di questo torneo, Marin Cilic, vincitore al Queen’s nel 2012 e nel 2018. Il croato ha il maggior numero di vittorie al cinch Championships tra i giocatori attivi e oggi contro il qualificato Emil Ruusuvuori ha portato questa cifra a 35, vincendo 7-6(2) 6-4. Come spesso accade con campioni del calibro di Cilic, il livello del loro tennis sale nei momenti critici, e nessun momento è più critico di un tiebrek. Il croato lo gioca alla grande piazzando due ace (di cui uno sul set point) e facendo faville con la risposta di rovescio. Il qualificato finlandese Ruusuvuori certamente mette in mostra un buon tennis, principalmente da fondo, ma questo è il terreno preferito del 33enne e dunque c’è poco da fare. 

Il dominio di chi serve, elemento caratteristico del primo set, svanisce subito nel secondo parziale, quando Ruusuvuori infila una serie imperdonabile di errori gratuiti che mandano il Cilic avanti di un break già dopo il terzo game. Vantaggio che presto si fa più ampio per merito del croato, grazie ad un paio di accelerazioni da fondo imprendibili. Sul 5-1 quando il match sembra ampiamente indirizzato, il recente semifinalista del Roland Garros si incarta alla battuta (quattro doppi falli equamente distribuiti in due game) a riprova di come l’equilibrio mentale sia qualcosa di sottile. “Ho voluto solo aumentare un po’ di drama quando non ce n’era più” ha scherzato dopo la vittoria Marin. “Ho fatto qualche errore di troppo; nonostante tutta l’esperienza ogni tanto può capitare che le cose si complichino”.

In ogni caso Cilic, intervistato successivamente in esclusiva da Ubitennis, domani giocherà la sua sesta semifinale nel torneo e così ha commentato il traguardo: “Cerco di mantenere la mia forma e il mio livello di ogni match che gioco. risultati del genere non arrivano dall’oggi al domani”.

Il tabellone dell’ATP 500 del Queen’s

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