ATP Maiorca: Tsitsipas che fatica, Bautista Agut stende Medvedev. Stagione su erba finita per il n.1

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ATP Maiorca: Tsitsipas che fatica, Bautista Agut stende Medvedev. Stagione su erba finita per il n.1

Il russo cade malamente contro lo spagnolo. Il greco supera Giron ma dà la sensazione che l’erba non sia proprio sua amica

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Stefanos Tsitsipas - Maiorca 2022 (Twitter - @atptour)
Stefanos Tsitsipas - Maiorca 2022 (Twitter - @atptour)
 

Giovedì dedicato ai quarti di finale all’ATP di Maiorca: sorti opposte per le prime due teste di serie. Daniil Medvedev incappa in una brutta batosta. Il numero uno del mondo cade nei quarti e quindi deve rinunciare a difendere il titolo del 2021. Colpa di una prestazione decisamente negativa ben espressa dal 6-3 6-3 rimediato da Roberto Bautista Agut. Stefanos Tsitsipas invece fatica più del dovuto ma la spunta contro Marcos Giron in tre set.

[5] R. Bautista Agut b. [1] D. Medvedev 6-3 6-3

Netta sconfitta di Medvedev, apparso davvero in versione dimessa sui campi di Santa Ponsa. Il russo non è mai stato in partita contro Bautista Agut, che raccoglie la seconda semifinale di un 2022 per lui non certo trascendentale. Lo spagnolo impartisce una vera lezione al russo in un’ora e undici minuti. Per Medvedev nulla ha funzionato a partire dal servizio, con la percentuale di prime palle attestatasi su un misero 61%. Questo si è tradotto in tre break subiti, mentre Bautista è stato granitico e ha annullato l’unica palla break affrontata sul 4-1 nel primo set. Finisce così la stagione su erba dell’attuale numero uno del mondo, che come ben noto non potrà giocare a Wimbledon. Il bottino per lui parla di due finali (a ‘s-Hertogenbosch e Halle) e un quarto di finale.

 

Lo spagnolo affronterà in semifinale lo svizzero Antoine Bellier (N. 303 ATP!) che ha superato a sorpresa in 3 set l’olandese Tallon Grieksppor (N. 53) (5-7 7-6 6-2).

[2] S. Tsitsipas b. M. Giron 7-6(5), 4-6, 6-3

Tsitsipas vince un match molto duro contro Giron. Ma il greco si è complicato la vita da solo, confermando di avere ancora poche certezze sull’erba. Netto il calo nel finale del secondo set che ha permesso all’americano di portare meritatamente il match al terzo, poi il greco ha alzato il livello quando ce n’era bisogno, strappando il servizio all’avversario nell’ottavo gioco del parziale decisivo e chiudendo in due ore e 35 minuti. “Non è stato facile, c’è voluto un sacco di lavoro”, ha detto il greco a fine match. “Ho dovuto gestire il caldo oltre a un avversario che stava giocando bene. C’è voluto un grande sforzo fisico”. La contesa sembrava sfuggirgli di mano quando ha dovuto fronteggiare due palle break nel primo game del terzo set, ma l’ateniese si è salvato. Per Stefanos quella di domani sarà solo la prima semifinale sull’erba, a conferma di un feeling con la superficie davvero non eccezionale. La giocherà contro Benjamin Bonzi: il francese ha superato Daniel Altmaier per 6-3 6-4 nel primo match di giornata. Tsitsipas e Bonzi si sono già affrontati settimana scorsa ad Halle, con Tsitsipas vincitore in tre set.

QUI IL TABELLONE COMPLETO DELL’ATP 250 MAIORCA

La classifica ATP aggiornata è disponibile al seguente link, che porta alla sezione “Sotto Rete” del sito web di Intesa Sanpaolo, main sponsor della manifestazione e partner di Ubitennis.

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ATP Miami: Khachanov travolge uno spento Cerundolo

Francisco Cerundolo dura solo pochi game poi è un assolo di Khachanov. Nella sua quarta semifinale ‘1000’ sarà derby con Medvedev

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Karen Khachanov - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)

Francisco Cerundolo lotta per pochi giochi poi, dal 3-2 nel primo set, sprofonda in un vortice di errori ed esitazioni, facendosi così travolgere da un Karen Khachanov solido, aggressivo ed estremamente efficace. Il russo chiude un match a senso unico con lo score di 6-3 6-2 in un’ora e 15 minuti, accedendo alla sua quarta semifinale in un torneo ‘1000’. Dall’altra parte della rete ci sarà un altro russo, Daniil Medvedev (vittorioso contro Eubanks), che sale a 27 vittorie stagionali (con sole 3 sconfitte).

[14] K. Khachanov b. [25] F. Cerundolo 6-3 6-2

Un avvio di match dagli scambi prolungati ed estenuanti quello tra Karen Khachanov (16 ATP) e Francisco Cerundolo (31 ATP). L’argentino cerca di ubriacare il russo con i suoi palleggi martellanti e, alla terza occasione di break, gli strappa la battuta portandosi sul 3-2 e servizio. Nonostante una buona resistenza da fondocampo, Karen non sempre riesce a fronteggiare il ritmo frenetico del tennis avversario. Tuttavia, il russo reagisce nel migliore dei modi, dimostrandosi sempre molto aggressivo e propositivo, tanto da infliggergli il controbreak e il sorpasso sul 4-3.

 

Da questo momento, l’argentino perde totalmente il controllo del proprio gioco, produce un tennis disordinato e disattento, subendo l’aggressività di Khachanov. Cerundolo continua a snocciolare errori mentre Karen realizza un rapido sprint di quattro giochi consecutivi, intascando il primo parziale 6-4 in 37 minuti.

Il secondo set è del tutto a senso unico. Continua il festival degli errori da parte dell’argentino, totalmente in confusione e, in men che non si dica, Karen prende il largo sul 4-1 per poi chiudere l’incontro 6-2 grazie al settimo ace. Si tratta per lui della quarta semifinale in un Masters 1000, la prima dall’Open del Canada del 2019. Nel penultino round affronterà il connazionale e amico Daniil Medvedev.

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ATP Miami, Medvedev non brilla, ma è in semifinale: la favola Eubanks si esaurisce in due set

Il russo gioca un match pieno di imperfezioni e non continuo, ma basta per venire a capo dell’americano

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[4] D. Medvedev b. [Q] C. Eubanks 6-3 7-5

Daniil Medvedev è in semifinale al Miami Open presented by Itaù: il russo ha qualche passaggio a vuoto all’interno del suo match, ma alla fine piega 6-3 7-5 la resistenza di Christopher Eubanks che esce ai quarti di finale in un torneo in cui è partito dalle qualificazioni. Per Medvedev la 27a vittoria stagionale e una candidatura sempre più forte per un posto in finale nella parte bassa del tabellone.

Inizio di partita ricco di errori da entrambe le parti: Medvedev disastroso soprattutto dalla parte del dritto soffre spesso il back di rovescio basso di Eubanks che interpreta il match venendo spesso avanti dietro al servizio per far pagare al russo la posizione arretrata in risposta. Lo statunitense si procura anche cinque palle break nel quarto gioco, ma non riesce a sfruttarle tra errori con la risposta di rovescio e prime vincenti del russo. Dopo cinque game arriva l’interruzione per pioggia in un momento più favorevole al padrone di casa. Al termine della pausa l’ex numero 1 del mondo torna più concreto e determinato in campo, si fa più aggressivo sulla seconda e ottiene il break sul 3-3 grazie anche ad un nastro vincente, oltre ad una percentuale di prime di Eubanks decisamente ridotta rispetto a inizio partita. Medvedev tira su un muro, non sbaglia più, ottiene un altro break per chiudere il primo set sul 6-3.

 

Il secondo set segue l’ordine dei servizi inizialmente senza troppi sussulti: l’attuale numero 5 del mondo sembra accontentarsi di fare il classico “compitino” e non si spreme più di tanto. Il break arriva sul 3-2, quando il numero 119 del mondo sbaglia un dritto comodo in uscita dal servizio e viene infilato un paio di volte nel tentativo di fare serve and volley. Eubanks però non si dà per vinto, azzecca due risposte d’anticipo con il dritto e prende sul tempo Medvedev in uscita dal servizio. Il russo sbaglia ancora qualcosa in ribattuta, tornando ad una posizione più arretrata e il tennista di Atlanta rientra sul 4-4. Il servizio torna ad essere dominante nella parte finale del set, entrambi trovano continuità e precisione con questo colpo. Nel dodicesimo gioco l’americano commette un paio di errori di fretta all’uscita dal servizio e concede così due match point, ma lo statunitense li annulla con due bellissimi guizzi a rete. Dalla parità arriva una risposta incredibile di Medvedev da quattro metri dal campo e un errore di Eubanks su un dritto facile da metà campo per mettere fine al secondo set con il punteggio di 7-5. Adesso il russo avrà uno tra Cerundolo e Khachanov in semifinale, per bissare la finale di Indian Wells.

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Jannik Sinner, è ritorno in top 10? Quasi: le proiezioni sul ranking dell’altoatesino

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Jannik Sinner - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Mentre restiamo in più o meno trepida attesa del ritorno ai massimi livelli di Matteo Berrettini e della conferma dei risultati della scorsa stagione da parte di Lorenzo Musetti, godendoci nel frattempo gli incoraggianti segnali di ripresa che arrivano da Lorenzo Sonego, c’è qualcosa su cui possiamo sempre fare affidamento: la continuità di Jannik Sinner.

Dato per delusione del 2022 dall’Équipe, peraltro con qualche ragione (nel senso che nessuno può dirsi entusiasta di una stagione in cui è stato fortemente limitato dai guai fisici), il rosso di Sesto Pusteria ha appena raggiunto la seconda semifinale Masters 1000 consecutiva, impresa prima mai riuscita a un azzurro. Senza dimenticare che è anche la quarta di fila, tra il titolo a Montpellier e la finale di Rotterdam. Questo dove ci porta, anzi, dove lo porta?

In termini di classifica, a un passo dal ritorno fra i primi dieci tennisti del mondo. Era il 1° novembre 2021 quando Jannik vi aveva fatto il suo primo ingresso, toccando quel nono posto che al momento rimane il suo best ranking. Durante la scorsa stagione, è entrato e uscito dalla top 10 con una frequenza tale che sarebbe stata giustificata l’installazione di una porta girevole, ma ora Sinner manca all’appello da sei mesi e pare giunto il tempo di riprendersela. A poche ore dall’allineamento del tabellone alle semifinali, la classifica live lo vede proprio alla nona posizione. Diamo allora uno sguardo agli scenari perché il primo ranking di aprile non gli faccia lo scherzo di respingerlo.

 

Jannik ha 3105 punti live, vale a dire 40 più di Taylor Fritz, mentre l’altro tennista ancora in gara a Miami che può insidiarlo è Karen Khachanov a 2675. Sia Taylor sia Karen devono ancora giocare il loro quarto di finale. Fritz affronterà Carlos Alcaraz e, se dovesse perdere, la top 10 di Jannik sarebbe assicurata in ogni caso; in caso di vittoria, Jannik dovrebbe arrivare più avanti nel torneo per evitare il sorpasso statunitense.

Per quanto riguarda l’altro inseguitore (anzi, l’inseguitore in senso stretto), Khachanov deve affrontare la falsa rivelazione Fran Cerundolo e, anche qui, l’inciampo sarebbe determinante. Qualsiasi inciampo di Karen, a ben vedere, perché come finalista si fermerebbe a 10 punti dal nostro; dunque, l’unica possibilità che comporta uno Jannik ancora fuori dalla top 10 il prossimo lunedì è la vittoria del torneo da parte di Khachanov in finale su Fritz. Non lo scenario più probabile per i bookies, che danno il nostro come terzo favorito per il titolo, dietro ad Alcaraz e Medvedev.

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