US Open, Serena si regala Kontaveit: "Adesso ogni partita è un bonus"

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US Open, Serena si regala Kontaveit: “Adesso ogni partita è un bonus”

“Preferisco definirla evoluzione e non ritiro. Non so ancora come, ma rimarrò nel tennis”. Nella passerella finale della sua carriera, la 23 volte campionessa Slam Serena Williams non nasconde l’emozione

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Serena Williams - US Open 2022 (foto Twitter @wta)
 

L’asticella del secondo turno, contro la numero due del mondo Anett Kontaveit, sarà decisamente posizionata più in alto. Ma poco conta. Per Serena Williams è importante che quella partita ci sia, visto che tanta grandezza non avrebbe meritato l’epilogo di un’inedita eliminazione al primo turno dello Slam di casa (al netto del torneo di doppio, al quale parteciperà con la sorella Venus). L’abbraccio e il tifo dell’Artur Ashe Stadium nella sfida vinta contro Danka Kovinic, in ogni caso, non hanno lasciato indifferente la quasi 41enne campionessa. Che in conferenza stampa ha trasmesso emozione e allo stesso tempo serenità. Rimane agli atti anche l’outfit non trascurabile – ispirato al pattinaggio artistico – con cui è scesa in campo, disegnato proprio dalla vincitrice di 23 Slam in collaborazione con la Nike: la gonna a sei strati simboleggia i sei titoli dello US Open conquistati in carriera, il corpetto con i cristalli allude al cielo di New York.

Una notte come questa, con la vittoria e l’affetto del pubblico, contribuirà a rendere meno doloroso il momento del ritiro?

Sto ragionando come se dovessi evolvere il mio status rispetto a quello di giocatrice, preferisco la parola “evoluzione” a “ritiro”. E’ difficile separarmi dal campo, è la dimensione che sento più mia, ma penso sia arrivato anche il tempo di pensare ad altro perché ci sono tante cose che voglio fare. In ogni caso, la sensazione che ho provato entrando sul campo questa sera non la dimenticherò mai: un’accoglienza che mi ha fatto battere il cuore.

Il prossimo ostacolo, Kontaveit, sarà però più difficile da superare.

A questo punto, per me, ogni partita in più che gioco è un bonus. Ogni avversaria è per me molto difficile, l’ho sperimentato a Toronto e Cincinnati. La prossima lo sarà ancora di più.

Siamo sicuri che sarà il suo ultimo torneo?

Sono stata piuttosto vaga al riguardo, giusto? (ampi sorrisi)… Preferisco rimanere sul vago perché non si sa mai.

Si vede con un altro ruolo legato al tennis, nell’immediato futuro?

Penso di sì, amo questo sport e tutto quello che mi ha dato. Non mi vedo lontana dal mondo del tennis, anche se non so bene con quale ruolo farò ancora parte di questo mondo. Ma siamo stati troppo tempo insieme per non avere ancora a che fare.

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