WTA Varsavia: Swiatek doma l'ostica Lee e centra la 18esima vittoria di fila sul rosso

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WTA Varsavia: Swiatek doma l’ostica Lee e centra la 18esima vittoria di fila sul rosso

A Praga vola ai quarti la n. 1 del tabellone Kontaveit. Si fa invece sorprendere Barbora Krejcikova, in rimonta e senza sfruttare la possibilità di servire per il match, dalla n. 251 Hibino

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Iga Swiatek - Wimbledon 2022, Credit AELTC Johnatan Nackstran
 

[1] I. Swiatek b. [LL] G. Lee 6-3 6-2

Iga Swiatek nonostante il ko subito agli ottavi di Wimbledon per mano di Alizé Cornet, che ha interrotto la sua striscia d’imbattibilità a quota 37 vittorie consecutive, appena è ritornata sull’amata terra rossa ha mostrato nuovamente la versione schiacciasassi ammirata nella prima parte di stagione del 2022. La n. 1 del mondo sta infatti dimostrando come sia ancora inarrivabile quando si tratta di esprimere il proprio tennis sul caliente mattone tritato, anche questa settimana nel BNP Paribas Poland Open.

Nel torneo di casa, che si disputa per la prima volta a Varsavia, la giocatrice polacca ha staccato il pass per i quarti di finale superando per 6-3 6-2 la lucky loser Gabriela Lee ottenendo così la diciottesima affermazione di fila sulla superficie terrosa. L’ultima sconfitta sul rosso della 21enne, nativa proprio della capitale polacca, risale all’edizione del Roland Garros dello scorso anno: ai quarti di finale si arrese a Maria Sakkari. Con questo ennesimo successo Iga porta il rapporto complessivo tra le vittorie e le sconfitte, raccolte nella stagione corrente, ad un incredibile 48-4. Un record spaventoso, eppure a discapito di quello che potrebbe far desumere lo score finale, la partita odierna almeno all’inizio ha riservato alcune insidie alla dominatrice del tennis femminile. In avvio la n. 146 del ranking ha egregiamente tenuto testa a Swiatek, la quale ha avuto bisogno di qualche minuto in più rispetto alle sue solite partenze a razzo per prendere le misure all’avversaria.

Questo perché adattarsi al gioco della rumena non è per nulla semplice, dato che le caratteristiche tecniche della 26enne dell’Est Europa sono assolutamente rare. Una combo di prerogative stilistiche difficilmente ritrovabile in altri casi del Tour, Lee è infatti una tennista mancina dotata di rovescio ad una mano. Dunque un ostacolo anche più insidioso dell’altro dinosauro monomane presente tra le regine del tennis femminile, la svizzera Viktorija Golubic – oggi vittoriosa in rimonta sulla nobile decaduta Kristina Mladenovic per (4)6-7 6-2 6-1 -, perché Gabriela può fare affidamento anche alle infide traiettorie mancine che sia al servizio che nello scambio garantiscono un certo grado di vantaggio. L’equilibrio però si è rotto puntualmente nell’ottavo game, nel quale la ripescata romena ha aperto con un doppio fallo dando in là al break decisivo per le sorti del primo parziale. Uno strappo sigillato con un gran dritto – saranno 25 i vincenti a fine match della polacca – da parte della prima forza del tabellone, che ha incamerato il set inaugurale dopo 33 minuti.

Nella seconda frazione Iga, a differenza dei primi scampoli di partita, non si è fatta cogliere impreparata dinanzi alle peculiarità dei fondamentali di Lee. La rumena questa volta non ha potuto nulla per impedire l’accelerazione ruggente della giocatrice di casa, che si è involata rapidamente sul 4-1. Successivamente, nel sesto gioco si è assistito all’ultimo momento di suspense dell’incontro: Gabriela si è costruita una possibilità per recuperare uno dei due break di svantaggio attraverso uno squisito drop-shot, ma ha sprecato malamente tale opportunità con un grave errore di dritto. Dopo quest’ultimo sussulto, la strada si è totalmente spianata per Swiatek che non si è guardata più indietro e ha chiuso dopo poco più di un’ora e dieci. Al prossimo turno per la n. 1 delle classifiche ci sarà la tds n. 5 del seeding Caroline Garcia, che ha superato la nostra Elisabetta Cocciaretto per la seconda settimana consecutiva.

WTA PRAGA – Spostandoci geograficamente di 517 km, voliamo a Praga. La capitale della Repubblica Ceca è infatti la sede del Livesport Prague Open, evento ‘250’ che si disputa sui campi in cemento. Anche in questo torneo, oggi il tabellone si è allineato ai quarti di finale. Si è partiti con il complesso successo della forza n. 7 del seeding, la russa Anastasia Potapova. La n. 59 WTA ha impiegato quasi due ore di partita per avere la meglio della cinese Lin Zhu, con il punteggio di 6-4 7-6(8). Potapova dopo un ottimo approccio al match, subito avanti 2-0, si è distratta consegnando per due turni consecutivi la propria battuta all’avversaria. La 21enne di Saratov ha poi ripreso le redini della sfida, prima centrando il controbreak nell’ottavo gioco ed infine piazzando la zampata decisiva rispondendo sul 5-4. Ancora maggiori i rischi affrontati dalla giovane russa nel secondo set, dove è stata lei la prima ad andare sotto nel quinto game salvo recuperare in extremis quando la n. 100 al mondo ha servito per trascinare il duello alla frazione finale. Bravissima poi Anastasia a mantenere alto il livello di attenzione e concentrazione mentale, riuscendo a chiudere il tie-break al secondo match point ma dopo aver fronteggiato positivamente due set ball.

Senza alcun problema invece il match che ha garantito alla n. 1 del tabellone, nonché n. 2 a livello mondiale Anett Kontaveit di qualificarsi per i quarti. L’estone, reduce dalla finale persa ad Amburgo la scorsa settimana, si è sbarazzata della padrona di casa Lucie Havlickova per 6-4 6-3 in 1h14. Nel primo set la 26enne di Tallinn ha avuto già in apertura una chance di strappo, break che però non è tardato a materializzarsi nel terzo gioco. Dopodiché non ci sono stati più scossoni, con l’ex allieva di Tursunov – da pochissime ore nuovo coach di Raducanu – che ha amministrato con assoluta tranquillità il parziale fino a metterselo in saccoccia dopo 35 minuti. Il turning point del secondo set, invece, si è rivelato essere il settimo game: dopo uno scambio di break in avvio, la n. 787 WTA ha consegnato il vantaggio alla più esperta avversaria sul 3-3, per poi ulteriormente ingigantire il divario con un ulteriore strappo quando la classe 2005 si è trovata nella scomoda posizione di servire per allungare la sfida, che ha di fatto posto fine alla contesa. Resa speculare per Kontaveit sia con la prima che con la seconda: 71% di punti vinti. Da sottolineare i 5 doppi falli della ceca, a testimonianza dell’instabilità dovuta alla giovanissima esperienza a certe latitudini tennistiche.  

A proposito di tenniste ceche, la grande sorpresa di giornata ha riguardato proprio i colori di casa. Un match che ha privato il pubblico della propria beniamina: l’uscita di scena della campionessa in carica Barbora Krejcikova. La seconda testa di serie del torneo si è vista superare in rimonta dalle 27enne nipponica Nao Hibino per 3-6 7-6(5) 6-3 in quasi tre ore di lotta. Fin da subito si capisce quale sarà il match al quale si sta andando incontro: una battaglia su ogni singolo quindici. La partenza vede infatti 5 break nei primi cinque giochi della partita, con l’ultimo a favore di Barbora. L’ex n. 2 del ranking in seguito centra il quarto break della frazione in suo favore, e va avanti dopo 44 minuti. Nel secondo set la 26enne di Brno spreca invece tantissimo, non riuscendo a vincere l’incontro nonostante abbia servito per accedere al turno successivo sul 5-4. Sfumata la chance, al gioco decisivo la giapponese si è imposta al terzo set point rimandando il verdetto del duello. Il parziale finale è stato poi un autentico psicodramma, dopo lo scambio di favori iniziali la n. 251 ha fatto suo un game – il quinto – da 18 punti cancellando ben tre palle break e in seguito ha trionfato portando a casa un altro turno di battuta thriller: sul 5-3 al servizio per suggellare il successo ha rimontato dal 15-40, ha frantumato quatto opportunità del controbreak e ha concluso l’incontro al secondo tentativo. Tanti doppi falli da ambo le parti, 7 per Hibino e 8 per Krejcikova, ma soprattutto a fare la differenza l’insufficiente 49% di punti vinti con la prima dalla vincitrice del Roland Garros 2021 e il suo balbettante cinismo sulle palle break: ne ha trasformate soltanto 7 delle 22 avute a disposizione.

Nell’ultimo match di giornata è stata invece fatta fuori, dopo un’altra lotta invereconda durata la bellezza di 2h27, proprio la giustiziera di Swiatek sui sacri prati di Church Road: la francesina Cornet. La tds n. 5 si è arresa per 7-5 1-6 7-6(7) a Linda Noskova (n. 112 WTA), non senza lottare visto che la wild card di casa ha avuto bisogno di ben sei match point per chiudere.

IL TABELLONE DEL WTA 250 DI VARSAVIA

IL TABELLONE DEL WTA 250 DI PRAGA

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