Le lacrime di dolore si sono trasformate in goccioline di sudore, mentre la grinta è quella dei giorni migliori. Alexander Zverev prova a mettersi alle spalle il terribile infortunio alla caviglia destra rimediato nel bel mezzo della sfida di semifinale del Roland Garros contro Rafael Nadal.

Lo fa attraverso sacrificio e duro lavoro per far sì di poter tornare il prima possibile. Nel mirino vi sono gli US Open, Slam al quale il tedesco non rinuncia anche se la sua “mission”, a questo punto, è diventata quasi impossibile.

Ne ha parlato ai microfoni di Eurosport di Germania, spiegando qual è la sua tabella di marcia e gli obiettivi da raggiungere a medio termine: “Il pensiero è a quando potrò tornare in campo. Sono stati mesi molto duri e difficili. Per fortuna il lavoro procede alla grande. Svolgo degli esercizi giornalmente e cerco di rispettare il piano lavoro”.

Ma quando prevede di tornare a calcare i campi? “Al momento non abbiamo stabilito una data certa, ma lavoriamo alacremente e quotidianamente affinchè accada il prima possibile”.

Non ha ancora ripreso in mano la racchetta, complice un infortunio molto delicato che impone la giusta attenzione: “Lavoriamo non-stop dal mattino fino alla sera e i giorni sembrano non passare mai. Ci stiamo soffermando sulla mobilità del piede e di settimana in settimana aggiungiamo nuovi esercizi”.

Nessuno vuole forzare i ritmi, il rientro avverrà quando tutto sembrerà essere a posto: “Non ho voglia di affrettare i tempi, cerco di fare quello che il mio corpo mi consente di fare. Per questo non mi sbilancio sulla mia partecipazione agli US Open”.

Paolo Michele Pinto