Swiatek: "Oggi ho usato molto il mio intuito cercando di limitare le energie. Sono rimasta concentrata sulle cose più basilari"

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Swiatek: “Oggi ho usato molto il mio intuito cercando di limitare le energie. Sono rimasta concentrata sulle cose più basilari”

“Ci sono stati tornei in cui le semifinali erano composte da nomi a sorpresa: stavolta la finale se la contenderanno le giocatrici più solide”, così la n.1 del mondo Iga Swiatek, dopo il successo su Pegula

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Iga Swiatek - US Open 2022 (Twitter - @usopen)
Iga Swiatek - US Open 2022 (Twitter - @usopen)
 


L’anormalità è stata la normalità di un match tra due tenniste in gran forma e che hanno lottato al massimo della propria capacità per centrare la semifinale. A primeggiare, la numero 1 del mondo, Iga Swiatek che chiude 2 set 0 su Jessica Pegula una sfida molto equilibrata e si mette alle spalle anche un po’ di passaggi a vuoto avvenuti nel secondo set che alla fine non hanno inficiato più di tanto sull’economia del torneo. 

Iga va dritta per la sua strada: in questo US Open finora un solo set perso contro la tedesca Niemeier, per il resto percorso dritto con una semifinale che si preannuncia avvincente con Sabalenka: “Sono abbastanza orgogliosa perché mi sento come se stessi giocando sempre meglio dopo ogni partita. Jessie [Pegula] è stata un’avversaria difficile da battere oggi. Il secondo set è stato davvero serrato. Entrambe abbiamo lottato fino all’ultimo punto e sono orgogliosa del fatto che sia riuscita io a spuntarla”.

“Mi sento come se avessimo appena cominciato il torneo. Oggi ho usato molto il mio intuito cercando di limitare le energie. Sono rimasta concentrata sulle cose più basilari. Di questo sono serena, del fatto di essere cresciuta dal punto di vista mentale dall’inizio degli US Open a oggi”.

Un passaggio chiave nel match è arrivato sul 3-2 30-0 per Pegula nel corso del primo set, a quel punto Swiatek ha cambiato racchetta: “Oggi ho ritenuto giusto cambiare racchetta e chiedere un aiuto extra all’attrezzo al di là delle risorse mie personali. Ho ritenuto necessario ottenere il massimo anche dalle corde. Oggi faceva molto freddo e mi serviva un aiuto importante anche dalla racchetta per fronteggiare Pegula. Il cambio mi ha aiutato molto e anche le condizioni climatiche diverse rispetto al giorno prima. Oggi l’ho vinta mentalmente. Ero così concentrata sul campo che non ho avuto modo di capire quello che mi stava accadendo attorno. Forse vedrò la differenza quando guarderò la partita. Ma quando ero in campo, mi concentravo solo sul tennis”. 

Terza semifinale del Grande Slam dell’anno per la polacca che a New York è in compagnia di grandi avversarie: “Qui sembra che siano arrivate al traguardo tutte le tenniste che stanno lavorando sodo e stanno ottenendo grandi risultati. Garcia sta migliorando, Ons è una conferma: abbiamo tutte meritato di arrivare fino a questo punto. Ci sono stati dei tornei in cui le semifinali erano composte da nomi a sorpresa: stavolta la finale se la contenderanno le giocatrici più solide”. 

Poi si proietta alla semifinale con Aryna Sabalenka, un’avversaria molto familiare: “È la quarta volta che ci affronteremo. Ognuna delle gare che abbiamo giocato è diversa dall’altra. In ognuna di queste partite avevo un livello di fiducia totalmente diverso e, quindi, è difficile fare un confronto tra le gare. Quella di Doha mi è servita tantissimo per capire che posso giocarmela con questo tipo di top ten. A Stoccarda mi sentivo come se avessi continuato quello che avevo fatto negli ultimi due tornei. Ero felice di essere stata solida. Qui è un Grande Slam e per la prima volta ci affronteremo in un Major e non so cosa accadrà. Lavorerò per mantenere alto il mio livello di concentrazione e determinazione allo stesso modo”. 

Profilo basso per la polacca che aveva dichiarato di essere sorpresa di dove sarebbe arrivata in questo Slam: “Venivo da un periodo non proprio positivo e mi domandavo se potessi riuscire a vincere così tante partite di seguito. Mi sento come se avessi giocato sempre meglio ogni settimana dall’inizio di questa tournee americana. Dopo le sconfitte che ho avuto a Toronto e Cincinnati, non mi aspettavo di giocare così bene qui. Ho avuto più pazienza per gli errori che commetto. Aspettare il momento giusto con pazienza è quello che sto cercando di fare, e contro Pegula mi è andata bene”. 

Paolo Michele Pinto

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