US Open, Wilander e Corretja su Ruud: "Con il dritto spostava continuamente Berrettini da un lato all'altro"

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US Open, Wilander e Corretja su Ruud: “Con il dritto spostava continuamente Berrettini da un lato all’altro”

Nella loro analisi della prestazione del norvegese, i due commentatori di Eurosport hanno sottolineato anche l’importanza del padre-allenatore di Casper

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Casper Ruud – US Open 2022 (foto via Twitter @atptour)
 

Poco più di un anno fa, a luglio, Nick Kyrgios disse espressamente che Casper Ruud stava “rubando punti” nei tornei minori sulla terra in corso in Europa. In quel mese il norvegese vinse i tornei di Bastad, Gstaad e Kitzbuhel, confermando così di essere uno dei giocatori con più costanza di risultati sul rosso. Eppure, anche se contraddistinta da un tono discutibile, quell’affermazione di Kyrgios non sembrava proprio campata in aria: Ruud doveva ancora dimostrare di valere la classifica che già aveva raggiunto (all’epoca era poco oltre la top 10). Il 2022 di Casper è stato fin qui molto più che una semplice rivincita: per quest’ultima sarebbe infatti bastato il fatto che lui è ancora in corsa allo US Open, mentre l’australiano è stato eliminato proprio quando una sfida tra i due sembrava ormai apparecchiata, con in palio addirittura la finale.

Il 2022 di Ruud è l’anno che ne ha fatto un giocatore di caratura elevatissima e, sebbene la classifica ATP stia vivendo ormai da tempo una fase di scompensi di vario genere, non è un caso che ora sia lui il candidato numero uno a diventare… numero uno. Ieri, nei quarti di finale, il suo avversario Berrettini non ha certo sfoderato una prestazione in linea con i suoi standard migliori (qui le dichirazioni di Matteo a conferma di ciò), ma ancora una volta i meriti di Casper non si possono ridimensionare. Anzi, se l’azzurro non è riuscito a esprimere il suo miglior tennis, è anche perché il norvegese ha trovato la chiave giusta per aprire e poi inceppare dall’interno i meccanismi del gioco di Matteo. Per i due esperti di Eurosport, Mats Wilander e Alex Corretja, il match è stato a lungo a senso unico per la capacità di Ruud di spostare continuamente da un lato all’altro del campo Berrettini.

Lo spagnolo è rimasto impressionato dal “modo in cui [Casper] muoveva il polso dalla parte del dritto” e questo colpo del norvegese è stato, a detta di Wilander, “migliore di quello di Berrettini”. Entrambi hanno infatti sottolineato la capacità di Ruud di abbinare forza e precisione, senza andare quasi mai a discapito di una o dell’altra: “Casper ha portato il suo tennis a un livello superiore. In particolare nel primo set e nella prima parte del secondo tutto ciò che toccava si trasformava in oro […], sembrava che non potesse sbagliare nulla. Ha scelto la posizione giusta per rispondere e ha pescato spesso la ribattuta giusta per rientrare in campo e iniziare a scambiare– ha commentato Wilander.

Il 7 volte campione Slam e lo spagnolo ex numero due del mondo hanno poi concordato su quanto sia d’aiuto per Ruud avere vicino il padre Christian, sia per quel tipo di complicità che si crea in modo unico tra genitore e figlio sia per l’esperienza tennistica di Ruud senior, ex numero 39 del mondo. Secondo Wilander “deve essere davvero incredibile disputare un quarto di finale, giocare così bene, ma anche che le cose inizino ad andare un po’ storte [nel terzo set, quando Berrettini si era spinto fino al 5-2 in suo favore, ndr] e poi hai tuo padre seduto lì che è stato tra i primi 40 al mondo in singolare, un giocatore incredibilmente bravo, in grado di trasmetterti fiducia e conoscenze sul tennis”.

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