WTA Cincinnati: salvate Sabalenka dall'incubo doppio fallo, ma il ritorno in semifinale in Ohio dal 2018 non le sfugge

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WTA Cincinnati: salvate Sabalenka dall’incubo doppio fallo, ma il ritorno in semifinale in Ohio dal 2018 non le sfugge

Nonostante 12 doppi falli (che si aggiungono ai 77 degli ultimi due tornei) la n. 6 Aryna Sabalenka passa in due set su Shuai Zhang

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Aryna Sabalenka - US Open 2021 (via Twitter, @usopen)
 

[6] A. Sabalenka b. S. Zhang 6-4 7-6(1)

Aryna Sabalenka battendo per la quarta volta in cinque confronti diretti, con lo score di 6-4 7-6(1) in quasi due ore di una partita che non hai mai conosciuto il normale e fisiologico andamento di uno scontro tennistico, la n. 44 WTA Shuai Zhang certifica il suo ritorno in semifinale al Western & Southern Open di Cincinnati dopo quattro anni. Negli ultimi due precedenti a Stoccarda 2021 e Roma 2022, quindi in altre condizioni di gioco, la bielorussa aveva dominato la 33enne cinese concedendole in totale soltanto 6 game con addirittura la vittoria agli Internazionali d’Italia arrivata in 52 minuti di gioco. Oggi però è stata tutt’altra storia, all’interno di un match costellato dalla costante incertezza e inaffidabilità dei servizi: ci sono stati 11 break in totale di cui 8 solamente nel secondo set, con la tds n. 6 che chiaramente quando è riuscita a contenersi non sparacchiando via le sue fucilate da fondo ha sempre creato il vuoto.

Purtroppo però per l’ex n. 2 del mondo, l’incubo che la tormenta da un carriera è tornato a farle visita: i 12 doppi falli hanno condizionato pesantemente la resa della sua seconda palla in battuta, con cui ha raccolto un misero 29%. Sembrava essere in ripresa da questo punto di vista osservando le prestazioni in Ohio, dopo che invece tra San José e Toronto ne aveva fatti registrare un’infinità (77). Ma anche la tennista asiatica non è stata da meno, anzi ha prodotto con questo fondamentale solo il 21%, tuttavia ciò che non farà dormire sogni tranquilli a Shuai è il break di vantaggio che ha avuto a disposizione ripetutamente nella seconda frazione. In particolare il quarto – ed ultimo – dove ha concesso il contro-break a 0 mentre serviva per il set, oltre le due palle break consecutive mancate sul 5-5 – anche se in questo caso è stata implacabile Sabalenka scagliando due ace, dei 7 messi a referto, consecutivi -. Zhang può comunque consolarsi, nonostante la sconfitta, poiché da lunedì sarà n. 31 della classifica avvicinandosi sensibilmente al suo best ranking di n. 23 raggiunto nel novembre 2016.

IL MATCH – La sfida va in scena come secondo incontro sul Grandstand, con gli spalti semivuoti – la maggior parte degli spettatori sta riempendo i seggiolini del Centrale per godersi lo spettacolo di Tsitsipas/Isner -. Parte Sabalenka al servizio e subito la bielorussa, come il suo solito, fa e disfa alternando vincenti di brutale forza a gratuiti marchiani. Si presenta immediatamente sul campo anche il marchio di fabbrica in negativo della 24enne di Minsk: il doppio fallo. Non ne arriva uno solo ma ben due, con Aryna costretta a forzare la seconda visto le primordiali ed evidenti difficoltà nel fare il punto con questo fondamentale. Ma appena la due volte semifinalista Slam riposiziona correttamente il mirino delle sue fiondate, la musica cambia decisamente. Anche Zhang deve affrontare un pericoloso 30-30, ma per sua fortuna non è costretta a ricorrere ai vantaggi: si capisce come per la cinese sarà fondamentale la percentuale della prima di servizio, poiché non appena deve fare affidamento alla seconda son dolori. Infatti la n. 7 del mondo, quando la prima avversaria non entra, compie un ulteriore passo in avanti e con i piedi abbondantemente dentro il campo lascia partire le proprie fiammate.

Accelerazioni che lasciano di sasso la 33enne asiatica, evidenziando la sostanziale differenza nel peso di palla che vi è tra le due protagoniste, peraltro fisiologica vedendo l’opposta struttura fisica – 1,82m per 80 kg Aryna, 1,77m per 66 kg Zhang -. Shuai riesce comunque a limitare i danni in avvio dovendo giocare solamente tre seconde, con cui non fa neanche un punto, mentre raccoglie sei punti su sette prime complessive: nel quarto game, tuttavia, la bielorussa a furia di sganassoni da fondo si guadagna la prima palla break del match. Ma Zhang è chirurgica e con un preciso schiaffo al volo di dritto cancella l’opportunità, inoltre finora si sta tenendo a galla anche per via dell’ottimo senso geometrico messo in campo, a cui si aggiunge una crescita importante in risposta che porta nel gioco successivo la n. 44 WTA a crearsi le prime due chance di strappo.

Sulla prima fortunata Sabalenka grazie ad un nastro benevolo – lo stesso, contrario ad Aryna aveva creato l’opportunità di break – che dopo l’impennata della pallina, la manda nella metà campo della cinese, ma sulla seconda tutto merito della nativa di Minsk nel cancellarla attraverso un gran servizio in kick. A questo punto la bielorussa chiede ancora – c’era stato un piccolo confronto tra l’arbitro e la 24enne al primo cambio campo in merito alla tenuta del campo – lumi alla giudice di sedia sul dà farsi, visto che la pioggia ha leggermente aumentato la propria intensità ma soprattutto le righe adesso sono particolarmente scivolose e quindi molto pericolose. Allora le due tenniste vengono invitate ad accomodarsi, nell’attesa dell’arrivo del supervisor. Nel frattempo alcuni inservienti sistemano degli asciugamani sulle righe orizzontali per facilitare e velocizzare le operazioni. Le giocatrici continuano comunque a rimanere in campo, probabilmente le previsioni meteo prevedono una pioggia passeggera, ma dopo qualche minuto l’intensità delle precipitazioni è aumentata a dismisura e non si può che optare per la sospensione ufficiale del match.

Dopo poco più di venti minuti, il gioco riprende e Sabalenka sembra abbia giovato della pausa: spinge a tutta e se tutte le sue bordate non fuoriescono dai confini del rettangolo di gioco, allora ecco che la difesa cinese può fare poco o nulla. Si materializzano così altre due palle break per l’ex n. 2 WTA, tuttavia quando il punto che si gioca potrebbe garantirle l’allungo arriva puntualmente una sbracciata imprecisa. Poi se d’improvviso gli errori s’inanellano in sequenza per la campionessa di Madrid 2021, la situazione non può che divenire per lei insostenibile: due doppi falli ed un unforced lanciano Zhang al primo break del match nel settimo game senza che la 33enne asiatica abbia fatto nulla di particolare. Ma i servizi non sono una costante affidabile di questa contesa, dal 2-2 al 4-4 cinque game di fila in cui è stato concesso almeno un break point, perciò la cinese restituisce immediatamente il favore all’avversaria, che di prepotenza si prende il contro-break.

Il dritto che per un attimo aveva abbandonato l’amazzone Aryna torna incisivo, inoltre fa nuovamente male con il servizio. Shuai invece cade nel momento della verità, in battuta per prolungare la frazione offre due set point a causa di una prima che non la sostiene: la testa di serie n. 6 manca il primo tentativo con una risposta dal lato destra che si ferma a metà rete, ma sulla seconda il tracciante inside-in dal centro con il dritto, proprio il colpo che le era venuto meno dopo la sospensione e che aveva facilitato il break avversario, è implacabile. Il parziale di tre game consecutivi della 24enne semifinalista a New York la scorsa stagione confeziona in 52 minuti il 6-4 del set inaugurale

La n. 7 delle classifiche invece che alzare il proprio livello imponendo il suo ritmo asfissiante per piazzare l’allungo decisivo, accusa un calo in apertura di seconda frazione mandando subito avanti Zhang: due doppi falli intermezzati da turpiloqui in russo tra la prima e la seconda, non una scelta delle più saggie. Ma come oramai si è desunto facilmente, la battuta non è più un fattore: contro-break immediato e 1-1. Entrambe fanno una fatica abnorme con la seconda di servizio, avevano chiuso il primo set con il 31% (5/16) la bielorussa e il 20% (2/10) la cinese, e le cose per certi versi peggiorano ancora di più nel secondo: 6 break in 8 game dalla fine del set precedente all’inizio di quello successivo, con tre servizi strappati in altrettanti giochi nel secondo parziale.

Il livello del duello, già non era trascendentale – per usare un eufemismo – prima, ma ora è veramente calato drasticamente anche e soprattutto per la caterva di doppi errori della bielorussa: siamo a quota 9. La prima ha rompere la maledizione dei fondamentali d’inizio gioco è la n. 44, che sale così 3-1, ma è soltanto un fuoco di paglia, poco dopo è di nuovo tutto in equilibrio con il secondo contro-break del set a favore dell’ex n. 2, arrivato addirittura a 0. Shuai nonostante non riesca a prendere il largo, regala quantomeno qualche variazione interessante con il back di dritto e fa suo il punto più bello della partita: dimostrando grandissima mano, attacca in contro tempo ed esegue una splendida stop volley di rovescio. Il match comunque non vuole proprio decollare, perciò prosegue la sua pazza coerenza: Aryna mantiene fede alla nomea di seriale e perseverante doppiofallista, mettendo a segno l’undicesimo doppio errore che dà il là ad altre due reciproche carezze che si scambiano amabilmente le due tenniste (4-4).

In questo momento la cinese ha la meglio sulla diagonale sinistra, allo stesso modo fa i buchi con il dritto – con un vincente in corsa dalla parte destra aveva frantumato la prima palla break sul 3-4, prima di crollare sulla seconda – la 24enne nativa di Minsk. I break però vanno a gonfie vele e con 7 servizi strappati in 9 game totali nella frazione, Zhang ha la possibilità di presentarsi in battuta per mandare la partita al terzo, ma si fa breakkare per la seconda volta nel parziale a 0. Nel gioco successivo si rischia di vedere materializzarsi il nono break in undici game, Aryna però questa volta non ci sta e piazza due ace di fila sul 15-40 portandosi alla fine sul 6-5. Si arriva al tie-break, e ovviamente non si può non partire con tre mini-break consecutivi, poi è Sabalenka che tenendo i primi – due – servizi  scappa via sul 4-1. La testa di serie n. 6 ora non fa sconti e va di fretta, si prende il quarto ed il quinto mini-break vincendo per sette punti a 1 il game finale del match.

IL TABELLONE DEL WTA 1000 DI CINICINNATI

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