Wimbledon, finale Djokovic-Kyrgios: preview del match

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Wimbledon, finale Djokovic-Kyrgios: preview del match

Ecco un pronostico sull’ultimo atto dei Championships supportato da un’approfondita analisi: siete d’accordo?

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A distanza di 10 anni Kyrgios ci riprova: nel 2012 l’australiano aveva giocato e vinto la finale juniores di doppio, potendo godersi da vicino la vittoria del suo idolo Federer; oggi sarà invece lui a scendere in campo per giocarsi la finale contro un Djokovic che pur non mostrando la continuità dei giorni migliori è arrivato come da previsioni all’ultimo atto del torneo. Forse il mondo degli e-sport dovrà attendere ancora un po’ (Kyrgios era stato scelto da Sony come testimonial per il lancio di Playstation 5 in Australia e aveva dichiarato “Penso che, una volta raggiunti i 10 anni di carriera, mi dedicherò ai videogame”).

Ma realmente l’australiano quante possibilità ha di vincere nel mondo reale e non su una console?

Secondo i siti di scommesse il favorito è ovviamente Djokovic, con Kyrgios dato quasi sempre con quote superiori a 4:1, un divario notevole per una finale Slam. Curiosamente invece secondo il power index di wimbledon (un servizio sviluppato da IBM, in quanto partner tecnologico), viene data una leggera prevalenza a Kyrgios

Lasciamo a voi decidere chi abbia ragione, noi ci limitiamo a fornire un po’ di dati storici e qualche chiave di lettura.

Attitudine ai grandi match e H2H: Riportiamo un estratto dell’intervista post partita a Djokovic dopo la vittoria su Norrie: “Nick è un giocatore che sa farsi valere nei big match; se andate a vedere la sua carriera ha tirato fuori il miglior tennis contro i migliori; questo è il motivo per cui tutti lo rispettano, perchè sappiamo ciò di cui è capace. Sarà un match interessante”.

Che Kyrgios in una giornata di grazia possa battere chiunque è vero; tuttavia proviamo a fare un po’ di fact checking: su erba il record di Kyrgios contro dei top 20 è di 6 vinte e 10 perse.

L’affermazione di Djokovic istintivamente è condivisibile, dal momento che sappiamo tutti come Kyrgios in passato sia stato in grado di battere chiunque, e sia uno dei pochi che possa vantare contro Djokovic uno score positivo nei confronti diretti. Val la pena di ricordare che entrambi i precedenti risalgono al primo semestre del 2017, forse il periodo peggiore in assoluto vissuto sportivamente da Djokovic, condizionato da un polso non al 100% e dall’abbandono dal suo storico coach Vajda. Da allora non ci sono più stati scontri diretti, e pertanto sarà interessante vedere anche da un punto di vista tattico come verrà impostata la partita. Infine un po’ di fact checking: su erba il record di Kyrgios contro dei top 20 è di 6 vinte e 10 perse.

Attitudine al 5° set: Visti gli alti e bassi mostrati da Djokovic contro Sinner e Norrie e la capacità di Kyrgios di esprimere picchi di grande tennis l’ipotesi che il match possa andare alla distanza non è così peregrina.

Che Djokovic sappia giocare le partite al 5 set non è un mistero: il serbo vanta un record di 37 vinte e 10 perse al quinto set, e in particolare qua a Wimbledon vanta un irreale 10-1; l’unica sconfitta risale al 2006, quando un Nole ancora teenager perse da Ancic. Insomma se il match dovesse andare al quinto non scommetteremmo contro il serbo.

Molto più stringato invece il record di Kyrgios, che su 13 partite giocate al quinto set, ne è uscito vincitore in 9 occasioni, spesso con avversari non irresistibili; soltanto in un’occasione Nick è riuscito a uscire dalla buca dei due set di svantaggio, impresa che a Nole è riuscita ben 7 volte.

Attitudine all’erba: Se andiamo a vedere le percentuali di Djokovic sull’erba ci rendiamo conto di come queste siano ovviamente mostruose. Se andiamo a vedere nell’Era open il ristretto club dei giocatori che hanno vinto più di 100 match sull’erba Nole c’è: 

Oltre 100 match vinti in carriera sull’erba:

  1. Roger Federer = 86.9% (192-29)
  2. John Mc Enroe = 85.8% (121-20)
  3. Novak Djokovic = 85.71% (108-18)
  4. Pete Sampras =83.47% (101-20)

Federer e Sampras hanno raggiunto questo risultato soprattutto rendendo inespugnabili i propri turni di servizio, mentre Djokovic ha costruito le sue fortune in risposta, dato che ovviamente non ci sorprende, ma che ci consente di apprezzare quanto possano spostare pochi punti percentuali di differenza nel tennis

Punti vinti al servizio sull’erba
Pete Sampras = 72.93%
Roger Federer = 72.35%
Novak Djokovic = 70.02%

Punti vinti in risposta sull’erba
Novak Djokovic = 39.60%
Roger Federer = 38.24%
Pete Sampras = 37.14%

Detto di Djokovic passiamo ora a Kyrgios, il quale ha ottenuto tutti e 6 i suoi titoli su superfice rapida.

Tuttavia visto che questa è di gran lunga la performance di maggior rilievo sviluppata dall’australiano meglio andare in vedere in dettaglio i dati della sua cavalcata:

Chiavi tattiche: La chiave tattica con ogni probabilità sarà l’efficacia del servizio di Nick: per certi versi il profilo del giocatore non è così dissimile da quello di Berrettini, e sappiamo come Nole abbia una capacità ai limiti del sovrannaturale nel disinnescare i big server. Ipotizzando che sulla prima di servizio il rendimento replichi quello del resto del torneo potremmo aspettarci un 68% di prime palle in campo con una trasformazione del 79%; piccolo problema: Djokovic in carriera in risposta ci ha abituato sull’erba a numeri di assoluto rispetto:

DJOKOVIC 1st serve return point wonDJOKOVIC 2nd serve return point won
31.10%53.30%

La sensazione quindi è che all’interno di ogni set dovremo porre attenzione al dato di trasformazione della prima palla di Kyrgios; se il nativo di Canberra riuscirà a tenere botta e mantenere questi tassi di trasformazione con la prima allora è probabile che avremo una finale degna di questo nome, altrimenti, se le percentuali si dovessero discostare significativamente al ribasso, è evidente che assisteremmo a una mattanza. Un effetto collaterale dell’efficacia della prima infine, è quello di poter permettere all’australiano una carta di riserva da giocare in caso di incapacità di reggere il ritmo di Nole negli scambi prolungati e in generale quando si giocano le seconde di servizio. Con percentuali di prime in campo e di successo sulla prima come quelle illustrate (68% di prime palle in campo con una trasformazione del 79%) l’australiano potrebbe essere tentato di tirare a tutta anche le seconde. Basta fare un semplice calcolo: se la percentuale di successo sulla seconda di servizio fosse inferiore al prodotto fra prime palle in campo * trasformazione sulla prima allora conviene tirare a tutta e incrociare le dita. Nel nostro caso la soglia sarebbe il 53% circa, curiosamente esattamente lo stesso dato che Nick ha tenuto nel corso del torneo. E sinceramente, se Kyrgios riuscisse senza andare all-in sulla seconda riuscisse a vincere più della metà dei punti contro Nole ci parrebbe un miracolo (anche viste la statistica del serbo).

Morale della favola: fare previsioni è un terno al lotto, ma se dovessimo azzardare un’ipotesi diremmo Novak in quattro.

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