La crescita spiegata dai numeri dell'ITF: il 23% in più dei bambini ha iniziato a giocare a tennis nel 2021

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La crescita spiegata dai numeri dell’ITF: il 23% in più dei bambini ha iniziato a giocare a tennis nel 2021

“È di vitale importanza che il gioco sia per tutte le età, generi, standard di gioco e abilità fisiche”, spiega il presidente dell’ITF David Haggerty

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(foto: ITF – Scott-Powick)
 

L’ITF (International Tennis Federation) ha diramato tramite un comunicato ufficiale i dati dell’ultima stagione tennistica conclusa (relativi dunque al 2021). Balza subito all’occhio una crescita costante nell’approccio nello sviluppo della disciplina, insieme agli oltre 600 milioni di dollari investiti dalla stessa ITF negli ultimi 10 anni, nonostante manchino, per via della pandemia, circa 75 milioni di dollari nelle casse della stessa federazione.

Secondo quanto appare nel consueto report annuale, il numero di bambini e ragazzi – rientrano in questa categoria tutti gli Under 14 – che per la prima volta si sono avvicinati al tennis è cresciuto del 23,1% rispetto al 2020, segno di una graduale ripartenza post-Covid. L’iniziativa della ITF Junior Tennis ha infatti coinvolto 213.212 nuovi giovani tennisti, rispetto ai 173.194 registrati nei precedenti 12 mesi. Poco più della metà sono ragazze (il 51% circa), cresciute nei 142 paesi (record) in cui è stata promossa l’iniziativa. Aumenta anche il numero degli insegnanti scolastici e istruttori (+15,5%), dei tennis club (+7,8%) e dei tornei (+47,1%)

Per (ampio) distacco, la regione geografica che conta maggiori rappresentanti a livello professionistico è l’Europa, che può vantare il 58,7% dei giocatori professionisti e il 46,0% a livello junior. Segue l’Asia con il 14,9% (18,2% a livello junior), poi l’America del Nord con (11,7% e 11,4%), America del Sud (7,6% e 9,0%), Oceania (3,4% e 3,8%), Africa (2,2% e 6,4%) e America Centrale (1,4% e 5,2%). Per quel che riguarda le singole nazioni, gli Stati Uniti comandano entrambe le classifiche, con il 10,1% dei tennisti professionisti e l’8,9% tra gli junior. Segue la Francia con il 6,3% dei pro, mentre i transalpini sono terzi tra gli junior (3,8%, con la Russia seconda al 5,4%).

David Haggerty, Presidente dell’ITF e membro del CIO (Comitato Olimpico Internazionale) ha commentato i dati sopracitati:

“Ci sono più di 87 milioni di tennisti in tutto il mondo e noi dell’ITF ci impegniamo ad aumentare ulteriormente i livelli di partecipazione al nostro sport. È di vitale importanza che il gioco sia per tutti: per tutte le età, generi, standard di gioco e abilità fisiche, e che ovunque si possa giocare: stiamo lavorando sodo per garantire che ciò sia possibile.

In seguito alla pandemia, vedere che più bambini prendono in mano una racchetta come parte dell’iniziativa Junior Tennis dell’ITF è estremamente gratificante, oltre che un segno che siamo su una strada positiva per il futuro. La nostra strategia per ITF2024 è quella di una crescita sostenibile, insieme allo sviluppo del gioco a livello globale e al miglior modo possibile in cui possiamo supportare le federazioni nazionali di tennis nel fornire risultati in tutto il mondo. Insieme, con la giusta strategia, finanziamenti e impegno, credo che il futuro possa essere molto luminoso per il nostro sport“.

A supporto di queste parole ci sono gli oltre 600 milioni di dollari versati dall’ITF per contribuire allo sviluppo del tennis a livello globale. Tra il 2012 e il 2021, infatti, sono stati investiti 621,9 milioni di dollari per supportare ogni fase del nostro sport, a partire dai prize money di Coppa Davis e Billie Jean King Cup fino ad arrivare al tennis in carrozzina e al beach tennis.

Ha parlato a riguardo anche Kelly Fairweather, CEO dell’ITF:

“È per noi motivo di grande orgoglio che l’ITF sia stata in grado di contribuire con oltre mezzo miliardo di dollari per il tennis a livello globale negli ultimi dieci anni. Stiamo lavorando duramente per sviluppare e supportare il nostro sport in tutto il mondo, indipendentemente dalle abilità e dall’età di ognuno degli oltre un miliardo di fan. È molto importante rimanere solidi dal punto di vista finanziario per garantire forti finanziamenti di base fino ai livelli più alti del nostro sport. Noi sosteniamo modi innovativi in ​​cui le persone possono giocare a tennis e alle sue varianti, dal beach tennis al padel.

Sono fiducioso che siamo sulla strada giusta per crescere mentre ci riprendiamo dagli effetti della pandemia globale. Sono orgoglioso di come stanno rispondendo il team ITF e la famiglia mondiale del tennis. Ora, mentre una generazione di eroi si evolve nella fase successiva della loro vita dopo aver dato un contributo così incredibile al nostro sport, il prossimo step è fare un passo avanti; che sia nel parco giochi, negli stadi più importanti o in tutto quello che c’è in mezzo”.

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