[Q] S. Errani. b. A. Rus 6-1 5-7 6-4 (Matteo Beltrami)

Una partita piena di risvolti inaspettati quella che ha visto Sara Errani l’olandese Arantxa Rus con il punteggio di 6-1 5-7 6-4 negli ottavi di finale del Poland Open. Il secondo set, quello vinto dall’olandese, è stato perso dall’azzurra per demeriti suoi più che altro, senza nulla togliere alla resilienza della Rus. Il terzo set è stato invece ricco di colpi di scena, soprattutto perché pareva già indirizzato verso Sara salvo poi essere ripreso dall’olandese e rivinto dall’azzurra.

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PRIMO SET – Il break per Sara arriva subito nel primo game, l’azzurra sembra trovarsi meglio con il campo piuttosto pesante; Rus invece sta cercando più il vincente ma sta sbagliando di più. Sull’1-3, da sopra 40-15, viene nuovamente breakkata da Sara dopo una serie di tre errori non forzati. Errani da fondo è molto solida quest’oggi, manovrando lo scambio a piacimento: senza troppa fatica consolida il break, successivamente strappa nuovamente il servizio all’olandese per chiudere agevolmente il primo set 6-1.

SECONDO SET – Ad inizio secondo set Rus strappa per la prima volta il servizio all’Errani, giusto il tempo di venire a sua volta breakkata dall’azzurra nel game successivo. L’olandese in questo avvio di ripresa è più consistente nei suoi turni di servizio, rispedendo al mittente i tentativi d’assalto di Sara. Nel quinto gioco Rus si conquista una palla break che riesce a convertire: adesso è lei a comandare a metà set. Da qui un avanti comincia un ping pong di break presi e restituiti. Sara verrà brekkata altre 3 volte; l’ultima, e decisiva, nell’undicesimo gioco. Rus chiude infine il secondo set per 5-7.

TERZO SET – Sara apre il set decisivo con l’atteggiamento di chi non vuole concedere nulla: servizio tenuto a 0 e successivo break per mettere la testa avanti; al cambio campo si gira con l’italiana avanti 3-0. L’azzurra è un fiume in piena e anche nel quarto game strappa il servizio all’olandese dopo un game molto combattuto ai vantaggi. Rus però ha in serbo uno di quei colpi di coda che non ti aspetti: l’olandese riesce infatti a strappare il servizio ad Errani nel settimo game e nel nono game, dando un po’ di brio ad un epilogo piuttosto scontato per ciò che si era visto sin qui nel terzo. Il decimo game prende le sembianze di un estenuante braccio di ferro ai vantaggi che vede alla fine prevalere Sara Errani per 6-4.

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E. Cocciaretto b. [WC] M. Kubka 6-2 6-3 (Antonio Flagiello)

Non delude Elisabetta Cocciaretto nel suo primo match del WTA 250 Poland Open, alla seconda edizione in assoluto, la prima con sede nella capitale Varsavia. Il sorteggio certamente è stato benevolo con lei, in quanto le ha messo di fronte Martyna Kubka, all’esordio nel circuito singolare WTA. Pur consapevole degli aspetti negativi di un’avversaria alla sua prima esperienza, la marchigiana si dimostra nettamente superiore e regola Kubka col punteggio di 6-2 6-3.

IL MATCH – Figlia di una coppia di tiratori a volo polacchi, anche con discreti risultati olimpici (mamma Malgorzata vinse un bronzo a Barcellona ’92), Martyna nella sua giovane carriera può comunque vantare ben sei titoli ITF conquistati in doppio, mentre in singolare si registra una sola finale raggiunta due anni or sono, che scommettiamo sia già stata rimossa dalla memoria della polacca (sconfitta con un doppio 6-0 da Haddad Maia). Ad ogni modo, Kubka parte con disinvoltura nel suo primo match assoluto a livello WTA mantenendo il servizio senza difficoltà; Cocciaretto fa altrettanto e, spingendo maggiormente col dritto, riesce a procurarsi delle prime chance di break di lì a breve. Il vantaggio ottenuto però dura pochissimo perché il lato del rovescio è traballante, e qualche gratuito di troppo le costa il contro-break. Da quel momento in poi però per Cocciaretto arriva il momento di alzare il livello e piazzare la zampata e, senza dover nemmeno faticare troppo, sale di autorità nel punteggio per 6-2.

Non cambia il canovaccio nel secondo parziale, che si apre infatti con l’italiana in pieno controllo del match, costringendo la polacca a fare il più classico dei tergicristalli ben oltre la linea di fondocampo. Kubka, che dal canto suo dimostra di avere una buona potenza nei fondamentali, purtroppo per lei senza saperla controllare del tutto, si trova a fronteggiare già una palla-break nel suo primo turno di servizio, che Cocciaretto trasforma di prepotenza grazie ad un preciso diagonale di rovescio che le apre il campo, permettendole di chiudere il punto con un inside-in che lascia di sasso l’avversaria. A questo punto la polacca si ritrova una pressione decisamente minore sulle sue spalle e lascia andare di più il braccio, fruttandole finalmente qualche punto in risposta; ancora una volta, però, la numero 105 WTA recupera la situazione e ristabilisce le gerarchie in campo. Dopo cinque break consecutivi subiti, arriva per l’esordiente il momento di mantenere un turno di servizio, anche se ai vantaggi: complice una Cocciaretto che pensa a rifiatare e gestire il vantaggio.

La marchigiana torna presto a macinare vincenti e difatti l’avversaria riesce a tenersi a galla con il solo servizio, con il quale annulla tre match-point: il carattere tignoso di Kubka emerge nella sua totalità sul finale di match, che riesce ad allungare ulteriormente, ma alla quinta occasione deve arrendersi a Cocciaretto che chiude con uno schiaffo al volo, apprestandosi a festeggiare l’imminente ingresso in Top-100. L’azzurra affronterà domani nuovamente Caroline Garcia, in un remake del secondo turno del torneo di Palermo andato in scena appena sette giorni fa: l’auspicio per Elisabetta è che stavolta finisca diversamente. Per Martyna Kubka si è trattato di un esordio sicuramente arduo, dove però ha lasciato intravedere del potenziale da esprimere: il fisico sembra esserci tutto, vedremo se saprà sfruttarlo a dovere.

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