Flash
WTA Varsavia: Garcia amministra Cocciaretto con qualche singhiozzo. Non regge la schiena di Errani
Buona prestazione di Elisabetta, ma la francese è superiore. La veterana dopo un set costretta al ritiro

Non prosegue granché bene la giornata per i colori azzurri in quel di Varsavia dove, dopo la bella vittoria di Jasmine Paolini, entrambe le giocatrici rimaste in gara, cioè Elisabetta Cocciaretto e Sara Errani sono state sconfitte. La giovane anconetana per la seconda settimana di fila, ancora giocando un buonissimo tennis, si è dovuta arrendere alla maggiore esperienza di Caroline Garcia, che centra il terzo quarto di finale di fila post Wimbledon, dopo Losanna e Palermo. Ben diversa invece la partita di Errani, che, contro un’avversaria decisamente alla portata come Kateryna Baindl, n.190 al mondo, ha accusato problemi fisici, e la schiena l’ha costretta al ritiro a metà secondo set.
[5] C. Garcia b. E. Cocciaretto 6-3 7-5
Il match – Inizia con un altro passo Garcia, troppo puntuale e pesante sul timing della palla, non lasciando scampo in risposta. Il break messo a segno nel secondo game è frutto di un paio di colpi fulminanti che semplicemente Cocciaretto non può reggere. Prova a rimanere in scia quantomeno tenendo il servizio l’azzurra, e giocando bene e con pazienza da fondo, pur avendo minor peso, e così ecco nel settimo gioco le prime due chance di contro-break, anche grazie a pochissime prime della francese. Ma la n.5 del seeding mette in campo tutta la sua qualità e maggior esperienza, e infila quattro punti consecutivi per un importante 5-2. Alla mancanza di prime, Garcia sopperisce con delle ottime seconde, lavorate e decise, e con maggiore coraggio e incisività negli attacchi, che le permettono di portare a casa un 6-3 non comodissimo, dopo un set in cui Cocciaretto non ha giocato malissimo, ma ha pagato un inizio un po’ a rilento (ben diversa la situazione rispetto alla scorsa settimana a Palermo).
Il secondo set inizia decisamente meglio per Elisabetta, che ha due chance di break nel primo game in risposta, in cui trova meglio il proprio ritmo e mette un po’ in difficoltà Garcia, che, pur ancora alla ricerca delle prime, se la cava egregiamente mettendo pressione. L’occasione si presenta anche per la n.45 al mondo nel settimo gioco, con un paio di punti da incorniciare, appena trova il suo ritmo; stavolta è però brava la n.5 d’Italia a reagire senza tensione, traendosi d’impiccio sfruttando servizio e prontezza da fondo. Segue un undicesimo game disastroso da parte di Cocciaretto, con due doppi falli e una palla corta senza capo né coda, che sono un vero e proprio regalo per Garcia, la quale trova il break senza fare più di tanto, e si appresta a servire per il match. Chiude nel game subito successivo la francese, risalendo da 15-30 e non lasciando poi più iniziativa a Cocciaretto. Strappa dunque il pass per i quarti di finale, dove affronterà una tra Iga Swiatek e Gabriela Lee. Se (com’è ben probabile) passerà la n.1 al mondo, per avere qualche chance dovrà sicuramente mettere più prime ed essere più cinica.
In contemporanea all’inizio della partita di Cocciaretto è invece finita quella di Errani, sul punteggio di 6-2 3-0 a favore di Baindl. Fino al 2-2 si è vista anche una certa brillantezza da parte dell’azzurra, che da lì in poi sembra quasi perdere la capacità di far partire lo scambio, e l’ucraina cavalca bene la situazione, trovando il break a 0 nel sesto game, che si rivelerà effettivo crocevia della partita. Infatti nel prosieguo Errani sembra avere sempre più difficoltà causate dalla schiena, e neanche un medical time out a inizio secondo parziale risolve le cose. Da leonessa qual è prova a resistere, ma in maniera decisamente effimera, tanto da far giocare Baindl a livelli decisamente fuori dalle proprie corde. Così il ritiro a inizio secondo set regala un insperato quarto di finale all’ucraina, che affronterà una tra la tds n.8 Martic e la giovane wild card polacca Chwalinska.
Il tabellone completo del WTA 250 Varsavia
ATP
ATP Miami: Sinner express, avanza senza problemi su Rublev
Jannik Sinner batte per la terza volta in carriera Andrey Rublev con una prestazione superlativa. Sesta vttoria su un top10 e quarti di finale in grande stile

Da Miami, il nostro inviato
[10] J. Sinner b. [6] A. Rublev 6-2 6-4


Continua senza sosta la marcia di Jannik Sinner verso i piani altissimi della classifica. In un percorso a tappe forzate verso il traguardo finale delle Nitto ATP Finals di Torino, Jannik Sinner è arrivato senza perdere un set ai quarti di finale del Miami Open presented by Itaù, e lo ha fatto sconfiggendo nel suo ultimo incontro Andrey Rublev, numero 6 del seeding e numero 7 del ranking mondiale, che veniva da 10 vittorie negli ultimi 12 incontri sul cemento, compresa la finale nell’ATP 500 di Dubai.
Sinner aveva già battuto Rublev in precedenza, ed era in controllo del punteggio lo scorso anno al Roland Garros quando fu costretto a ritirarsi, ma non l’aveva mai sconfitto in una maniera così dominante e perentoria.
Un match giocato splendidamente dal ragazzo di Sesto Val Pusteria, che ha lasciato solamente sei game al suo avversario senza mai concedere una palla break. E soprattutto ha dimostrato una superiorità quasi schiacciante dalla parte del rovescio, con il quale ha quasi sempre dominato gli scambi mettendo in enorme difficoltà il russo.
PRIMO SET – Inizio della partita con cielo velato e sole che faceva capolino tra le nubi, lascito dei temporali della sera prima che hanno fatto sensibilmente aumentare l’umidità. La partenza di Sinner è a razzo, quella di Rublev un po’ meno travolgente, e il break arriva subito al terzo gioco quando dopo due accelerazioni di rovescio di Sinner il russo si trova 15-40. La prima palla break viene annullata con un diritto vincente, ma sulla seconda un diritto di palleggio finisce in rete.
Sul suo servizio Sinner è una sentenza (saranno solo quattro i punti persi in questo set sulla sua battuta, e due soli in più nel set successivo), e in risposta aggredisce le seconde come lo abbiamo visto fare solo molto di recente. Rublev cancella una palla del doppio break con uno schema servizio-diritto, ma il 4-1 pesante arriva poco dopo: se Sinner riesce a tenere il diritto di Rublev fuori dallo scambio non c’è gara.
Sull’1-5 Rublev muove il punteggio nella sua casella a forza di prime di servizio, ma il set ormai è andato e Sinner perfeziona il 6-2 in 32 minuti.
SECONDO SET – La breve durata del primo set fa si che il consueto esodo di spettatori che vanno a rinfrescarsi alla fine di ogni parziale sia molto meno consistente de solito, anche se la giornata è decisamente calda e l’orologio segna quasi mezzogiorno. Rublev resiste meglio a Sinner di quanto aveva fatto nel primo set, ma sulla battuta dell’altoatesino è sempre traffico a senso unico. Sul 2-2 Andrey recupera da 15-30 con il servizio e con un po’ di fortuna quando un suo recupero di rovescio finisce per diventare una palla corta incrociata sulla riga. Il break arriva due game più tardi, quando Sinner carica in risposta sulla seconda di servizio e Rublev cede la battuta con un altro errore di diritto.
Prima che Sinner serva per il match sul 5-4 il deejay prova a mettere un po’ di pepe nella sfida scegliendo “Hit Me With Your Best Shot” di Pat Benatar come canzone per il cambio di campo, ma Jannik è inscalfibile e chiude il match in un’ora e 12 minuti raggiungendo i quarti di finale a Miami per la terza volta in carriera.
VICINO ALLA TOP 10 – Con questa vittoria Sinner diventa virtualmente n. 10 del ranking mondiale e potrebbe essere superato solamente da Khachanov o Paul nel caso in cui si aggiudicassero il torneo. Per consolidare il suo ritorno nei Top 10 Sinner dovrebbe vincere anche il prossimo match contro chi si qualificherà tra Botic Van de Zandschulp ed Emil Ruusuvuori. Con Ruusuvuori ci sono stati quattro precedenti confronti diretti (più uno a livello Challenger), tutti vinti da Sinner (che invece aveva perso il primo scontro in un Challenger in Australia), ma alcuni con punteggi molto equilibrati come il 10-8 al tie-break del terzo set dello scorso anno qui a Miami. Contro Van de Zandschulp invece sarebbe uno scontro inedito.
ATP
ATP Miami: Sinner e Sonego entrambi agli ottavi come nel 2021
E’ la quinta volta che due italiani raggiungono il quarto turno in un Master 1000 sul veloce. Gli ultimi Sinner e Berrettini ad Indian Wells

Per Sonego è stata una delle migliori partite della sua carriera. Quella contro l’americano Tiafoe non era per l’italiano una partita con i favori del pronostico. Ma un’ora e due set dopo Lorenzo riesce nell’impresa di vincere una partita forse inattesa per noi, ma assolutamente alla portata per lui. A fine match il nostro Gibertini lo incalza: la migliore partita di sempre? “La migliore qui a Miami, e tra le tre migliori di sempre. Conoscevo l’avversario, sono entrato in campo molto determinato. Si è trattato di una partita quasi perfetta, senza sbavature, ho fatto pochi errori e sono stato molto aggressivo come l’avevamo preparata”.
Nel dettaglio quella contro il semifinalista dello US Open 2022 è stata per Sonego una partita da record. Innanzitutto la percentuale di punti con la prima palla (91%) è la migliore della carriera. Così come i punti vinti con la seconda palla (82%, non era mai andato oltre il 78%). Infine è stata il il 13° match chiuso senza concedere palle break. Considerando il fatto che ha ottenuto tutto questo contro il n.14 del ranking si può affermare che questa rappresenti senza ombra di dubbio una delle vittorie più prestigiose ottenute dal piemontese nel circuito maggiore.
A suggello di questa vittoria abbiamo due italiani negli ottavi di finale di un Master 1000, Sinner e Sonego, come nel 2021. Si tratta della quinta volta in assoluto che questo succede (sul veloce). Prima di loro ci sono stati: Shanghai 2019 (Berrettini/Fognini) ; Miami 21 (Sinner/Sonego); Cincinnati 21 (Berrettini/Sonego) e Indian Wells 22 (Sinner/Berrettini). Sperando di poter spingerci ancora un po’ più in là, possibilmente con gli sfavori del pronostico.
Flash
WTA Miami, Pegula pronta alla sfida con Potapova: “Gioca senza paura”
La statunitense chiude in due set la pratica Linette dopo aver annullato un setpoint. Ai quarti sfida con Potapova

Jessica Pegula si esalta sul cemento di Miami. Arriva ai quarti di finale dopo aver chiuso in due set la pratica Magda Linette. Primo set vinto in scioltezza, secondo portato a casa dopo aver recuperato due break di svantaggio. La polacca va a servire due volte per il match, ma spreca un setpoint e poi va a casa a mani vuote. L’americana, invece, trova l’adrenalina giusta per chiudere in due parziali la contesa senza sprecare ulteriori energie: “E’ stato un match strano in cui ho giocato davvero bene, poi un po’ meno, ma nel complesso sono soddisfatta e credo sia un buon segnale ricevuto”.
A differenza di quanto espresso a Indian Wells, Pegula non è mai stata costretto a dover recuperare partenze ad handicap: “A Miami ho vissuto e mi sono allenato qui per molto tempo. Ho giocato molto bene ed è piacevole il clima che si respira. Fa più caldo, anche se ho giocato in un campo coperto da ombra”.
Poi spiega cosa sia successo sul 5-2: “Era un momento in cui percepivo che stava per cambiare qualcosa. Ho cambiato racchetta perché pensavo che la palla mi arrivasse addosso. Non ero a mio agio. Sono tornata alla racchetta che avevo già usato e ho vinto cinque game di fila. Ho vinto questa piccola battaglia mentale: ero arrabbiata con me stessa perché non riuscivo a giocare meglio. Rispetto al primo set, lei ha alzato il suo livello, io ho fatto un paio di errori e non stavo servendo ottime prime palle. Linette si era abituata al mio ritmo. Sono contenta di averla ribaltata“.
Sfida con Anastasia Potapova ai quarti di finale. La russa appare molto in forma e ha affermato di aver cambiato qualcosa nel suo tennis: “Non mi fa piacere sentirlo, perché l’ultima volta ho vinto a malapena. L’ho vista giocare un po’ questa settimana e sta giocando piuttosto senza paura. I campi qui sono molto più veloci e non so chi ne trarrà un vantaggio. Sarà un’altra dura battaglia in una fase di piena fiducia per lei. Le cose cambiano rapidamente da un giorno all’altro, per cui davvero è impossibile fare pronostici“.
Ci potrà mai essere un WTA a Buffalo? “Mi piacerebbe averne uno lì. Non so dove perché Buffalo non è proprio un paradiso del tennis. Penso che sia sempre stato qualcosa a cui ho pensato, anche dopo la mia carriera, è avere un torneo in quella zona”.