US Open: Swiatek e Pegula a tratti irriconoscibili, ma la polacca agguanta la semifinale

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US Open: Swiatek e Pegula a tratti irriconoscibili, ma la polacca agguanta la semifinale

Non il tipo di match che ci si aspettava alla vigilia. Alla fine, la numero uno del mondo viene a capo di una partita ricchissima di break ed errori

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Iga Swiatek - US Open 2022 (foto: twitter @usopen)
 

[1] I. Swiatek b. [8] J. Pegula 6-3 7-6 (4)

Iga Swiatek non è al livello della sua meravigliosa striscia di 37 vittorie di fila. Grande scoperta, potrà pensare qualcuno. Effettivamente il match di questa notte contro Jessica Pegula non fa altro che testimoniare e rafforzare l’asserzione in apertura, anche perché quella Swiatek non avrebbe mai perso un break di vantaggio cinque volte in un solo set. Nel secondo parziale, invece, è accaduto proprio questo, con la numero uno del mondo che ha servito per il match due volte, ma senza successo, riuscendo a spuntarla al tie-break e divenendo la prima polacca in semifinale allo US Open (oltre che la prima numero uno WTA a questo punto del torneo da sei anni a questa parte). I rimpianti di Pegula sono enormi: chissà quando, ad un quarto di finale Slam, ricapiterà di incontrare la polacca in queste condizioni. Male su tutti i fronti la statunitense, che sbaglia tantissimo in entrambi i parziali.

CONFERENZA IGA SWIATEK

IL MATCH – Swiatek inizia al servizio e parte leggermente contratta, forse sorpresa dall’immediata aggressività di Pegula. Un doppio fallo sul 30-30 della polacca consegna alla sua rivale la prima palla break del match, cancellata al termine del primo scambio lungo, concluso con un ottimo rovescio. Sono necessari otto minuti per concludere un game inaugurale da 12 punti, vinto dalla numero 1 del mondo. La sensazione, tuttavia, è che la statunitense sia più pimpante, vedendo anche la sua posizione molto avanzata in risposta. Nel quinto game due errori di dritto di Swiatek (colpo con cui non sboccerà mai il feeling durante tutto l’incontro) le consegnano il primo break dell’incontro, che però Pegula non riesce a confermare. Avanti 3-2 30-0, infatti, sbaglia un comodo schiaffo al volo di rovescio a campo aperto, incappando in quattro gratuiti consecutivi. Il primo set, di fatto, gira su questo episodio: la testa di serie numero 1 ringrazia, rientra in partita e torna in vantaggio: 4-3.

Gli errori della statunitense non accennano a calare. Anche nell’ottavo game, infatti, la numero otto del seeding infila tre gratuiti di fila, perdendo il servizio a zero e mandando la sua avversaria a servire per il primo parziale. Bisogna ammettere che Swiatek non abbia profuso chissà quali sforzi per aggiudicarsi la prima frazione. Semplicemente, la numero del mondo è stata brava a sfruttare i troppi errori di Pegula, che dal 3-2 30-0 ha spento la luce. La 21enne di Varsavia ottiene 16 degli ultimi 18 punti del set e, con un rovescio vincente, chiude 6-3.

La numero 8 WTA inaugura la seconda frazione con altri due gratuiti che, uniti ad un errore sotto rete e ad una risposta aggressiva di Swiatek, comportano un break in avvio in favore della polacca. Chiamata a confermare lo strappo la campionessa del Roland Garros si inceppa, non trovando il campo con il dritto tre volte di fila. Pegula viene rimessa in partita quasi dal nulla e, dal suo linguaggio del corpo, sembra comunque non credere troppo nell’impresa. La situazione si ripete identica nei due game successivi: la statunitense continua a sbagliare e cede il servizio per la quarta volta consecutiva, ma Swiatek ricambia ancora il favore, tradita da un dritto che davvero sembra non funzionare. Finalmente, al quinto game complessivo, una delle due giocatrici riesce a tenere la battuta. Pegula, pur annullando altre tre palle break, passa a condurre 3-2 e prova a chiamare in causa un Arthur Ashe insolitamente timido.

La tempesta, per lei, è però rimandata solo di qualche minuto: la numero 1 del ranking, nel successivo turno di risposta, sfrutta altri tre regali della sua avversaria, conquistando un break che potrebbe decisivo ai fini dell’incontro, portandosi sul 4-3 e servizio. Il livello del match è decisamente inferiore alle aspettative. Swiatek – anche per via di perduranti problemi con la tensione delle proprie corde – concede ancora un’occasione alla sua avversaria per rientrare in partita. Sul 4-4 non sfrutta un’occasione per mettere la testa avanti, commette un doppio fallo sulla parità e rimane incredula quando, durante il punto successivo, la polacca trova l’ennesimo break grazie ad un beffardo nastro vincente.

CONFERENZA IGA SWIATEK

Swiatek serve due volte per il match, perdendo il servizio in altrettante occasioni: su dodici giochi totali, ben dieci sono stati vinti dalla giocatrice in risposta. Anche il tie-break non si discosta dal leitmotiv del secondo parziale, con cinque mini-break di fila in altrettanti punti. È la numero uno del mondo a tenere per prima un servizio, salendo 4-2 e trovando due vincenti di rovescio di importanza capitale, chiudendo 6-3 7-6 (4) al primo match point. Swiatek si lascia andare ad un urlo liberatorio proprio di chi sa di aver giocato una brutta partita, ma è comunque riuscita a trovare una via d’uscita. 61 errori gratuiti totali (tre in più per Pegula, 32-29) sono lo specchio perfetto di un match tutt’altro che spettacolare. Alla testa di serie numero uno servirà certo una prestazione più convincente per giocare alla pari in semifinale contro Aryna Sabalenka, che ha battuto in due set Karolina Pliskova.

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