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Wimbledon, quote finale maschile: Kyrgios campione a 4
Vale appena 1,25 il settimo sigillo di Nole ai Championships. L’australiano sarebbe, dopo vent’anni, il primo a imporsi al di fuori dei Fab Four.

Si conclude l’edizione 2022 di Wimbledon con la finale maschile, che vedrà opposti il campione in carica Novak Djokovic e il debuttante Nick Kyrgios, giunto alla prima finale Slam in carriera grazie al ritiro di Rafa Nadal, che avrebbe dovuto essere il suo avversario in semifinale.
Nole era il favorito numero uno a inizio torneo, quotato in media a 1,80 dai bookies, mentre Kyrgios, dato a 25, era fra gli outsider, anche perché sorteggiato in un quarto che prevedeva la presenza di Matteo Berrettini e Stefanos Tsitsipas, ed eventualmente, come detto, atteso da una semifinale con Rafa.
L’ultimo tennista in grado di alzare un trofeo Slam alla prima finale in assoluto è stato Marin Cilic agli Us Open 2014, in uno scontro fra debuttanti con Kei Nishikori. L’ultimo in grado di farlo a Wimbledon è stato Roger Federer nel 2003, mentre ci hanno provato poi inutilmente Tomas Berdych, Milos Raonic, Kevin Anderson e Matteo Berrettini; il nostro Matteo è stato l’unico, fra questi, a riuscire a vincere un set.
Con Kyrgios si rivede un australiano in finale ai Championships dopo 19 anni: l’ultimo era stato Mark Philippoussis, sconfitto da Federer. L’anno prima l’ultimo campione aussie (oltre che l’ultimo al di fuori dei Fab Four), con Lleyton Hewitt che si impose su David Nalbandian; prima di lui bisogna tornare indietro al 1987, anno dell’unico sigillo di Pat Cash.
Cammino piuttosto tranquillo quello di Djokovic, che ha dovuto mettere le marce alte solamente contro Jannik Sinner nei quarti; il match contro l’altoatesino è stato quello, fra i sei giocati, in cui il serbo è partito con la quota più alta (appena 1,11), e quello in cui è stato più vicino alla sconfitta, essendosi ritrovato in svantaggio di due set sotto i colpi di uno Jannik incontenibile. L’avversario meglio classificato fra quelli battuti è stato Cameron Norrie (attuale numero 12 ATP) in semifinale, superato agevolmente in quattro set dopo un primo parziale di rodaggio.
E’ partito invece subito in salita il percorso di Kyrgios, costretto al quinto set dal giovane inglese Paul Jubb; cinque set poi necessari anche per avere la meglio su Brandon Nakashima in ottavi. Nel mezzo due grandi prestazioni contro Filip Krajinovic (finalista al Queen’s) e Stefanos Tsitsipas, l’avversario meglio classificato fra le vittime di Nick: contro il greco, quarta testa di serie e numero 5 al mondo, la quota di partenza più alta per il nativo di Camberra, dato in media a 1,72.
Ottava finale a Wimbledon per Nole, con una sola sconfitta nel 2013 patita da Andy Murray (ultimo ad averlo sconfitto sul Centrale). Con un successo accorcerebbe le distanze da Nadal nella classifica all time raggiungendo i 21 Major.
Finale Slam numero 32, ennesimo record del serbo che stacca Federer a 31 e Rafa a 30; bilancio di 20 vittorie e 11 sconfitte, con 8 successi nelle ultime 10. Ha però perso malamente l’ultima finale giocata, quella dell’ultimo Us Open che poteva dargli il Grande Slam, travolto da un Daniil Medvedev in grande spolvero.
Nessun torneo di preparazione su erba per Novak, che arriva però da 27 vittorie di fila sui prati dei Championships e da tre trionfi di fila.
Prima finale in uno Slam, come detto, per Nick, che però a inizio anno si è laureato campione in doppio all’Australian Open, in coppia con l’amico fraterno Thanasi Kokkinakis (sconfiggendo i connazionali Matthew Ebden e Max Purcell, che si sono appena rifatti con il titolo sull’erba inglese). Vittoria che è molto servita, a suo dire, all’australiano, per abituarsi all’idea di essere competitivo e lucido mentalmente per due settimane.
Nove finali in carriera già giocate dall’attuale numero 40 delle classifiche, curiosamente nessuna su erba (superficie su cui evidentemente si trova più a suo agio). Bilancio di 6 vittorie e 3 sconfitte, con l’ultima che risale ad agosto 2019 quando si impose in due set su Medvedev.
Kyrgios ha preparato Wimbledon giocando a Stoccarda e Halle, raggiungendo la semifinale in entrambi i tornei, fermato prima da Andy Murray e poi da Hubi Hurkacz. A Maiorca poi si è ritirato per un fastidio alla spalla prima del secondo turno con Roberto Bautista Agut, dopo aver faticato al debutto per avere la meglio su Laszlo Djere.
Due i precedenti, entrambi datati marzo 2017 ed entrambi appannaggio di Kyrgios: prima ad Acapulco e poi a Indian Wells vittorie in due set per il ventisettenne australiano, con un tie break per match e senza mai perdere il servizio. Doveroso ricordare come quello fosse probabilmente il periodo più buio della carriera di Nole.
Di fronte ci saranno il miglior ribattitore del circuito (e uno dei migliori della storia) e quello che forse è attualmente il miglior servizio in circolazione. Un habituè dell’erba e soprattutto di questi grandi palcoscenici contro un esordiente a questi livelli, che sa però esaltarsi davanti al grande pubblico. Un mostro dal punto di vista della tenuta psicologica da un lato, un soggetto dal temperamento fumantino dall’altro. Un maestro nella gestione della partita, oltre che dei fondamentali, contro un concentrato unico di talento e sregolatezza. Da una parte un trentacinquenne che cerca l’ennesimo record di una carriera infinita, dall’altra un ventisettenne con davanti un’occasione forse irripetibile. Match tutto da seguire insomma.
Per Betclic vale 4,13 un trionfo di Kyrgios, solo 1,25 la conferma del campione in carica. A 2,40 su Bwin un risultato di 3 a 0 per Nole, a 9,25 un clamoroso 3 a 0 per il bad boy di Canberra; paga 3,70 che il match vada al quinto set.
Su Eurobet troviamo una scommessa sul numero di ace nel match, con un over 34,5 che vale 1,83; quotato inoltre il numero di break nell’incontro, con over 5,5 dato a 1,87.
EUROBET | BETCLIC | BWIN | |||
N. DJOKOVIC | N. KYRGIOS | 1,25 – 3,85 | 1,25 – 4,13 | 1,25 – 3,90 |
***Le quote sono aggiornate alle 23 di sabato 9 luglio e sono soggette a variazione
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Davide Vavassori, papà-coach di Andrea: “Vittoria più importante della carriera, ha avuto coraggio” [ESCLUSIVA]
Il padre di Andrea sottolinea tutti i progressi del figlio e allievo: “È cresciuto tantissimo dal punto di vista mentale, non possiamo più dirgli nulla”

Una vittoria che Andrea Vavassori non dimenticherà mai: il torinese annulla cinque match point (qui la cronaca di Gibertini) e batte al quinto da 0-2 sotto Miomir Kecmanovic, regalandosi la prima gioia in un primo turno di uno Slam. Adesso affronterà al secondo turno Genaro Alberto Olivieri e ha una buona occasione per andare ulteriormente avanti. A fine partita abbiamo incontrato Davide Vavassori, coach e padre di Andrea. L’emozione per questo successo è palpabile: “Se c’è una partita che uno sogna di vincere in uno Slam, questo sicuramente è il modo giusto, rimane sicuramente impressa. Oltre cinque ore di partita: è cresciuto tanto dal punto di vista mentale, perché prima alcune partite se le faceva sfuggire per problemi di tenuta mentale. Adesso non possiamo più dirgli nulla, il mental coach è stato bravissimo“.
Un match durato oltre cinque ore, difficilissimo anche dal punto di vista fisico: “Lui ha dei piccoli avvertimenti muscolari e sin dal terzo set mi diceva che gli stavano per venire dei crampi. Gli ho detto di integrarsi bene, era normale avesse dei fastidi anche per la tensione. Faccio i complimenti a tutto il mio team, Gianni Stantigli al mental coach, Davide La Tommasina che è il secondo coach, Federico Dal Lago che è il terzo coach e Marco Sesia che è il preparatore atletico. Lui non è abituato a giocare tre su cinque, il primo set si poteva portare a casa, ha sbagliato un dritto abbastanza semplice. Sotto di uno, due set si sentiva in ansia, io gli ho detto di rimanere calmo perché tre su cinque può sempre succedere di tutto. Lui è riuscito a rimanere lì, poi ci vuole un pizzico di fortuna“.
Andrea Vavassori che è stato coraggioso in ogni momento del match; “Con il servizio e il dritto era sopra, mentre con il rovescio era sotto perché lui (Kecmanovic, ndr). Avanti non era semplice andarci, ma quando c’è andato è stato coraggioso. Doveva aver coraggio ed è stato coraggioso nel momento giusto. Sicuramente è la vittoria più importante della carriera, per com’è andata, per essere in uno Slam e perché l’avversario ha giocato per la classifica che gli compete. Passato questo scoglio abbiamo uno spot di tabellone che non è male (al secondo turno dovrà giocare contro l’argentino Olivieri, ndr). Ci godiamo questa soddisfazione da maturi (ride, ndr)”.
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Roland Garros, programma day 4: Giorgi si merita di nuovo il Centrale. Djokovic nel serale. Ci sono anche Musetti e Fognini
Non perdere il LIVE su Ubitennis. Il serbo opposto a Fucsovics. Occhi anche su Arnaldi-Shapovalov e sul numero 1 Alcaraz contro Daniel. In campo Errani, Sabalenka e Kasatkina

Dopo l’esordio con Cornet, Camila Giorgi ritorna sul centrale anche al secondo turno contro la testa di serie n. 3 Jessica Pegula alle ore 11:45. Il programma del day 4 del Roland Garros prosegue con il numero 1 ATP Carlos Alcaraz come terzo match sul centrale opposto al giapponese Taro Daniel. La sessione serale sarà escluisva Novak Djokovic contro l’ungherese Marton Fucsovics non prima delle ore 20:15. Il campo Suzanne Lenglen apre i battenti alle ore 11 con Tsitsipas contro Carballes Baena, e poi una doppietta femminile con tds numero 9 Kasatkina contro l’ex finalista Vondrousova, e poi la tds numero 2 Sabalenka contro Shymanovich.
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Compeletando il discorso azzurri, come ultimo match sul campo 7 troviamo Lorenzo Musetti, testa di serie numero 17 che se la vedrà col russo Alexander Shevchenko alle 19 circa; mentre alle 11 aprirà il programma sul campo 6 Fabio Fognini con l’australiano Jason Kubler. Matteo Arnaldi invece impegnato contro Denis Shapovalov alle ore 16 circa sul campo 12. Sul versante donne spazio anche all’ex finalista Sara Errani, come terzo match sul campo 9 alle 16 circa contro la romena Irina Begu. Altri match di spicco sono: Wawrinka-Kokkinakis alle 13 circa sul Court Simonne-Mathieu
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Roland Garros: strepitoso Vavassori, annulla cinque match point a Kecmanovic e vola al secondo turno
Un eroico Andrea Vavassori rimonta due set di vantaggio e sconfigge Miomir Kecmanovic. Prima volta al secondo turno di uno Slam con una grande chance di proseguire

(dal nostro inviato a Parigi)
[Q] A. Vavassori b. [31] M. Kecmanovic 5-7 2-6 7-6(8) 7-6(3) 7-6(9)
Una maratona di quelle che rimangono nella memoria, soprattutto quando arrivano al debutto nel tabellone principale di un torneo prestigioso come il Roland Garros. Andrea Vavassori, da tutti soprannominato “Wave”, dopo aver superato le qualificazioni ha rimontato due set di svantaggio alla testa di serie n. 31 Miomir Kecmanovic e, annullando cinque match point, ha conquistato il secondo turno dello Slam parigino.
Un match-fiume che ha tenuto bloccato il campo n.8 per oltre cinque ore e, anche se non c’era il caldo delle prime due giornate, ha messo a dura prova i due protagonisti, entrambi alle prese con problemi muscolari a un certo punto della partita.
A metà pomeriggio ci si è messo anche il vento a complicare le cose ai giocatori (oltre che a portare un po’ di refrigerio), ma non abbastanza da rovinare una partita che si pone come una delle più emblematiche di questa prima settimana, almeno per i colori azzurri.
LA PARTITA – Iniziato come prima partita del programma alle 11 del mattino, il match ha visto i primi game giocati in una temperatura decisamente più fresca rispetto a quella dei giorni precedenti, che però è andata aumentando nel corso del match senza però mai raggiungere le vette dei primi due giorni.
Lo schema tattico è risultato subito abbastanza chiaro: Kecmanovic provava a dettare il ritmo da fondocampo, specialmente con il diritto, provando ad aprirsi il campo per gli attacchi sul rovescio di Vavassori, mentre il piemontese tentava a giocare sull’uno-due nei suoi game di battuta, chiudendo soprattutto in lungolinea, affidandosi agli slice in recupero nelle fasi difensive dei palleggi.
Le contestatissime palle, che diventano quasi subito dei “gatti arrotolati” risultando particolarmente lente e difficili da spingere per gli attaccanti, davano una mano a Vavassori quando si trovava a subire il martellamento di Kecmanovic da fondocampo, fornendo anche un margine in più alle sue palle corte come soluzioni conclusive.
È stato proprio l’azzurro ad avere la prima palla break, nel secondo game, ben annullata da Kecmanovic, che da quel momento in poi per più di un’ora e mezzo è stato quasi intoccabile sulla propria battuta, con solamente nove punti ceduti nei successivi otto turni di servizio, e mai più di due nello stesso game.
Anche Vavassori ha saputo difendere alla grande i suoi turni di servizio, giocando molto bene sulle traiettorie esterne sia da destra, dove le palle “arruffate” scivolavano basse con lo slice sulla terra battuta, sia da sinistra, dove il kick manteneva Kecmanovic costantemente sulla difensiva.
La svolta all’undicesimo game quando, dopo non essere riuscito a sfruttare un inedito 0-30 sul servizio dell’avversario, Vavassori si trovava impelagato in un complicato turno di battuta, nel quale prima si salvava da 0-30, poi salvava due palle break con il serve&volley, ma alla fine doveva concedere il break dopo 16 punti giocati a causa di un tweener lob che terminava fuori di pochi centimetri.
Quel break di fatto decideva il primo set, e poi dava il via alla fuga di Kecmanovic anche nel secondo set, dopo che nel game di apertura un’altra battaglia di 14 punti costava al piemontese, ormai sempre più votato al serve&volley, il secondo break consecutivo.
Dopo un’ora e 37 minuti il punteggio era di due set a zero in favore del serbo, e quando Vavassori cedeva il servizio a zero sull’1-1 del terzo set si poteva pensare che il match fosse finito. Ma il buon “Wave” non mollava di un millimetro, continuava imperterrito con la sua condotta di gara fatta di serve&volley alternati a parabole più alte con il diritto e tagli molto bassi con il rovescio. Prima rimontava il break, poi lo riperdeva, ma riagganciava comunque Kecmanovic sul 4-4.
Un grande game di Vavassori sul 5-5 gli consentiva di annullare con coraggio quattro palle break che avrebbero mandato il suo avversario a servire per il match, e nel tie-break l’azzurro non si faceva distrarre da due punti ceduti male sul suo servizio con due gratuiti annullando quattro match point (uno dei quali con una splendida palla corta) e finendo poi per chiudere il parziale alla prima opportunità dopo 80 minuti di gioco.
Nel quarto set sull’1-2 il fisioterapista doveva intervenire sulla schiena di Vavassori, quattro game più tardi, al cambio di campo, si occupava delle sue gambe, ma era proprio “Wave” ad andare in vantaggio di un break e ad arrivare al set point sul 5-3, dopo che Kecmanovic aveva passato diversi minuti a litigare con il supervisor per un’ammonizione per lui immeritata ricevuta dal giudice di sedia. Infatti dopo che un punto era stato interrotto da una pallina proveniente da un altro campo, Kecmanovic ha riscaraventato la pallina in una maniera che secondo la signora Thea Finke meritava il warning. Alla ripresa del gioco era Vavassori che ne approfittava per arrivare a set point, ma il servizio di Kecmanovic rimetteva tutto a posto.
Vavassori non riusciva a chiudere il set con la battuta a disposizione né sul 5-4 (dopo un altro set point annullato da una risposta di rovescio vincente), né sul 6-5 dopo che il suo avversario gli aveva concesso un altro break sul 5-5. Si finiva dunque a giocare un altro tie-break, nel quale Vavassori sfoderava due magnifici diritti per andare in vantaggio 4-1 pesante e si involava poi per chiudere 7-3 in 62 minuti. Dopo oltre quattro ore di gioco tutto veniva rimandato al quinto set.
La stanchezza si faceva sentire, Kecmanovic era sicuramente quello con più benzina nel serbatorio e infatti conquistava subito il break in avvio di parziale grazie ad alcuni splendidi passanti. Vavassori però non mollava, rifiutava il 3-0 pesante e rimaneva in scia fino alla fine. Il serbo doveva servire per il match sul 5-4, risaliva con coraggio da 15-40 ma sul match-point (il quinto) si vedeva recapitare un bellissimo rovescio di Vavassori che poi dopo un lungo scambio otteneva il 5-5, costringendo l’avversario ad appoggiarsi ai teloni laterali per un principio di crampo.
Wave effettuava il sorpasso sul 6-5 ed arrivava lui stesso al match point, che però mancava mettendo una risposta di rovescio in rete. Nel tie-break decisivo che seguiva (ai 10 punti, come ricordato personalmente a entrambi i protagonisti dall’arbitro Finke, davvero bravissima durante tutta la partita), su 20 punti in ben 18 occasioni i due giocatori, entrambi sfiniti, mettevano la prima di servizio. Vavassori però riusciva comunque a fare anche serve&volley, e soprattutto a rimanere sempre avanti nel punteggio, almeno fino al 5-5.
Un passante di rovescio lungolinea straordinario mandava Kecmanovic a servire sul 7-6, ma Vavassori non mollava e lo costringeva subito dopo all’errore pareggiando il conto dei minbreak e il punteggio, ancora una volta. Un serve&volley vincente sulla seconda portava Wave al primo match point, annullato bene in pressione da Kecmanovic, che però sul 9-9 metteva lungo un rovescio concedendo il terzo match point all’italiano. Era quello buono: dopo la volée vincente, e 310 minuti di battaglia, Andrea Vavassori si sdraiava a terra a stella marina, in lacrime, prima di salutare avversario, papà e tutto il pubblico e andare a iniziare il recupero per una nuova avventura: il secondo turno in un torneo dello Slam.
UNA GRANDE OCCASIONE – Nel suo prossimo impegno al Roland Garros Vavassori se la dovrà vedere con Gennaro Alberto Olivieri, n. 231 del ranking mondiale, anche lui passato attraverso le qualificazioni, e che nel primo turno ha sconfitto la wild card francese Mpetschi-Perricard per 6-1 al quinto set. Un’occasione d’oro, quindi, per poter sognare un traguardo prestigioso come il terzo turno al Roland Garros. Tra i due non ci sono precedenti.