ATP Umago: la sera non riserva sorprese, Alcaraz vince facile su Gombos

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ATP Umago: la sera non riserva sorprese, Alcaraz vince facile su Gombos

UMAGO – Agevole vittoria (nonostante siano serviti 6 match point) di Carlos Alcaraz sul lucky loser slovacco Gombos nel match serale della quarta giornata del Croatia Open

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Carlos Alcaraz - Umago 2022 (foto RDOSPORT)
 

Da Umago, il nostro inviato

[1] C. Alcaraz b. [LL] N. Gombos 6-2 6-3

Dopo che – come nella giornata di ieri – i match di questo pomeriggio avevano sovvertito i pronostici, soprattutto con le vittorie di Cecchinato su Musetti e di Agamenone su Baez (ma anche quella di Bagnis sul qualificato Moutet, perché il francese questa settimana gli è davanti in classifica), facendo uscire di scena due dei nomi più attrattivi del torneo, il match serale – esattamente come ieri – non procurava ulteriori stress agli organizzatori, dato che la testa di serie n. 1 del torneo Carlos Alcaraz ha regolato in due set il lucky loser slovacco Norbert Gombos senza particolari problemi. Ad eccezione della suspense finale, anche qui praticamente una replica di ieri, dato che anche Alcaraz ha avuto bisogno di 6 match point come Sinner per chiudere la pratica.

Il tabellone completo del torneo

Si partiva subito con un break a favore di Alcaraz, che però doveva annullare ben cinque palle del controbreak nel game successivo (in conferenza stampa rivelerà di aver fatto un po’ di fatica all’inizio, specie in quel primo – lunghissimo – game al servizio, ad abituarsi alle condizioni di gioco, molto diverse da quelle di Amburgo) prima di consolidare il vantaggio. Lo slovacco aveva un’ulteriore occasione di agganciare il n. 5 del mondo nel quarto gioco, ma sfumata quella Alcaraz non gli concedeva più nulla. Gombos cercava di opporre resistenza nella sfida a braccio di ferro da fondo campo contro il 19enne murciano, ma nonostante gli stoici tentativi del 31enne tennista di Galanta – leggasi tre palle break annullate nel settimo gioco – Alcaraz era, semplicemente, troppo superiore. L’allievo di Ferrero non si voltava più indietro e chiudeva il primo set con il punteggio di 6-2, in 50 minuti.

Il secondo set iniziava dopo una breve pausa dovuta al fatto che Gombos andava negli spogliatoi a cambiarsi gli indumenti intrisi di sudore, vista anche l’umidità della serata umaghese. Ma la cosa non gli portava nessun beneficio dal punto di vista del gioco, dato che come nel primo set perdeva subito il servizio e si ritrovava in men che non si dica sotto 2-0. Dopo un accenno di sconforto, il n. 117 ATP tornava a lottare, ottenendo anche qualche buon punto con il suo colpo migliore, il rovescio bimane incrociato. Ma Alcaraz era un martello e quando serviva anche un muro dotato di motorino, come in occasione del punto del 3-1 in cui recuperava il recuperabile (e anche di più) per poi chiudere dopo un paio di scambi di tocco nei pressi della rete. Dopo aver lasciato le briciole nel quattro turni di servizio, il giovane spagnolo scendeva un attimo di intensità nel sesto gioco e Gombos ne approfittava per procurarsi una palla break. Ma Carlitos ormai ha già la testa del campione, si tirava fuori d’impaccio con il servizio e poi saliva 4-2 (anche con un po’ di fortuna, dato che il passante incrociato di dritto dello slovacco usciva di un soffio).

Seppur l’esito non fosse in dubbio, la partita era divertente, come sottolineato dagli applausi del numeroso pubblico (un po’ di meno rispetto al match di Sinner – tra l’altro presente in tribuna, a studiare quello che potrebbe essere il suo avversario in finale, se i pronostici verranno rispettati – ma comunque le tribune erano abbastanza piene: e soprattutto dopo la partita erano tantissimi i tifosi ad attendere il fenomeno spagnolo all’uscita dallo stadio per un autografo o un selfie, la “Carlosmania”, come l’ha definita il direttore del torneo Tomislav Poljak), con Gombos che tirava a tutto braccio, non avendo niente da perdere, e Alcaraz che ribatteva colpo su colpo, esaltandosi in difesa. Lo slovacco non si rassegnava neanche quando sul 5-3 Alcaraz si trovava sotto 40-15 sul proprio servizio e annullava con caparbietà i due match point. Ne annullava altri tre, ma poi al sesto doveva capitolare: 6-3 Alcaraz, che chiudeva dopo 1h e 39 minuti di gioco. Il n. 5 ATP (ma a due vittorie dalla quarta posizione: se arriva in finale supera Tsitsipas) affronterà domani nei quarti l’argentino Facundo Bagnis, da lui già battuto nei due precedenti a livello Challenger.

Il tabellone completo del torneo

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