US Open: Fognini stupisce all'inizio, alla lunga un Nadal discreto ha la meglio

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US Open: Fognini stupisce all’inizio, alla lunga un Nadal discreto ha la meglio

Buoni i primi due set per Fabio, che crolla poi contro una versione non indimenticabile del maiorchino

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Rafael Nadal e Fabio Fognini – US Open 2022 (foto via Twitter @usopen)
 

[2] R. Nadal b. F. Fognini 2-6 6-4 6-2 6-1

Dopo il primo set giocato a livelli stellari da parte di Fabio Fognini, probabilmente in molti già pensavano in una seconda impresa del ligure contro Rafael Nadal allo US Open, sette anni dopo quella storica rimonta. Purtroppo per lui, e per i colori azzurri, lo spagnolo, pur giocando decisamente male i primi due set, ha saputo rimanere concentrato, in partita e alla lunga la maggior qualità e l’attitudine alla vittoria sono emerse, non lasciando scampo a un Fognini che in effetti non poteva tenere troppo a lungo ritmi così elevati. Nel primo e per gran parte del secondo parziale l’ex campione di Montecarlo (che batté anche lo stesso Nadal sul suo cammino) ha tracciato il campo come voleva, anche per i tanti errori dell’avversario, che ha però vinto il set dove ha giocato peggio, quello con più errori, e cioè il secondo, che gli ha permesso di avviare una rimonta diventata via via più facile. Fatto sta che questo Nadal, da giocatori più vispi e più in forma di Fognini, è certamente battibile, specie se non migliora sul lato del rovescio, oggi a tratti disastroso.

IL MATCH – inizio promettente di Fognini, con break messo a segno nel terzo game, anche con buona collaborazione di Nadal, che deve ancora trovare le giuste misure al dritto, con qualche errore di troppo, ma da sottolineare l’approccio deciso di Fabio, molto bene sul rovescio incrociato e sul cambiare ritmo. Altro aspetto da sottolineare la rapidità di piedi che sta trovando l’azzurro, che appena può si gira sul dritto per incidere ancor di più sul lato del rovescio di Nadal. Il maiorchino continua a faticare nel trovare il giusto timing sulla palla, e ancora commette errori non da lui, con il dritto soprattutto, certamente sollecitato da una versione deluxe di Fognini, che taglia e verticalizza il campo con il rovescio una meraviglia, come e quando vuole. Tutto ciò non può che frustrare Rafa, che clamorosamente cede un altro turno di battuta, con un doppio fallo sulla palla break. Fabio non si lascia sfuggire l’occasione di servire per il set, annulla anche una palla break (la prima concessa) per andare a chiudere 6-2 un primo parziale giocato da lui alla grandissima, propositivo e di qualità, ma decisamente male da Nadal, incapace di incidere e con addirittura 8 non forzati a referto in soli 8 game, uno sproposito per i suoi standard.

Il secondo set si apre sulla falsariga del primo, con un altro break messo a segno da Fabio, stavolta con una grossa mano dello spagnolo, che accusa anche qualche limite al servizio (eredità del problema agli addominali), dove il movimento non è il solito, e ancora non trova il giusto peso sulla palla. Sembra riuscire a trovare un po’ di carica agonistica e rientrare con un immediato contro-break Nadal…ma il game successivo si riallinea al copione finora visto, e ancora il rovescio di Fognini taglia il campo, e il maiorchino torna a commettere errori non da lui, specie dal lato destro, e permette all’azzurro di tornare avanti di un break. Prosegue la sfilza di servizi persi, con un quarto game che Fabio va a regalare a Nadal, il quale ancora fa emergere i problemi al servizio e sul rovescio nel gioco successivo (il più bello del set), permettendo al ligure di tornare in vantaggio mettendo una qualità altissima. Ma reggere a lungo un ritmo del genere non è facile, e infatti nell’ottavo game Fognini accusa il primo passaggio a vuoto della partita, con quattro errori che ridanno il break, ma soprattutto fiducia, a Nadal. E, chiaramente, la vanno a levare all’azzurro, molto meno preciso e consistente del primo set e dell’inizio del secondo, trovando un altro pessimo gioco nel decimo, che consegna allo spagnolo il secondo parziale e il vantaggio mentale.

Il terzo set sembra mettersi nel peggiore dei modi, con il break per Nadal nel quarto game, causato da errori evitabili di Fognini, che sembra ridare slancio al maiorchino. Ma ancora ci sono sorprese in questo match, con un contro-break immediato, equamente diviso tra colpe e meriti di Fabio, che continua a trovare, ora più a tratti, momenti di grandissimo tennis (il colpo della partita rimane la sua veronica nel secondo game, qui sotto mostrata) che, purtroppo, si alternano molto di più a vari errori di deconcentrazione, con il servizio di nuovo perso subito dopo il contro-break, indirizzato anche da un punto da urlo sulla palla break di Rafa, con la palla uncinata in corsa, che ora sembra sulla buona strada della grinta e dell’agonismo giusti. E, non a caso, il terzo set, senza storia, ad appannaggio del n.2 del tabellone dall’inizio alla fine salvo qualche breve calo di ritmo, si chiude con un altro break di Nadal nell’ottavo gioco, ancora però con colpe di Fognini, il cui netto calo di gioco e di ritmo, l’incapacità di variare e verticalizzare a lungo (come ci si poteva aspettare) ha permesso a Rafa di rientrare e far sua l’inerzia della partita.

Break immediato anche nel quarto set per Nadal, di nuovo dote di errori di Fognini, tradito ora anche dal suo così naturale rovescio, con la sensazione che sia però più pesante sulle gambe, e di conseguenza meno reattivo nello spostarsi per colpire e trovare le accelerazioni che vorrebbe. Nadal, dal canto suo, trova prima e meglio la palla, e sta facendo scorrere molto velocemente il quarto set, andando anche a prendersi spesso il punto a rete, con ottimi serve and volley. Il maiorchino accusa anche un piccolo problema nel corso del quarto game, con la racchetta che di rimbalzo gli procura un piccolo taglio sul naso, e restituisce a Fognini un po’ di coraggio e di buon gioco, i quali lo portano a due palle break. Ma proprio qui Nadal mette probabilmente la freccia finale, attingendo ad ogni carta del suo mazzo, da serve and volley ad accelerazioni, per annullarle e tenere il servizio. Un altro giocatore rispetto ai primi due set, che di forza, cavalcando l’atteggiamento sempre più arrendevole di Fognini, va a prendersi un altro break nel sesto gioco, per poi chiudere il set, comandato dall’inizio alla fine, con un netto 6-1. Non indimenticabile Nadal, ma è saputo emergere alla distanza, causando una mancanza di fiducia in Fognini che ha fatto il resto, per regalargli la seconda vittoria in quattro set del torneo e il terzo turno. Avversario sarà Richard Gasquet, che ha avuto ragione di Miomir Kecmanovic in quattro set, e contro il quale Nadal ha vinto 17 precedenti su 17.

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